Autori di guide: un mestiere fantastico? - 1° parte
Andare in giro a scrivere guide Lonely Planet non è esattamente una passeggiata. Parola di Tony Wheeler, che in questo estratto da Un giorno, viaggiando - The Lonely Planet Story racconta croci e delizie del mestiere. Per la seconda parte, clicca qui.

Autori di guide: un mestiere fantastico? - 1° parte
Molti pensano che sia un mestiere fantastico. Si viaggia molto in aereo, si visitano luoghi insoliti, si cerca l'albergo giusto, si cena nel miglior ristorante, e poi se ne scrive. Come essere sempre in vacanza e venire pure pagati. Ne siete proprio sicuri?
Tanto per cominciare, si è sempre di corsa. Se uno va in vacanza con una delle nostre guide potrà recarsi in alcune delle località descritte dalla guida e visitare alcuni dei cosiddetti luoghi d'interesse. L'autore che ha fatto le ricerche per quella guida è andato in tutte le località descritte dalla guida e ha visitato tutti i cosiddetti luoghi d'interesse. Scrivere una guida è un po' come preparare una cena da favola. Per prima cosa si stabilisce il menu consultando il proprio ricettario; prima di partire ogni autore deve documentarsi sulla destinazione che lo attende. Poi si va a fare la spesa, fase, questa, che corrisponde al periodo delle ricerche sul campo. Alla fine si torna a casa con tutti gli ingredienti e ci si mette ai fornelli, ovvero l'autore rientra alla base con appunti, opuscoli, libri e cartine e li rielabora in un testo coerente.
Nessun cuoco acquista il pesce oggi e l'insalata dopodomani. L'insalata va comprata il giorno stesso della cena, altrimenti cambia colore e avvizzisce. Lo stesso vale per le guide: se non vengono usate subito, tutte quelle informazioni appena raccolte inizieranno a fare la muffa. Le guide turistiche sono prodotti deperibili; le informazioni invecchiano in fretta e pertanto, una volta iniziato il lavoro, occorre portarlo a termine prima possibile.
Ecco perché nella fase delle ricerche gli autori viaggiano a rotta di collo. Non c'è tempo per bighellonare assaporando l'atmosfera del posto, non c'è tempo per un caffè in santa pace o per cenette romantiche. Quando si legge che una spiaggia è «coperta di sabbia fine come il talco e lambita da un mare caldo e cristallino» probabilmente significa che l'autore ha avuto giusto il tempo di togliersi i sandali e allungare un piede in acqua per saggiarne la temperatura prima di schizzare alla spiaggia successiva.
Gli autori di guide non lavorano dalle nove alle cinque. Allo spuntar del giorno possono ritrovarsi in cima a un monte per verificare che un dato tempio sia davvero spettacolare alla luce dell'aurora o se valga veramente la pena di alzarsi all'alba per visitare un certo mercato di frutta e verdura. A notte fonda sono spesso impegnati a setacciare i locali notturni e le discoteche che vanno per la maggiore. Questo prima di tornare in albergo a riordinare gli appunti della giornata e a rileggere il programma dell'indomani. Per passare in rassegna tutti i posti messi in lista a volte si è in giro dalla mattina alla sera e di notte si viaggia per raggiungere la destinazione successiva. L'esaurimento da viaggio è un fenomeno che conosciamo e che nel caso dei nostri autori stiamo attenti a non sottovalutare.
Viaggiare per scrivere una guida, inoltre, è un'attività perlopiù solitaria, poco adatta a essere svolta in compagnia. Abbiamo alcune coppie che lavorano in squadra e alcuni autori che lavorano partendo da una base dove risiede la famiglia, visitando via via la regione circostante e tornando "a casa" quando possono. In genere, comunque, lavorare da soli è più rapido, più produttivo e, superfluo dirlo, meno costoso. Dal momento, poi, che una guida richiede in media almeno tre mesi di ricerche, a un autore può capitare di trascorrere buona parte dell'anno senza alcuna compagnia.
Neppure alla fine delle ricerche si tira il fiato. Anche quando scrive l'autore dev'essere veloce: le informazioni che ha raccolto all'inizio del viaggio risalgono più o meno a tre mesi prima e di conseguenza la stesura del testo dev'essere quanto più celere possibile. Talvolta abbiamo il sospetto che le compagnie aeree aumentino le tariffe, le società telefoniche cambino tutti i numeri di telefono e i governi modifichino le normative sui visti non appena abbiamo inserito i nostri dati "aggiornati" nel computer. Così, dopo mesi di viaggi solitari, il povero autore di guide si ritrova inchiodato davanti a un computer a digitare furiosamente sulla tastiera per rispettare la scadenza di consegna.