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Green, attenta, sostenibile. Viaggio nella Slovenia verde

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Venti e più stazioni termali naturali che punteggiano il territorio e poi ancora monti, laghi, fiumi, grotte e un tratto di costa adriatica che splende e incanta. La Slovenia ha tanto da dare in termini naturalistici anche e soprattutto al viaggiatore che sogna una vacanza sostenibile. Non è un caso se si è meritata un quarto posto (su 154 paesi in lizza) nella classifica del "Good Country Index" per il suo apporto positivo all'eco-sostenibilità ambientale e il contributo sostanziale al pianeta, alla sua salvaguardia. In un periodo in cui parlare di clima diventa fondamentale per il futuro, la Slovenia apre le sue porte e si impegna attivamente per chi vuole fare la differenza. Anche in vacanza.

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Il Lago di Bled, nel nord-ovest del paese, incastonato nelle Alpi Giulie. Credits: Ente del Turismo Slovenia
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La Slovenia green si incontra in bicicletta, percorrendo le vie di Lubiana oppure la pista ciclabile Radovna, a13 chilometri a nord-ovest di Bled. Ma anche in kayak, a mollo nel fiume Soča. Oppure si assaggia, letteralmente, sulle strade del vino sparse nel territorio, tra cantine e vigneti; o nelle birre di cui i mastri sloveni sono diventati negli anni eccellenti produttori. Preservare tesori nazionali come quelli sloveni significa offrire ai turisti il meglio in termini di esperienze sostenibili, chiedendo in cambio attenzione e cura. Perché tutto ciò che è green, in Slovenia, è prima di tutto locale. Non è solo natura, è anche tradizione, memoria e ricerca dell’innovazione.

La Slovenia dal cuore green

Dormire in un albergo sostenibile che mette in pratica la filosofia zero waste e punta tutto sulla natura senza comprometterla in Slovenia è possibile. E questo perché il suo incredibile patrimonio architettonico, mixato a quello naturalistico, rimanda indietro un riflesso verde intenso, lo stesso che si ammira sui pascoli del Velika Planina o nei dintorni del Lago di Bohinj. Questo riflesso non si nota solo nelle strutture ricettive, ma anche a tavola: il Monstera Bistro di Lubiana è una chicca in questo senso, con i suoi menù stagionali, anti-spreco e gustosi. Tra i marchi ambientali che certificano una struttura, quelli da tenere bene a mente sono l’EU Ecolabel, il Green Globe, il Travelife, l’EMAS, il Green Key o il Bio Hotels: la Slovenia di questi "bollini" ha fatto il pieno. Un’esperienza di glamping - il camping chic con tutti i comfort, ma sempre immersi nella natura - oppure una notte dentro un boutique hotel o un soggiorno in una delle stazioni termali della Slovenia orientale, nella pianura Pannonica, diventano tasselli nel quadro di sostenibilità che la nazione si è data come obiettivo a breve e lungo termine per mantenere intatto l’equilibrio naturalistico, la sua vera essenza.

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Lubiana è una città green, perfetta da girare in bicicletta. Credits: Ente del Turismo Slovenia
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La cantina Klet Brda, maggior produttore di vino sloveno, si è guadagnata la certificazione "Slovenia Green Attraction", che rientra nel Green Scheme del piano turistico del paese. Il piano verde sloveno si divide in diversi ambiti, tra cui quello dell’accoglienza (che conta già 54 diversi indirizzi), delle destinazioni (che invece ne raccoglie 55 sparse sul territorio) e, appunto, delle attrazioni. In questo la cantina Klet Brda eccelle: definirla cantina è riduttivo, perché riunisce in realtà il lavoro di 400 famiglie che producono vino nella regione del Goriška Brda, nella Primorska. Viticoltori da oltre mezzo secolo, questi produttori si impegnano a non turbare i cicli della natura: non intervengono su di loro, li seguono pazienti. E si sono meritati la certificazione che più di tutto, in Slovenia, vuol dire "amore per l’ambiente".

Un amore che si allunga oltre il bicchiere e raggiunge la tavola, sia nei presidi gastronomici come il miele e la birra, sia, appunto, nel settore vinicolo. A spasso per le regioni del Podravje e del Posavje a est e della Primorska a ovest, la tradizione iniziata nel V secolo a.C con i celti prosegue ancora oggi, orgogliosa.

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Il bear watching in Slovenia è un’attività molto amata e "gentile". Credits: Ente del Turismo Slovenia
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Una delle attività che in Slovenia si sta guadagnando l’attenzione di locals e turisti è il bear watching: avvistare orsi è uno sport nazionale che mescola trekking, escursionismo e passione per gli animali. Anche in questo caso le parole d’ordine sono pazienza e gentilezza. Si cammina nella natura, in particolare nella regione del Carso Verde oppure nelle foreste della Valle di Lož, a est di Postojna, non per disturbare gli orsi bruni bensì per ammirarli, in rispettoso silenzio. Il risvolto di questa medaglia con protagonisti gli orsi vuole le api al centro della scena, non solo alimentare con la produzione di miele ma anche culturale. Sloveno è infatti Anton Janša, primo apicoltore "razionale" che ha innovato e trasformato un’arte fino ad allora rudimentale. Grazie ai suoi insegnamenti oggi la produzione di miele in Slovenia è un’eccellenza, che allunga il suo braccio anche nel settore benessere. Non è infatti strano concedersi un massaggio al miele, idratante ed emolliente, in uno dei centri benesseri delle stazioni termali più in voga.

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