I cieli stellati visti dagli astronomi: 5 luoghi per osservarli al lavoro
Un cielo buio trapunto di stelle è una delle grandi meraviglie del mondo naturale. Dopo aver provato la gioia della contemplazione, potreste voler iniziare a studiare il cosmo e a capire meglio come funziona. Gli osservatori descritti in Cieli stellati non sono solo istituti di ricerca impegnati nello studio dei grandi misteri dell’universo, ma anche lo scenario giusto per osservare, con le dovute accortezza, l'affascinante e quotidiana attività degli astronomi.
Valle del Elqui, Cile
Come le Hawaii e le Isole Canarie, il Cile è considerato uno dei luoghi migliori per osservare il cielo stellato. La Valle del Elqui a nord di Santiago offre magnifiche opportunità per gli astroturisti: è nota per il suo clima asciutto (oltre 320 giorni di sole l’anno) e il suo cielo straordinariamente limpido.
In questa zona della regione di Coquimbo si trovano sia osservatori di ricerca privati, come l’Association of Universities for Research in Astronomy Observatory (AURA-O) con le relative strutture sul Cerro Tololo e il Cerro Pachón, sia osservatori pubblici. L’area che circonda l’AURA Observatory è stata designata Gabriela Mistral Dark-Sky Sanctuary nel 2015. È dunque uno dei luoghi protetti più bui del mondo, ideale per contemplare le stelle anche se l’osservatorio non è aperto al pubblico la sera.
Presso l’AURA Observatory è in costruzione il Large Synoptic Survey Telescope (LSST) che dovrebbe entrare in funzione nel 2023. Il telescopio sarà in grado di inquadrare l’intera volta celeste dell’emisfero australe visibile dal nord del Cile. I telescopi dell’AURA-O non sono aperti al pubblico, ma è possibile visitare l’Observatorio Mamalluca, finanziato in parte dal Cerro Tolo Inter-American Observatory, interessante per il suo programma didattico di astronomia indigena e moderna, come pure l’Observatorio del Pangue, gestito da un astronomo in pensione.
Elqui Domos è un albergo con tende geodetiche dove ci si addormenta guardando le stelle, mentre Cosmo Elqui è un ostello che dispone di un osservatorio. In tutta la regione esistono diverse possibilità di sistemazione rivolte in modo particolare agli astroturisti.
Guide e prodotti consigliati:
Pic du Midi, Francia
In cima a una vetta dei Pirenei, nel sud della Francia, l’Observatoire du Pic du Midi rimane uno tra i più importanti osservatori astronomici dell’Europa continentale. La sua costruzione risale al 1878, ma con gli anni la struttura è stata ampliata e oggi comprende anche un museo e un ristorante. Per quanti pernottano presso l’osservatorio è previsto uno speciale programma culturale in aggiunta alla visita della stazione scientifica.
Al Pic du Midi (2877 m) si arriva in funivia partendo da La Mongie. Il tragitto dura 15 minuti e regala una strepitosa vista sui Pirenei. Oltre a passeggiare tra gli osservatori, è possibile fare il giro della sommità del Pic du Midi per ammirare il panorama in tutte le direzioni e, se non si soffre di vertigini, percorrere il ‘Ponton du Ciel’, una passerella sospesa su uno strapiombo alto 900 m.
Il planetario offre proiezioni regolari e il museo ripercorre la storia dell’osservatorio. Una nuova area sperimentale illustra le ricerche astronomiche in corso, che riguardano lo studio del Sole, dei raggi cosmici e dell’atmosfera terrestre. A cadenza più o meno settimanale, durante tutto l’anno, sono previsti inoltre eventi e attività serali. Tra le varie proposte segnaliamo il pacchetto che comprende il tramonto dal Pic du Midi, la cena e l’osservazione delle stelle più il rientro in funivia e il pacchetto ‘Nuit Magique au sommet du Pic du Midi’ che include salita in funivia, cocktail al tramonto con vista sui Pirenei, cena, osservazione delle stelle con telescopi altrimenti non accessibili al pubblico, sorgere del Sole, visita guidata speciale della stazione scientifica e discesa in funivia.
San Pedro de Atacama, Cile
Nel deserto cileno, vicino al punto in cui convergono i confini di Cile, Argentina e Bolivia, sorge San Pedro de Atacama, una meta perfetta per rendersi conto di come si viva sulle Ande e per sfruttare le formidabili opportunità di osservare le stelle che offre il secco clima del deserto. Viste le condizioni ottimali per l’osservazione (l’altitudine elevata e la scarsa umidità riducono le interferenze nei segnali ricevuti) sono sorti diversi osservatori sostenuti a livello internazionale, e la regione è oggi nota come Chajnantor Science Reserve.
Solo alcuni dei telescopi e osservatori intorno a San Pedro de Atacama sono aperti al pubblico. L’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), interferometro formato da 66 radiotelescopi, è aperto alle visite quasi ogni sabato e domenica mattina. Per vedere il più costoso telescopio terrestre mai realizzato occorre acquistare il biglietto in anticipo e non sono previste visite serali. L’Observatorio Ahlarkapin è privato, gestito da guide locali, e offre visite serali che durano da 90 minuti a due ore. Altri importanti osservatori della regione, come l’Atacama Cosmology Telescope e il Simons Array, non sono aperti al pubblico.
Da San Pedro de Atacama partono vari tour per l’osservazione delle stelle, in genere condotti da guide locali: si raggiungono zone con scarso inquinamento luminoso, si apprendono nozioni di astronomia e si osserva il cielo, a volte con un telescopio. L’Atacama Lodge ne possiede uno che può essere noleggiato dai suoi ospiti – ma presto sempre più alberghi saranno in grado di offrire questo servizio. Vi sono anche tour che prevedono lunghe nottate di osservazione nella Valle de la Luna.
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Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Italia
Astronomo, fisico, matematico e filosofo pisano, Galileo Galilei trascorse gli ultimi anni della sua vita ad Arcetri, piccola zona collinare a sud del centro di Firenze, confinato agli arresti domiciliari dopo la condanna per eresia inflittagli nel 1633 dal Santo Uffizio per aver sostenuto la teoria eliocentrica formulata da Copernico. Nei pressi della villa dove Galileo morì è possibile visitare l’Osservatorio astrofisico di Arcetri, dove ottenere informazioni sulle sue iniziative e attività per il pubblico.
Situato a circa mezz’ora di strada dal centro di Firenze, l’osservatorio di Arcetri svolge attività di ricerca e osservazione, e partecipa alla progettazione e costruzione di strumenti astronomici in tutto il mondo. Tra gli osservatori famosi con cui ha lavorato il team di Arcetri ci sono il Very Large Telescope e l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array in Cile, e l’osservatorio spaziale Gaia, lanciato nel 2013 per mappare la nostra galassia.
È possibile visitare l’osservatorio di Arcetri quasi tutti i giorni feriali dell’anno, di giorno e di notte. In orario diurno si possono osservare il Sole, attraverso strumenti e telescopi che consentono di vedere la fotosfera e la cromosfera, e anche i raggi cosmici. La sera i telescopi vengono puntati verso oggetti celesti giudicati interessanti. Il personale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) fornisce anche tutorial di osservazione astronomica e, in caso di scarsa visibilità, sono previste proiezioni di video o conferenze di astronomi.
Arecibo Observatory, Portorico
L'Arecibo Observatory di Portorico è dotato di uno dei radiotelescopi più grandi del mondo. Negli anni ’90 è diventato popolare presso il grande pubblico comparendo in film come GoldenEye (della serie di James Bond) e Contact, e in televisione in un episodio di X-Files. Inaugurato nel 1963, ha svolto ricerca scientifica nell’ambito della radioastronomia, dell’osservazione radar di oggetti celesti e della fisica atmosferica. È attivo anche nella raccolta di dati per il progetto SETI (ricerca di intelligenza extraterrestre). La sua grande antenna è stata usata per inviare un messaggio nello spazio, nel tentativo di mettersi in contatto con forme di vita extraterrestri.
L’Arecibo Observatory è gestito dalla National Science Foundation in collaborazione con la University of Central Florida. Pertanto, oltre agli astronomi professionisti possono utilizzare il radiotelescopio anche gli studenti universitari. Tra gli studi più importanti portati a termine ad Arecibo figurano la determinazione del periodo di rotazione di Mercurio (59 giorni), che ha confermato parte della teoria della relatività generale di Einstein, la creazione di una mappa radar della superficie di Venere e la scoperta del primo esopianeta.
L’osservatorio si trova nella parte nord-ovest dell’isola, alla periferia di Arecibo, a circa 90 minuti di strada da San Juan. Lo Science & Visitor Center, la sala delle esposizioni e l’auditorium informano il pubblico sulle attività passate e presenti. C’è anche una postazione da cui poter ammirare la grande antenna del radiotelescopio. Nel corso del VIP tour, una guida conduce i visitatori fin sul bordo dell’antenna, che ha un diametro di 305 m.