Alla scoperta dei Campi Flegrei nelle location del film Ultras
Su Netflix il film Ultras, del regista Francesco Lettieri, racconta in modo inedito il tifo calcistico e le mille sfaccettature della città che si intrecciano con quelle dei protagonisti. Quella del film in streaming è una Napoli diversa da quella, presentissima negli ultimi anni, vista in film e serie tv d'autore (da L'amica geniale a Gomorra in versione lungometraggio e serie tv). Dimenticate i Quartieri Spagnoli e venite con noi in un viaggio tra Pozzuoli e Ischia, alla scoperta di una città dal sottosuolo che palpita.
Su Netflix c'è un film che fa discutere e cantare - con la canzone del misterioso Liberato We are from Napoli, un inno di appartenenza più che una soundtrack - che si chiama Ultras e racconta in modo inconsueto un gruppo di tifosi di una curva immaginaria che si chiama Apache, fondati dal Mohicano (Aniello Arena). Intorno allo stadio c'è la città, ma non quella a cui tv e cinema recenti ci hanno abituati. Nelle location scelte dal regista esordiente Francesco Lettieri c'è poco centro, mentre si vedono bene tutti i volti dei Campi Flegrei: lui ha detto che per raccontare la storia dei suoi tifosi ha abbandonato la Napoli gomorriana e pure quella dei rioni vista ne L'amica geniale e si è spinto nei dintorni fino a Bacoli, Pozzuoli e al Parco Archeologico sommerso di Baia, con un tuffo nel mare di Ischia, a Forio e Lacco Ameno.
La Napoli cool che attira milioni di turisti ogni anno, la Napoli sotterranea che li spinge nel sottosuolo, la Napoli godereccia e tradizionale che sbuca da ogni cartolina, nel film Ultras c'è poco, pochissimo. I Campi Flegrei sono passato e vulcano, terremoti e rovine. Pozzuoli, che sale e scende sul livello del mare per l'attività vulcanica, è lo scenario che fa da anima a uno dei momenti più caldi del film: quello in cui gli Apache del passato e del presente arrivano allo scontro, moderato dal loro fondatore Sandro "Mohicano". Il suo Rione Terra è il centro nevralgico della scena, ma si vedono anche il quartiere Monterusciello e tutti i punti nevralgici che formano il Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
Francesco Lettieri ha raccontato in diverse interviste che la "Napoli che gli interessava raccontare è quella del mito greco-romano" che si intreccia con quelle incredibilmente "urbane" e terrene dei protagonisti del film. Il calcio è il collante di questa Napoli che tocca le periferie meno battute fino alla zona archeologica del Parco sommerso di Baia dove la terra ardente dei Campi Flegrei si immerge nel mare. Tra i villaggi sommersi d'Italia, Baia si è lasciata scoprire tardi, solo negli anni '60: oggi è il paradiso dei diving alla scoperta dei suoi tesori. Tra gli spot più amati per le immersioni ci sono la Secca delle fumose, Porto Giulio, Villa dei Pisoni; ma anche il Ninfeo Sommerso, una volta presidio termale e oggi ricostruzione suggestiva di ciò che era (con un passaggio obbligato nella parte emersa degli scavi, nel museo del castello di Baia).
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Ischia in tv l'abbiamo vista tantissimo, soprattutto nella rivisitazione filmica della saga di Elena Ferrante. Ne L'amica geniale l'isola diventava la fuga solare dal rione grigio, la spiaggia dei Maronti il luogo della scoperta dell'amore e Forio lo scenario della fuga da una realtà angosciante. In Ultras Ischia torna prepotente con i suoi panorami, le sue vedute a picco e la sua carica di bellezza. Terry, la protagonista del film che spinge Sandro a cambiare vita e a "sistemarsi", non è mai stata sull'isola: ancora una volta Ischia diventa scenario di scoperte e novità. Tra le isole del Golfo di Napoli Ischia (non meno di Capri e Procida) brulica di turisti e racconti, buon cibo e bel mare. In questo film su Netflix è fuga e romanticismo, un mix in cui è facile riconoscere le intenzioni che spingerebbero ognuno di noi a farci un salto.
Il fungo di Lacco Ameno, a nord dell'isola, è il simbolo di questa zona così come la santa protettrice, Santa Restituta (e la sua chiesa). Di Lacco Ameno nel film si intravedono gli orizzonti, ma questo comune ischitano è da scoprire in lungo e in largo a partire dalle spiagge come quella di San Montano fino alle sue alture: la fascia che collega il comune con Casamicciola Terme è la Litoranea che i protagonisti percorrono nel film per raggiungere i luoghi della loro fuga romantica.