Viareggio tra acqua e sabbia, oltre il Carnevale
Terra di maschere, carri allegorici e atmosfera festiva, Viareggio. La città che anima, sotto Carnevale, il calendario della Versilia in Toscana, in realtà nasconde un'anima gentile e retrò, che si rivela nella passeggiata sul Lungomare ma anche nelle sue spiagge e nelle darsene del porto. Ecco un piccolo itinerario tra i suoi gioielli più splendenti.

Scoprire Viareggio
Erano i primi dell’Ottocento quando Viareggio veniva scoperta dal turismo di massa e presa d’assalto da bagnanti desiderosi di frequentare grandi spiagge e bagni d’elite alla scoperta le meraviglie della Versilia in Toscana. La città è ovviamente conosciuta per i fasti del suo Carnevale, ma di certo il periodo del grande evento non è l’unico buono per visitarla, anzi. Ci sono l’estate per la vita balneare, la primavera e l’autunno per esplorare il porto con le sue darsene, ammirare il profilo delle ville liberty e godersi l’aria frizzante sul Lungomare. In inverno Viareggio acquisisce quell’allure tipica delle città balneari che, all’arrivo dei primi freddi, si chiudono in se stesse per poi rifiorire al momento opportuno. E pure in quell’atmosfera non cessa di essere affascinante.
Viareggio, itinerario sull’acqua
Lungomare di Viareggio
Si passa dalle architetture moderniste ai lidi di tendenza, sul Lungomare cittadino, cuore pulsante della vita viareggina. Ci sono bar, locali, negozi chic, alberghi, piste ciclabili e ovviamente mare a vista d’occhio: la quintessenza della Versilia, insomma, che trabocca. Partendo all’altezza del ponte pedonale che confina con la darsena, ecco spuntare anche il Cinema Teatro Eden, piccolo gioiello del 1930 che sembra uscita da un boulevard parigino. Lungo la passeggiata si incontra anche Chalet Martini, capolavoro del 1899, con i suoi arabeschi lignei traforati: da non perdere il negozio di scarpe al suo interno con le decorazioni di Tuto Chini. Il Gran Caffè Margherita (1929) è un altro punto strategico dell’itinerario sul Lungomare di Viareggio; da ammirare anche Bagno Balena, Bagno Felice e il Bagno Amedeo, tutti e tre emblemi artistici della città. Infine, le ville. Imperdibili Villino Flora, figlio architettonico degli ideali della Secessione Viennese, Villino Chizzolini e il Grand Hotel Royal (1925), che riportano alla mente i fasti di Viareggio agli albori del suo successo come meta turistica.
Spiagge di Viareggio
Certo è difficile trovare un lembo di spiaggia che non sia occupata dai bagni (uno dei punti liberi quello all’inizio del Lungomare, vicino al Molo Guidotti), ma tra le chicche di Viareggio che più ne raccontano l’anima selvaggia e meno ricercata (rispetto altre cittadine della Versilia) c’è sicuramente la striscia sabbiosa di 3 km che va dalla Spiaggia della Lecciona a Marina di Torre del Lago Puccini inserita all’interno del Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli.
L’itinerario che segue le sponde del Lago di Massaciuccoli permette di incontrare lungo il cammino la bellissima Torre del Lago Puccini, per 24 anni buen retiro dell’artista. Imperdibile la visita alla Villa Museo intraprendendo il percorso Puccini Segreto. Si va poi verso nord-est per incontrare Pieve a Elici e la Chiesa di San Pantaleone, deliziosa struttura romanica emblema del viareggino.