Tutto il meglio di un viaggio in Laos

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

In Laos sopravvivono molte tradizioni che la frenetica corsa allo sviluppo ha cancellato in altri paesi della regione. Il variegato quadro etnico del Paese ne riflette la posizione geografica di crocevia asiatico. La giungla fitta e tenebrosa, le luminose risaie color smeraldo, le scintillanti foglie di tè che rivestono le montagne fanno si che nel paesaggio convivano mille tonalità di verde. Ma non è solo la vegetazione lussureggiante a essere verde: l’intero paese è sinonimo di turismo ecologico, e il Laos infatti è capofila nelle politiche ambientali del Sud-est asiatico. Il Paese ha qualcosa da offrire a tutti i viaggiatori e in questo articolo vi consigliamo le attrazioni principali da non perdere e le esperienze da fare.

Il Laos ha qualcosa da offrire a tutti i viaggiatori ©chanchai duangdoosan/Shutterstock
Il Laos ha qualcosa da offrire a tutti i viaggiatori ©chanchai duangdoosan/Shutterstock
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Cosa vedere in Laos

Luang Prabang

Situata alla confluenza dei fiumi Mekong e Nam Khan, la ‘città dei templi’ è un luogo senza tempo, il sogno di ogni viaggiatore, con la sua lunga storia di dinastie reali, i monaci in abiti color zafferano, gli splendidi panorami fluviali, le specialità d’alta cucina e i migliori boutique hotel del Sud-est asiatico. Noleggiate una bicicletta ed esplorate le strade della penisola, partecipate a un corso di cucina o rigeneratevi con un massaggio in una delle tante economiche spa. Preparatevi a cambiare programma: probabilmente vorrete fermarvi qui un po’ più a lungo del previsto.

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Vang Vieng

Perla della regione carsica del Laos, Vang Vieng sorge all’ombra di alte scogliere a ridosso del Nam Song (fiume Song) ed è la capitale indiscussa delle attività all’aperto. Ha ritrovato la tranquillità di un tempo dopo che il turismo più chiassoso è emigrato verso altri lidi, e oggi sono soprattutto le famiglie ad approfittare dell’ampio ventaglio di attività, dai voli in mongolfiera al trekking, dalla speleologia alle arrampicate, fino al tubing sul Nam Song. E alle economiche guesthouse e ai poco invitanti caffè turistici si sono aggiunti eleganti boutique hotel e ristoranti dove si gusta una cucina deliziosa.

Le isole Si Phan Don

Sono da anni una delle mete predilette dai viaggiatori che cercano pace e un’amaca su cui riposare. Lambite dalle acque del Mekong, queste isole tropicali sono un vero paradiso per chi ama il sole e il relax. In ogni caso, anche i visitatori più attivi avranno di che scegliere tra le numerose attività all’aperto, dal tubing alle gite in bici tra le risaie, dal kayak all’avvistamento dei rari delfini dell’Irrawaddy, fino alle escursioni in barca al tramonto, perfette per concludere giornate dense di emozioni.

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Le cascate di Li Phi tra le isole Si Phan Don ©Nguyen Quang Ngoc Tonkin/Shutterstock
Le cascate di Li Phi tra le isole Si Phan Don ©Nguyen Quang Ngoc Tonkin/Shutterstock

Vientiane

Adagiata lungo le sponde del Mekong, Vientiane, la capitale più tranquilla del Sud-est asiatico, ha un’atmosfera languida. Alti alberi di tamarindo fiancheggiano le ampie strade, mentre i vicoli della città vecchia nascondono ville coloniali francesi, shophouse cinesi e wat scintillanti. Vientiane è un inebriante cocktail di venditori ambulanti, monaci, ristoranti francesi e boutique hotel, con un’anima salutista che invita i visitatori a frequentare le spa e a dedicarsi allo yoga e al ciclismo. Non sarà bella come Luang Prabang, ma ha un fascino del tutto particolare.

Le Grotte di Vieng Xai

Una lezione di storia scolpita nella pietra, una meraviglia naturale che lascia senza fiato, le Grotte di Vieng Xai offrirono rifugio ai leader del Pathet Lao comunista durante i bombardamenti americani tra il 1964 e il 1973. Oltre alla straordinaria bellezza delle grotte, a rendere indimenticabile la visita è l’audioguida arricchita da effetti sonori. Il rombo dei bombardieri, accompagnato dalla musica di Jimi Hendrix che fa da colonna sonora, è davvero memorabile.

Wat Phu Champasak

Meno maestoso dei templi di Angkor ma altrettanto misterioso, questo complesso di rovine khmer, abbarbicato al fianco di una montagna, affascina tanto per il valore artistico quanto per il magnifico scenario. Un tempo parte di un’importante città, oggi giace abbandonato su un versante del Phu Pasak. Inerpicandovi verso la cima del sito scoprirete meraviglie via via più sensazionali, fino al panorama d’incomparabile bellezza che potrete ammirare una volta giunti in vetta. Alle quote inferiori, fra le risaie e le foreste, si trovano altre rovine collegate a questo wat.

L’impressionante Tham Kong Lor ©Maayke/Shutterstock
L’impressionante Tham Kong Lor ©Maayke/Shutterstock
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Le migliori esperienze da fare in Laos

Trekking e soggiorni in famiglia

Il Laos è conosciuto per i trekking nei villaggi di minoranze etniche, che spesso prevedono pernottamenti nelle abitazioni della gente del posto. Vengono organizzati in tutto il paese, ma il Laos settentrionale è una delle regioni più battute. Tra le esperienze più autentiche ci sono i trekking nella provincia di Phongsali, con soggiorno nei villaggi delle comunità akha. Luang Namtha è la base ideale per i trekking nell’Area Nazionale Protetta di Nam Ha, nella regione del Mekong.

La Gibbon Experience

La Gibbon Experience è una delle esperienze più esaltanti che si possano fare in Laos. Sfreccerete svariati metri sopra il suolo della foresta grazie a una rete di zip-line – alcune lunghe anche più di 500 m – tra le valli ammantate di foreste della Riserva Naturale del Bokeo (habitat del gibbone dal ciuffo e della tigre asiatica). Parte del ricavato è destinato alla tutela di questo primate a rischio di estinzione e le guide sono ex bracconieri diventati guardie forestali. Potrete pernottare in capanne sugli alberi a decine di metri da terra, ascoltando i suoni e il richiamo della natura.

Visitare Tham Kong Lor

Immaginate il vostro incubo peggiore: l’entrata spaventosa di una caverna, un fiume che scompare dentro una monolitica montagna calcarea, il barcaiolo in precario equilibrio su una traballante longtail che vi conduce in una tortuosa grotta buia. Inoltrarsi per 7,5 km sotto le stalattiti di questa straordinaria cattedrale sotterranea, nella remota provincia di Khammuan, è un’esperienza senza paragoni, ma rivedere la luce una volta raggiunta l’uscita vi renderà felici. Recentemente guesthouse e piccoli resort si sono moltiplicati a Ban Kong Lor, rendendo questo villaggio la base più comoda per visitare la grotta.

Escursioni fluviali

Viaggiare via fiume è una normale modalità di spostamento in Laos. Particolarmente amato è il tragitto da Luang Prabang e Huay Xai, che dà accesso al Triangolo d’Oro via Pak Beng. Dalle barche tradizionali alle crociere di lusso, ci sono soluzioni per tutti, con itinerari che si spingono fino al placido Si Phan Don, nell’estremo sud del paese. Oltre al Mekong, molti importanti affluenti come il Nam Ou e il Nam Tha collegano luoghi tanto diversi come Nong Khiaw e Muang Khua (da cui si raggiunge Phongsali). Alcuni di questi corsi d’acqua sono navigabili anche in kayak.

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Quando andare in Laos

La miglior stagione per un viaggio in laso è tra novembre e marzo , qunado le temperature sono gra­devoli nella maggior parte del Paese (ma in montagna fa freddo). Tra Natale e Capo­danno, con la massi­ma affluenza turisti­ca, è consigliabile pre­ notare con buon an­ticipo.

La media stagione va da luglio ad agosto: aspettatevi pioggia in buona parte del Laos e umi­dità elevata, ma pae­saggi di uno splendi­do verde smeraldo. Troverete molti turisti europei (italiani e spa­gnoli in testa) e studenti che sfruttano le lunghe vacanze estive.

La bassa stagione va da aprile a giugno e da settembre a ottobre. Aprile e maggio so­no i mesi più caldi, con temperatu­re oltre i 40°C ma pochi turisti. Settembre e otto­bre possono essere molto piovosi, spes­so con incredibili for­mazioni nuvolose che annunciano le precipi­tazioni.

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