Viaggiare on the road con i cani ci ha aiutato ad apprezzare la vita

10 minuti di lettura

Molti di noi sognano di partire a bordo di un camper con scorte di cibo, il proprio partner e i propri cani, ed è esattamente ciò che ha fatto Annie Groves prima che la pandemia sconvolgesse il mondo. Le abbiamo chiesto com'è andata e quale insegnamento ha tratto dall'esperienza.

Sundae e Toby vicino al Viadotto di Millau nel sud della Francia © Annie Groves
Sundae e Toby vicino al Viadotto di Millau nel sud della Francia © Annie Groves
Pubblicità

Raccontaci qualcosa di te

Mi chiamo Annie e vivo nella Greater Manchester, Inghilterra, insieme al mio compagno, Phil, con il quale ho condiviso questo viaggio. Lavoriamo entrambi nel settore sanitario per il National Health Service. Mi piace cimentarmi nella fotografia e nel pattinaggio a rotelle e amo viaggiare per scoprire posti nuovi. Mi piace scrivere e vorrei trasformare il nostro viaggio in un libro per bambini prima o poi.

Sundae (sulla sinistra) e Toby a Venezia © Annie Groves / Lonely Planet
Sundae (sulla sinistra) e Toby a Venezia © Annie Groves / Lonely Planet

Parlaci dei tuoi cani

Uno si chiama Toby, un Jack Russel pelo lungo. Lo abbiamo preso in un canile circa cinque anni fa, i suoi precedenti padroni lo avevano abbandonato. Non sappiamo molto del suo passato, neanche la sua età (pensiamo abbia circa 7 o 8 anni adesso). È iperattivo ma anche molto intelligente. Adora giocare con la pallina e con qualsiasi altro gioco in realtà, è molto esigente in fatto di attenzioni! Poi c'è Sundae, un incrocio di chihuahua. Lei ha quasi 3 anni ed è con noi da quando era cucciolina. È dolcissima, molto amorevole, adora dormire e stare comoda, tutti si innamorano di lei. Vorrebbe essere sempre coccolata! Vanno moltissimo d'accordo e si rincorrono sempre in giro per la casa come se fossero Tom e Jerry! 

Pubblicità
Annie non avrebbe mai potuto partire lasciando i cani a casa © Annie Groves / Lonely Planet
Annie non avrebbe mai potuto partire lasciando i cani a casa © Annie Groves / Lonely Planet

Perché hai deciso di portare anche i cani in viaggio?

Quando abbiamo iniziato a pianificare il viaggio, il pensiero di lasciare i cani a casa non ci è mai passato per la mente. Saremmo stati via a lungo e loro sono parte della famiglia, quindi portarli con noi ci è sembrata l'unica soluzione possibile. Ci ha permesso di concedergli una fuga dalla routine quotidiana (come lo era per noi), dal rimanere chiusi in casa ogni giorno in attesa del nostro rientro da lavoro. Avrebbero potuto vedere ed esplorare un posto diverso ogni giorno. Non è qualcosa di meraviglioso?

Qual era il vostro itinerario? Quanto è durato il viaggio?

Siamo stati in viaggio per circa quattro mesi. L'unico piano stabilito dalla partenza era raggiungere l'Italia e provare a iniziare una nuova vita lì. Non abbiamo mai pianificato come arrivarci, sapevamo solo che saremmo partiti dall'Inghilterra e che ci saremmo diretti fino al sud della Francia esplorando la nazione lungo il tragitto, per poi entrare in Italia.

Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Annie è rimasta estasiata dall'essenzialità della campagna francese © Annie Groves / Lonely Planet
Annie è rimasta estasiata dall'essenzialità della campagna francese © Annie Groves / Lonely Planet

Il tratto da Calais a Marsiglia racchiude un mix di splendida campagna francese e cittadine caratteristiche. La costa meridionale è bellissima ma manca della semplicità che abbiamo trovato e amato nelle prime settimane di viaggio. Le città, Marsiglia ad esempio, sono caotiche, e parcheggiare un veicolo così grande era un'impresa. Abbiamo iniziato a sentirci frustrati e non era certo ciò che volevamo dal viaggio. Abbiamo deciso allora di lasciare la costa e risalire attraverso la Francia in direzione delle Alpi alla ricerca sia di aria fresca per i cani che di un po' di aperta campagna e natura di cui avevamo un disperato bisogno. Presto ci siamo resi conto di quanto fosse bello trovare un luogo dove i cani potevano nuotare ed esplorare liberi dal guinzaglio. Non avevamo pianificato di passare dalle Alpi, invece è stata la parte più indimenticabile del viaggio. Abbiamo imparato che in genere i risvolti inaspettati finiscono per diventare anche i ricordi più belli.

Il nostro viaggio è stata un'avventura spontanea che ci ha portato a inciampare in panorami e posti incredibili. Non abbiamo mai ricercato i siti turistici perché, in tutta onestà, quando durante il viaggio li abbiamo visitati non ci sono affatto piaciuti. Il motivo principale è che sono molto affollati e non regalano la stessa magica sensazione dello scovare un luogo in maniera inaspettata ed esplorarlo da soli.

Non vedevamo l'ora di andarcene dalle spiagge piene di gente, lì dovevamo tenere i cani al guinzaglio per tenerli lontano da chi palesemente non è un cinofilo. Ma poi abbiamo scoperto la tranquillità e la bellezza dei laghi, dove tutti e quattro potevamo rilassarci, nuotare e goderci il momento insieme. Tanto tutto ciò che figurava nei piani e nelle ricerche non si è mai rivelato all'altezza delle nostre aspettative.

Vista dall'alto di un'insenatura, Les Calanques © Annie Groves / Lonely Planet
Vista dall'alto di un'insenatura, Les Calanques © Annie Groves / Lonely Planet
Pubblicità

Avevamo intenzione di attraversare il confine della Svizzera ma poi abbiamo realizzato che l'assicurazione non ci copriva per viaggiare attraverso il territorio elvetico. Il camper già mostrava segni d'usura, allora, dopo aver trascorso qualche ora vicino al Lago di Ginevra, abbiamo deciso di tornare in Francia e intraprendere il cammino verso la Croazia e l'Italia (una buona decisione, come abbiamo capito più avanti nel viaggio).

Quando alla fine siamo arrivati in Italia, il viaggio è cambiato in modo radicale. Trovare dei campeggi è diventato più difficile, e sebbene le nostre città italiane preferite (Venezia, Lago di Garda) fossero un vero incanto, sapevamo di non poterci neanche lontanamente permettere una vita lì. Non era ancora il momento di realizzare il nostro sogno di vivere in Italia.

Così abbiamo deciso di lasciare l'Italia e di raggiungere il confine croato attraverso la Slovenia. In un giorno abbiamo visitato tre paesi: Italia, Slovenia e poi Croazia. In Croazia il campeggio libero è illegale ma per fortuna ci trovavamo lì per la bassa stagione e tutti i campeggi in cui abbiamo pernottato erano a metà prezzo. Abbiamo trovato dei posti magnifici. Abbiamo viaggiato e dormito soprattutto vicino alla costa per godere dei magnifici tramonti e per ascoltare le onde del mare.

Le strade lungo la costa erano diverse da tutte quelle che avevamo visto fino a quel momento: da un lato lo spettacolare paesaggio montuoso, e dall'altro, le acque blu turchese. Per giunta erano insolitamente tranquille. Non eravamo sicuri fosse solo per il periodo dell'anno, ma immagino che nei mesi estivi diventino molto trafficate. Avevamo le spiagge e la natura tutte per noi, e i cani sciolti potevano scorrazzare felici.

Fermarsi a lato della strada per godere del panorama, Croazia © Annie Groves / Lonely Planet
Fermarsi a lato della strada per godere del panorama, Croazia © Annie Groves / Lonely Planet

Avevamo deciso che la Croazia sarebbe stata l'ultima tappa prima del ritorno a casa, quindi abbiamo fatto dietrofront e percorso la Slovenia, l'Austria e infine la Germania, dove il viaggio è culminato con un gran finale: il camper si è arreso e si è rotto definitivamente. 

Pubblicità

Come passate il tempo quando dovete guidare per molti km?

Facciamo sempre delle tratte brevi per via dei cani. Cerchiamo di non guidare mai per più di 3 ore di fila e sostiamo negli alloggi lungo il tragitto che ci permettono di mantenere questo ritmo. Questo ci ha permesso di scoprire posti incredibili e di conoscere meglio il paese invece di fermarsi in tutte le località più turistiche.

Com'è viaggiare con i cani in Europa?

Nella maggior parte dei casi, bello. Abbiamo capito subito che il caos cittadino non è facile con due cani e che per loro il caldo è insopportabile. Ma in campagna, vicino a un lago o su per i monti, è stato bellissimo condividere il viaggio con loro.

Sundae e Toby di vedetta mentre Annie nuota © Annie Groves
Sundae e Toby di vedetta mentre Annie nuota © Annie Groves
Pubblicità

Qual è stato il momento più bello del viaggio?

Ho imparato ancora di più ad apprezzare le piccole cose, come sdraiarsi sul tetto del camper per osservare gli astri e le stelle cadenti che sfrecciano nel cielo. Veniamo da una città frenetica, non vediamo mai un cielo come quello. Oppure nuotare in un lago senza nessun altro intorno.

Nel blog ho scritto, "È stupendo, vale la pena vivere e fare un viaggio come questo anche solo per questi piccoli momenti. La vita on the road è una cosa magnifica in cui si vede ed esplora un posto nuovo ogni giorno. La vita è semplice. La vita è essere felici. La vita è essere liberi. La vita è pace e tranquillità. La vita è vivere esperienze e avventure. E soprattutto apprezzare le piccole cose."

Abbiamo imparato ad apprezzare la bellezza della tranquillità e abbiamo sperimentato la pace interiore regalata dalla natura e dallo stare lontano dal caos.

Anche Venezia ci ha regalato dei bellissimi momenti. Sarà che mi innamoro di questa città ogni volta che la visito e che ero felice di vederla in compagnia dei cani. Abbiamo preso il treno (il primo nella vita dei cani) fino in città e camminato tra le vie stupende. I cani hanno ricevuto un sacco di attenzioni dai turisti e dalla gente del posto. Raggiungere la città in treno ci ha risparmiato la grande dose di stress legata alla ricerca di un parcheggio per il camper.

Venezia è stata una delle tappe più belle del viaggio di Annie e Phil © Annie Groves
Venezia è stata una delle tappe più belle del viaggio di Annie e Phil © Annie Groves

Anche le Alpi francesi sono state una tappa bellissima. Non ero mai rimasta così estasiata dalla vista delle vette innevate. Mi sembrava di essere finita dentro un quadro dipinto ad olio o sul set di Tutti insieme appassionatamente. Avevo la sensazione di trovarmi in una terra inventata dove ogni elemento è perfetto e tutto è silenzioso, sicuro e tranquillo. La natura incontaminata sembrava distendersi fino all'infinito.

Pubblicità

Qual è stato il momento più difficile?

Rimanere appiedati in Germania. Stavamo guidando lungo l'autostrada quando all'improvviso il camper ha iniziato a rallentare e si è levata una nuvola di fumo dal tubo di scappamento. Abbiamo accostato subito ed esaminando il mezzo abbiamo visto che la benzina era fuoriuscita e aveva creato una pozza intorno il camper.

Abbiamo aperto il cofano e siamo stati sopraffatti dal panico: tutto il motore era coperto di benzina. Un disastro totale. Ci siamo fermati un attimo e abbiamo cercato di calmarci. Eravamo in Germania, in autostrada, con un camper guasto, due cani e il ruggito del traffico che ci scorreva accanto. Abbiamo telefonato alla compagnia assicurativa che ci ha mandato un carro attrezzi. Ci hanno portato da un meccanico a Bonn, Germania.

Le due settimane successive non sono state un gran divertimento (questa è un'altra storia) ma alla fine quelli dell'assicurazione ci hanno pagato un taxi da Bonn a Calais. Poi abbiamo preso un "taxi canino" che ci ha riportato in terra inglese attraverso il tunnel della Manica. Il camper è stato rimpatriato e si è ricongiunto a noi qualche mese dopo. Un finale assurdo per rendere un viaggio fantastico anche memorabile! Abbiamo vissuto appieno ogni momento dell'avventura (positivo e negativo).

Quali sono i vostri consigli per chi viaggia con i cani?

Punto primo: fatelo! Cercate di organizzare tappe ravvicinate. Evitate le grandi città. Tuffatevi nell'avventura. Non perdetevi le meraviglie naturali del mondo e lasciateli nuotare al tepore del sole. Sono animali. Non sono nati per stare tutto il giorno chiusi in casa mentre noi siamo a lavoro. Anche loro si meritano l'opportunità di annusare odori nuovi ed esplorare il mondo!

Sundae ammira le mucche delle Alpi francesi © Annie Groves
Sundae ammira le mucche delle Alpi francesi © Annie Groves
Pubblicità

Quali sono i lati negativi di viaggiare in camper?

1.      Rimanere appiedati e dover costantemente aggiustare qualcosa!

2.      Vivere in uno spazio ristretto.

3.      Quando fa freddo, si gela, e quando fa caldo, si bolle!

4.      Se scegliete l'accampamento selvaggio dovrete sempre cercare una fonte per riempire le taniche di acqua per cucinare e lavarsi.

La quotidianità in viaggio non era quella che ci immaginavamo. Avevamo pensato di riempire le giornate con relax, libri o giochi. Non funziona così. Dopo aver guidato tutto il giorno, esplorato la tappa, fatto la doccia, pulito, riempito le taniche d'acqua, comprato il cibo, cucinato, fatto il bucato, provveduto alla manutenzione del camper e pianificato la giornata successiva, tutti e quattro siamo pronti per filare a letto!

Annie racconta di aver imparato molto durante l'on the road in Europa © Annie Groves / Lonely Planet
Annie racconta di aver imparato molto durante l'on the road in Europa © Annie Groves / Lonely Planet

Se avessi potuto cambiare qualcosa del viaggio, cosa avresti scelto?

In realtà, niente. È stata un'avventura e ogni esperienza, sia positiva che negativa, ci ha regalato un ricordo e una storia da raccontare. Non possiamo prevedere quello che succederà. Certo, avremmo preferito evitare il guasto del camper ma se avessimo saputo che sarebbe successo, probabilmente non saremmo mai partiti. Vivete appieno ogni momento dell'avventura.

Pubblicità

Avete pianificato qualche viaggio per il futuro?

Saremo sempre alla ricerca di nuove avventure e nuovi posti da scoprire nel mondo. Abbiamo da poco avuto un bambino, si chiama Ollie, e vorremmo iniziare a condividere queste avventure insieme a lui (senza dimenticare i cani ovviamente) il prima possibile!

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Croazia Francia
Condividi questo articolo
Pubblicità