Viaggio in Indonesia, cosa vedere a Bali
Bali è il cuore turistico dell’Indonesia ma è anche un luogo ricco di cultura, templi, arte, musica e bellezze naturali che incantano come quelle che si possono ammirare nei dintorni di Ubud. Ma non solo. Un viaggio a Bali permette anche di dedicarsi allo yoga e di innamorarsi della tradizionale cucina balinese in un warung. Pronti per iniziare questo viaggio e scoprire cosa si può fare a Bali?
 
                                                                                            Le spiagge e il mare di Bali
Non potevamo non partire da qui. Bali, che si trova all’interno dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda, in Indonesia, offre spiagge per tutti i gusti. La costa sud-occidentale è la meta preferita della maggior parte dei viaggiatori. La vasta distesa dorata di Kuta Beach è stata la prima attrazione turistica di Bali e ancora oggi Kuta Beach è tra le spiagge top di quest’isola, anche per la presenza di tanti locali. Sempre in zona ci sono Legian, le spiagge dorate di Seminyak e l’animata Canggu, il ritrovo hipster di Bali dove si può anche praticare yoga in spiaggia.
Sanur è una classica meta balneare molto tranquilla. Protette dalla barriera corallina, le acque di questa località sono perfette per fare snorkelling, SUP e kayak. A sud della Penisola di Bukit si trova Uluwatu, meta popolare tra i viaggiatori che amano le spiagge incontaminate, e il surf. Qui infatti cin sono le onde più famose di Bali. Sempre nella Penisola di Bukit si trova Thomas Beach, una spiaggia graziosa e appartata, ideale per rilassarsi.
 
                                                                                            Nella Bali occidentale, da non perdere se si ama il surf, è Medewi Point, con la vicina Pantai Medewi, una distesa di rocce grigie e lisce tra cui spuntano ciottoli tondi e neri. Se amate la tranquillità e la scoperta, recatevi a Pantai Rahasya, Pantai Yeh Gangga e Pantai Bonian. Le spiagge della costa orientale sono molto suggestive perché di sabbia nera. Attenzione però alle onde impetuose e al caldo: molte di queste spiagge non hanno zone in ombra e la sabbia nera può diventare infuocata. Nel nord-ovest dell’isola si trova Pemuteran, una delle località balneari più belle di tutta Bali. La spiaggia, situata all’interno del cratere di un vulcano estivo, è tranquilla perché protetta dalla barriera corallina. Qui ci si può rilassare oppure fare immersioni per andare ad ammirare le meraviglie nascoste della vicina Pulau Menjangan.
 
                                                                                            Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Quali templi vedere a Bali
Il patrimonio culturale di Bali è profondamente legato all’hinduismo. I templi, chiamati pura, sono il fulcro della vita spirituale dell’isola. A Bali ci sono oltre 10.000 templi. Potrebbero però essere anche di più, ma sono così tanti e diversi tra loro che contarli è molto difficile. Tra questi, meritano sicuramente una vista il Pura Besakih, il tempio più sacro di Bali, abbarbicato a quasi 1000 m sulle pendici del Gunung Agung; il misterioso Pura Luhur Batukau, sulle pendici del Gunung Batukaru; l’affascinante Pura Taman Ayun, a Mengwi, che fa parte del subak (il complesso sistema di irrigazione delle risaie) riconosciuto dall’UNESCO; il bellissimo Pura Ulun Danu Bratan, costruito intorno al 1634 sulle sponde di un lago; il Pura Rambut Siwi, eretto su una scogliera affacciata su una spiaggia nera e circondato da frangipani fioriti, nella Bali occidentale; il Pura Dalem Penunggekan vicino a Bangli.
 
                                                                                            La cultura sacra balinese è profondamente legata alla danza e alla musica. Quest’ultima è suonata da un’orchestra, chiamata gamelan, che crea melodie uniche con strumenti di bambù e bronzo. Se si vuole assistere a uno spettacolo di danza tradizionale, Ubud è il luogo giusto.
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Le risaie di Jatiluwih
Si tratta di un paesaggio iconico, formato da eleganti terrazzamenti a gradoni coltivati a riso e punteggiati da santuari finemente decorati, che si estende per circa 195 kmq. Qui è ancora profondamente radicato il subak una complessa tradizione agricola (e religiosa) che risale al IX secolo. Una delle particolarità di questo luogo è che le risaie sono in costante stato di transizione, quindi il paesaggio cambia di continuo. Le risaie possono essere esplorate facilmente anche in autonomia, partendo da Jatiluwih Resto.
 
                                                                                            Ubud, tra arte, cultura, yoga e tradizioni secolari
Ubud merita un capitolo a sé. In questa città, infatti, tutto sembra magico e visitarla è una festa per l’anima che permette di rilassarsi, rigenerarsi e anche di realizzarsi. Centro artistico e culturale, a Ubud si possono vivere diverse vite contemporaneamente dato il suo mix tra tradizioni balinesi, creatività e innovazione, cucina vegana, studi di yoga, e passeggiate memorabili tra le lussureggianti risaie. Tra le cose da fare, vi consigliamo di visitare il Palazzo di Ubud e il suo tempio, il Puri Saren Agung, entrambi situati nel cuore della città. A Ubud ci sono decine di templi. Il Pura Desa Ubud è il tempio principale della comunità di Ubud mentre il Pura Taman Saraswati è il tempio più pittoresco. Si ritiene, invece, che il Pura Tirta Empul abbia poteri magici. Le sue vasche, dove si pensa che sgorghino sorgenti sacre, sono sempre molto affollate per la pulizia rituale melukat.
 
                                                                                            Nei dintorni di Ubud: risaie e Monkey Forest
Un soggiorno a Ubud non è completo se non si passa del tempo a passeggiare tra le verdi risaie. Un classico è percorrere il Campuan Ridge Walk. Il Museum Puri Lukisan è un altro luogo che vi consigliamo di visitare, così come l’Agung Rai Museum of Art. Infine, vale la pena prendersi una giornata e andare alla Monkey Forest. Un tempo questa distesa ombrosa ospitava tre templi e una comunità di oltre 1000 scimmie. Oggi è una meta turistica molto gettonata. Per evitare la folla, andateci di mattina presto o a fine giornata. La visita dura circa un’ora. Consigliamo di seguire i sentieri per il più sacro dei templi, il Pura Dalem Agung e quelli che scendono lungo una gola fino alla valle del fiume. Attenzione alle scimmie. I macachi balinesi dal pelo grigio e dalla coda lunga non sono per nulla amichevoli. Non dategli da mangiare e tenete i vostri effetti personali ben chiusi in borsa.
 
                                                                                            Dove alloggiare a Bali
Bali è famosa per i suoi favolosi resort. Adagiati su spiagge bianche o immersi in valli fluviali da sogno, questi alloggi vanno bene sia per chi vuole un divertimento sfrenato, sia per chi è alla ricerca della pace interiore. Alcuni dei migliori resort al mondo si trovano nei dintorni di Ubud e al sud, da Canggu e Kerobokan fino alla costa meridionale della Penisola di Bukit. Noi vi consigliamo di provare la spa del Como Uma Canggu, ammirare il lato artistico del Tugu Bali, immergersi nelle valli fluviali di Ubud soggiornando al Mandapa e ammirare i famosi break dall’Anantara Uluwatu, sontuoso resort costruito sul ciglio di una scogliera. Per chi ama starsene fuori dai circuiti turistici, Sumba ospita due rinomati e lussuosi resort: il NIHI Sumba, adatto ai surfisti, e il Sanubari.
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Una guida ai migliori resort dove dormire a Bali
Cosa comprare a Bali
Bali è perfetta anche per fare shopping. Ci sono sia i grandi marchi di oggi, sia giovani talenti che presto conquisteranno il mercato. Vi consigliamo di curiosare tra i negozi di Seminyak lungo la famosa Jl Kayu Aya, di perdersi nel labirintico mercato di Klungkung nella Bali orientale, di visitare i villaggi vicini a Ubud per conoscere l’artigianato locale e andare nel vivace mercato di Denpasar, il Pasar Badung, il più grande mercato di Bali.
 
                                                                                            Cosa mangiare a Bali
A Bali tra tradizione enogatronomica è a dir poco divina. Seminyak si presenta con un’ampia varietà di ristoranti e bar mentre a Kerobokan si può degustare una gastronomia raffinata e alla moda. Ubud è la meta ideale per chi cerca locali innovativi e in molti casi anche salutisti, mentre ogni settimana aprono a Canggu interessanti caffè e ristoranti di tendenza. In tutta l’isola poi si può provare la cucina balinese e indonesiana andando in un warung (bancarella gastronomica a conduzione familiare). Infine, provate lo street food nei mercati notturni. Noi vi consigliamo quelli di Sanur, Sayan e Gianyar, dove potete gustare specialità locali come il sate o satay (carne marinata, grigliata su uno spiedo e servita con salse) e il pisang goreng (banane fritte). Immancabile nella cucina balinese il sambal, un condimento piccante, disponibile in infinite varianti.
 
                                                                                            Il kopi luwak
Una nota a parte merita il kopi luwak. Si tratta di un tipo di caffè iper pubblicizzato nelle zone turistiche a nord di Ubud. Questo caffè prende il nome dallo zibetto (luwak), un mammifero simile a un gatto che va matto per i chicchi di caffè, ed è prodotto utilizzando i chicchi intatti trovati negli escrementi di zibetto. Ne risulta un caffè apparentemente super speziato. La sua popolarità e il relativo profitto stanno causando diversi problemi. Sono sempre più frequenti le segnalazioni di maltrattamenti agli zibetti. Inoltre, non esiste alcuna certificazione che attesti l’autenticità di questo caffè, quindi il rischio è di pagare una cifra spropositata per una tazza di caffè come tutte le altre.
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Cosa portare in valigia a Bali
Tutto dipende da cosa volete fare. T-shirt e pantaloncini vanno bene per stare freschi ma se volete fare trekking è utile avere anche indumenti caldi a strati (soprattutto se si va sui vulcani), scarponi adatti, borraccia, una giacca impermeabile e uno spray per gli insetti. In generale consigliamo un abbigliamento sobrio, soprattutto quando si visitano i luoghi di culto (ricordate che per entrare nei templi servono pantaloni o gonne lunghe e magliette che coprano le spalle). Per gli amanti della spiaggia: crema solare, copricostume e sandali.
Quando andare a Bali
Il periodo migliore per una vacanza a Bali è nella media stagione, cioè tra aprile e giugno oppure tra settembre e ottobre. I mesi di maggio, giugno e settembre sono quelli con il clima migliore: piove poco ed è secco. Se potete evitate l’alta stagione (luglio-agosto e durante le vacanze di Natale) perché i prezzi degli alloggi aumentano e si rischia anche di non trovare più posto, se ci si prende all’ultimo.
 
                                                                                             
                                                 
                                                 
                                                 
                 
         
         
         
         
         
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
            