
Nonostante la vocazione al turismo risalga addirittura ai primi dell’Ottocento e la spiaggia non sia meno dorata e sabbiosa delle modaiole città più a nord, Viareggio ha un look ben diverso dalle altre località della Versilia: qui le ambientazioni trendy si alternano a quartieri stropicciati, l’atmosfera popolare si mescola con il lusso e il tripudio di barche e yacht, bambini che si gettano in acqua dai pontili e pescatori che millantano prede esagerate sfumano l’identità cittadina di intense tinte marinaresche. E poi c’è quell’inconfondibile estro creativo che rifulge nelle architetture del lungomare, in bilico tra eclettismo, liberty e art déco, nel patrimonio museale, nei giganti di cartapesta che sfilano durante uno dei più famosi carnevali d’Europa.
Alla scoperta del Lungomare di Viareggio
Il mix tutto viareggino di architetture moderniste, atmosfera vacanziera e odore di salsedine rende questa iconica passeggiata l’esperienza più affascinante che la città abbia da offrire. La sfilata di bar, locali e boutique che rivaleggia per fantasia con l’ininterrotta teoria di alberghi sull’altro lato è infatti un festival di forme esotiche e stravaganze ornamentali che i visitatori assaporano mangiando un gelato o pedalando pigramente lungo la pista ciclabile. Partendo all’altezza del ponte pedonale che confina con la darsena, dopo 200 m si profila sulla sinistra l’insegna del Cinema Teatro Eden (1930), che sembra uscita da un boulevard parigino. Le meraviglie continuano con i Magazzini Duilio 48, poi con lo Chalet Martini (1899). Da vedere a Viareggio anche il Gran Caffè Margherita (1929) dalle orientaleggianti cupole a cipolla, emblema della stagione floreale versiliese. Vi accorgerete poi che a Viareggio la ricerca estetica si vede anche negli stabilimenti balneari: il Bagno Balena spicca per gli ornamenti che imitano le pietre dure, nel Bagno Felice la morbida tinta aragosta contrasta con le angolose finestre squadrate, mentre il Bagno Amedeo rivela nelle nicchie e nei vasi l’influenza del razionalismo. E nel frattempo bisogna iniziare a guardare anche dall’altra parte della strada, perché le floreali decorazioni in ceramica e i timpani rinascimentali dell’Hotel Liberty sono davvero suggestive. Dopo Piazza Mazzini, lo spettacolo prosegue con eleganti palazzi signorili: il Villino Flora ammicca agli ideali della Secessione Viennese, mentre le caravelle dei Villini Chizzolini fanno volare la mente a grandi traversate e imprese marinaresche.
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