La vita lungo i binari: i miei 2 anni nella Train Street di Hanoi
Fabienne Fong Yan ha lavorato nel primo bar di Train Street, ad Hanoi, e ha visto con i suoi occhi com'era la vita lungo quei binari prima che Instagram cambiasse tutto.
Prima del clamore: una gemma nascosta
Come la maggior parte delle persone nel 2017, ho scoperto Train Street per puro caso. A quel tempo ai lati dei binari non c’erano i bar e le siede di plastica, solo un’atmosfera tranquilla e alcuni vecchietti che chiacchieravano davanti alla porta di casa. Una volta qui regnava sempre la pace, nonostante la strada attraversi due grandi viali, Dien Bien Phu e Tran Phu, e si trovi a pochi minuti dal vivace quartiere vecchio.
Nessuno ad Hanoi prestava veramente attenzione a Train Street, una via che vedeva solo pochi turisti momentaneamente persi. Le famiglie residenti erano povere e trascurate. Chi vorrebbe vivere in una casa sulla cui soglia passa un treno più volte al giorno? È rumoroso, fastidioso, pericoloso. Per niente allettante. In passato era una delle zone più malfamate del centro: poco illuminata, sporca, povera. Non c’era neanche l’ombra di tutto quel glamour che avrebbero poi mostrato su Instagram.
Era solo una stretta via con un’unica particolarità: la ferrovia che passava proprio in mezzo alla strada. Per decenni nessuno la conosceva, ma poi Train Street è stata improvvisamente portata alla luce dall’apertura di un bar che tentava i viaggiatori di passaggio. Due anni dopo è diventata uno dei posti più famosi del Vietnam, ma nell’ottobre del 2019 le autorità locali hanno deciso di chiuderla, spegnendo tutto il clamore turistico.
Eppure alla fine del 2017, una giovane donna vietnamita ha avuto l’idea, a dir poco folle a quel tempo, di aprire un bar lungo i binari. Non era cresciuta sulla Train Street, e forse per questo aveva individuato del potenziale dove i local vedevano solo la normalità.
Come si fa a vivere con un treno che passa davanti alla porta di casa?
Quando ho incontrato per la prima volta Thao Quach, Train Street non era ancora molto conosciuta. Nonostante questo, lei aveva deciso di aprire The Railway Hanoi, il primo bar lungo la ferrovia. Io e Thao siamo diventate amiche fin da subito. Ho iniziato dandole una mano con il servizio ai tavoli e poco dopo da una semplice amicizia è nata anche una società. Ecco come Train Street è diventata la mia casa adottiva per quasi 2 anni.
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Ci andavo quasi ogni giorno, servivo da bere ai clienti occasionali del bar o parlavo ai turisti incuriositi che stavano partecipando a un tour di street food. Ma inizialmente i residenti mi rivolgevano sguardi molto sospettosi. Non solo perché ero straniera ma anche perché collaboravo a un progetto che nessuno di loro aveva mai approvato. Mentre i francesi costruivano la ferrovia, le famiglie degli operai avevano riempito le case lungo i binari ma poi la strada era rimasta abbandonata per oltre un secolo. Molte abitazioni, come la nostra, erano minuscole e una stanza poteva aver accolto contemporaneamente due o tre generazioni.
Le condizioni erano tutt’altro che ospitali. Per un intero lungo anno, non abbiamo avuto neanche l’acqua dalle 9 alle 16. Ma la vita a Train Street era sempre così affascinante: osservavo gli anziani bere del tra da (tè verde) sui binari, le madri fare il bagno ai figli, gli uomini giocare a scacchi, le nonne portare il fornello comune nel mezzo della ferrovia perché tutti potessero usufruirne prima di cena. I binari erano il nostro cortile.
Una lezione di tenacia e amore dalla comunità
Per i primi mesi, Thao lottava ogni giorno per convincere i vicini che il cambiamento era sì una grande novità ma non necessariamente qualcosa di negativo. Ha dato vita al progetto del Railway Hanoi per mettere in contatto i volontari stranieri che avrebbero potuto insegnare inglese ai bambini della strada. "Voglio colmare la distanza tra gli abitanti di Train Street e i viaggiatori," diceva.
"Voglio che chi viaggia conosca l’anima della Train Street di Hanoi: le persone che vengono da noi non sanno chi sono i nostri vicini. Non conoscono neanche una delle donne che vivono qui da tre generazioni e che hanno i figli impiegati nelle ferrovie. I turisti scattano foto ad An, la bambina dei vicini, senza nemmeno sapere che è una femmina!"
I bambini di Train Street sono stati i primi a lasciarsi attirare dal bar: loro hanno accolto la novità, oltre alle nuove facce, storie e amicizie. La nostra playlist preferita di gipsy jazz si diffondeva fino in strada nel tardo pomeriggio, quando aspettavamo il treno con a bordo i nostri ospiti. Eravamo eccitate quanto loro, anche all’arrivo della centesima locomotiva. "Arriva il treno!" Gridava Ngoan, 7 anni.
Le sorelline Ngoan e An diventarono presto le nostre vicine preferite. Ci conoscemmo un po’ alla volta. Prima si affacciavano timidamente dentro il bar, poi chiedevano il permesso per entrare e disegnavano sulle pareti (Thao gli aveva dato dei gessetti colorati per divertirsi). Portarono gioia, portarono amore. Poi una sera, la loro nonna ci invitò a cena. Nella cultura vietnamita è un gesto importante, significa che si è stati accettati nella comunità. Ancora meglio, nella famiglia.
Ascesa e declino della Train Street di Hanoi
Esiste un’età dell’oro per tutti. Train Street è l’esempio perfetto di cosa sia capace di fare il turismo di massa ad una comunità locale nell’era dei social media. All’inizio del 2019, viaggiatori da ogni parte del mondo accorrevano per vedere il treno che attraversa la strada incredibilmente stretta. Non appena si udiva il "ciuf ciuuuf" in lontananza, tutti si preparavano a scattare il miglior selfie della loro vita.
Da gemma nascosta a stella su Instagram, la Train Street è entrata a far parte in meno di 8 mesi della Top 10 delle attrazioni imperdibili di Hanoi. Nel corso del 2019, oltre 20 mila immagini sono state pubblicate su Instagram con gli hashtag #hanoitrainstreet o #trainstreethanoi. Le conseguenze? Il valore della via è schizzato alle stelle causando l’ipersviluppo commerciale, tipico in tutto il Vietnam.
A maggio 2019 sono partita per una vacanza di 3 settimane. Al mio ritorno, poco distante da noi avevano aperto 5 nuovi bar e An e Ngoan si erano trasferite insieme alla nonna: il loro proprietario di casa voleva buttare giù l’edificio per costruire un nuovo bar, proprio accanto al nostro. La famiglia che viveva nella casa davanti al nostro piccolo locale se n’era già andata. Ciao ciao, bambini dei binari. Le carte erano state rimescolate: adesso Train Street apparteneva ai commercianti e ai turisti.
Tuttavia, nell’ottobre del 2019, le autorità locali hanno improvvisamente ordinato la chiusura della strada: alcuni treni sono stati deviati perché troppi turisti occupavano i binari. Quella strada stretta aveva raggiunto la sua capacità massima. La situazione era veramente fuori controllo, nessuno teneva più conto delle norme di sicurezza e noi non eravamo in grado di gestire questo massiccio afflusso di turisti. Doveva andare così. Sipario.
Qual è il futuro di Train Street?
In passato la Train Street di Hanoi era una realtà molto diversa e insostituibile, non solo per i turisti ma anche nella mia vita. Questa comunità verrà di nuovo dimenticata? Per settimane i poliziotti e le barriere hanno impedito l’accesso alla strada: "Ci sentiamo uccelli in gabbia", ha confidato una signora, "Il treno continua ad arrivare ma tutto è cambiato..."
"CIUF CIUF!!"
Eccolo che arriva, il nostro treno. Lo guardiamo sfiorare i muri sferragliando e brontolando mentre qualcuno sussurra il suo nome: "Doi Moi". Il significato? "Tempi mutevoli".
Siamo all’inizio del 2020 e nessuno sa quale sarà il futuro di questa strada: con una trattativa iniqua Train Street è potuta rimanere chiusa e le sue attività commerciali devono stare tranquille fino a nuovo ordine. Potrebbe persino venire distrutta, come prevedeva il piano originale del governo, oppure tornare ad essere una meta turistica. Ma il Vietnam è la casa dei destini inaspettati. Per adesso ciò che conta veramente è stare a sentire le richieste delle famiglie locali. Sono l’anima di questa strada e meritano di venire ascoltati. Troveranno un modo etico di gestire Train Street? Solo i "tempi mutevoli" potranno darci una risposta.