50 anni di Avventure nel Mondo: l'intervista al co-fondatore
Vi abbiamo recentemente raccontato del compleanno di Avventure nel Mondo che, per festeggiare i suoi 50 anni di attività, ha deciso di ripercorrere le tappe del viaggio che ha cambiato la vita dei fondatori e segnato la nascita di questa impresa che ha portato migliaia di persone per la prima volta nei luoghi più remoti del pianeta. Oltre a partire con loro per quest’avventura in Sud America, abbiamo poi fatto quattro chiacchiere con Paolo Nugari, cofondatore di ANM, per andare al cuore di quello che è lo spirito, ancora integro, di questa realtà. Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo dall’inizio, come è nata, 50 anni fa, l’idea di ANM?
Arrivavamo dall’onda lunga degli anni 70, stagione di sovversione delle condizioni sociali, di libertà, di creatività e sperimentazione e proprio questa curiosità ci ha spinto a vedere cosa ci fosse dall’altra parte del nostro paese, con l’idea di vivere con le persone del posto condividendo la loro quotidianità invece di imporre la nostra.
Lì sono nati i punti fermi della nostra filosofia e dei nostri viaggi, sebbene all’inizio l’organizzazione fosse casereccia. Poi grazie anche all’interesse delle persone siamo riusciti a strutturare il tutto.
All’epoca si era soliti viaggiare con comodità, certezze e sicurezze, quindi il viaggio era un’esperienza riservata alle élite. Noi volevamo trovare un modo per dare a tutti la possibilità di andare oltre, vedere cosa c’è dopo, con organizzazione minima e costo molto contenuto. Volevamo che tutte la fasce di umanità italiana potessero viaggiare.
Raccontaci tre momenti particolarmente significativi del primo tour in Sud America.
Fu un viaggio eroico, dove abbiamo messo insieme 40 persone molto diverse: alcuni volevano scalare le montagne, altri volevano visitare questi nuovi paesi. Ricordo che dormivamo in tenda al campo sportivo, con una piccola folla attorno che si era riunita e ci guardava. O quando abbiamo attraversato il Salar con un’auto in panne e quindi trainati lungo tutto il tragitto. Ancora, quando siamo passati dalla Bolivia al Cile in un punto poco conosciuto e la polizia ci ha fermati e costretti a dormire una notte in macchina a -20° mentre loro facevano le ricerche. Alla fine si sono convinti che non fossimo terroristi ma prima di lasciarci andare ci hanno comunque fatto sorbire un predicozzo sui meriti del governo Pinochet.
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Che significato ha per voi riproporre questa avventure ora?
Significa affermare quella che è la validità e il valore di ANM, sempre ispirata al rispetto, alla curiosità, all’apertura mentale, al lasciare a casa pregiudizi e certezze.
Cosa vi aspettate dal nuovo viaggio?
L’evento celebrativo ha come idea e come valore in più quello di raccontare con la tecnologia uno spaccato della vita e della quotidianità che si vive nel gruppo, nei confronti della realtà locala e dei rapporti interpersonali, senza paura di affrontare imprevisti e con la collaborazione di tutti di risolverli. Sappiamo che il gruppo ha la forza di risolvere i problemi e che i partecipanti sono sempre attivi, perché vedere la realtà con occhi diversi è parte della nostra forza.
Poi ogni viaggio ha sempre delle possibilità nuove: c’è una traccia ma anche la voglia di inventarsi qualche cosa, l’importante è sempre essere interattivi. Nel tempo abbiamo cercato di arricchire i programmi: la montagna colorata, ad esempio, è una delle ultime aggiunte, perché il viaggio non va preconfezionato ma vissuto sul territorio.

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Dopo 50 anni in cui il mondo e il turismo sono cambiati, che valutazioni e pensieri trai sui vostri valori, sul vostro percorso?
In questi 50 anni ci sono state modifiche sostanziali in tutti i campi, nella tecnologia, nel consumo, nella società, ma quello che per noi è sempre rimasto è il valore fondante di ANM continua ad essere rilevante perché non è legato ai fatti, ma sta al di sopra. Questa filosofia di viaggio sarà sempre la stessa, a parte quello che il mondo comporta. Del resto a volte abbiamo in qualche modo anticipato temi attuali, come l’attenzione all’ambiente, dato che abbiamo sempre predicato tra i nostri viaggiatori l’attenzione all’utilizzo delle risorse dei locali.

Cosa auguri a ANM tra altri 50 anni?
Il nostro impegno è che, al di là di tutte le modifiche che succederanno nel futuro, il principio e la filosofia rimangano inalterati e che la gente continui a viaggiare con noi, dato che le persone sono sempre attratte da questo modo di viaggiare. Il valore non cambierà, sarà sempre il nostro fondamento e di chi verrà dopo di noi.