10 splendide opportunità di lavoro in viaggio
Volete integrare il budget a vostra disposizione per restare on the road un po’ più a lungo? Lavorare in viaggio offre anche l’opportunità di stringere amicizie più solide, comprendere meglio la cultura locale, imparare vari mestieri ed esplorare posti nuovi più approfonditamente di quanto fareste da semplici turisti. A meno che non abbiate scelto una località davvero remota, per svolgere un’attività retribuita occorre essere in possesso di un visto lavorativo. Ma ci sono molti altri modi per guadagnare, o almeno risparmiare, investendo sul vostro tempo e le vostre capacità.
1. Lavorare in ostello
È uno dei modi più semplici e comuni di trovare un’occupazione per chi è senza permesso di lavoro, ma occorre essere disposti a fare un po’ di tutto, da pulire le camerate a servire i pasti e a gestire la reception. In cambio di un impegno da quattro a sei ore al giorno cinque o sei giorni alla settimana viene offerto in genere vitto e alloggio per circa un mese.
2. Insegnare inglese e italiano
Se possedete qualifiche professionali come Teachers of English to Speakers of Other Languages (TESOL), Teaching English as a Foreign Language (TEFL) o simili, potete guadagnare discretamente insegnando inglese all’estero. Cina, Giappone, Corea, Taiwan e il Medio Oriente offrono gli stipendi migliori (fino a €4000 al mese in Corea, per esempio). Il problema è che in genere gli insegnanti vengono assunti per lunghi periodi di tempo, anche svariati mesi. Sul sito www.projects-abroad.it troverete progetti internazionali che prevedono l’insegnamento dell’italiano.
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3. Sfruttare le proprie competenze
Sapete dare lezioni di yoga o costruire siti web? Molti viaggiatori sfruttano le loro competenze in cambio di un alloggio in ostello, della partecipazione a un tour o persino di denaro. L’ostello, il tour operator o altri esercizi commerciali locali probabilmente non sanno di aver bisogno proprio di voi: non abbiate paura di farvi avanti e di proporre le vostre idee.
4. Lavorare online
Se sognate di vivere on the road, lavorare online è il classico modo per mantenersi. Visitate siti come problogger.com, freelancer.com e upwork.com per elenchi di offerte in remoto che spaziano dai lavori redazionali e di design grafico fino alla progettazione di app e alla contabilità. I compensi sono variabili, ma la scelta è molto ampia.
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5. Fotografi e scrittori di viaggi
Scrittori e fotografi professionisti troveranno questa opzione molto redditizia, ma ci sono numerose opportunità anche per i principianti, che possono fare esperienza guadagnando qualcosa. Il sito matadornetwork.com paga circa €35 per un articolo di viaggi da 800 a 1000 parole, mentre bootsnall.com circa €40 per un racconto da 1200 a 2000 parole; consultate i rispettivi siti internet per i particolari. Le fotografie di viaggi sono sempre più richieste. I siti che pagano meglio (fino a oltre €80 per foto) sono shutterstock.com, 500px.com e istockphoto.com.
6. Lavorare in cambio di vitto e alloggio
Organizzazioni come workaway.info e wwoofinternational.org e siti come viviallestero.com offrono lavori occasionali in case private, esercizi commerciali o fattorie in cambio di vitto e alloggio. In generale si lavora cinque ore al giorno per cinque giorni alla settimana in cambio di un alloggio (di solito condiviso) e di due o tre pasti al giorno. I lavori spaziano dalla pulizia dei bungalow per le vacanze alla manutenzione dei sentieri escursionistici, dal foraggiare i cavalli al raccogliere le carote. In genere il periodo minimo richiesto è di un mese, ma sono disponibili anche lavori che richiedono un impegno di pochi giorni.
7. Lavori stagionali
La raccolta della frutta è molto popolare in Australia, dove i viaggiatori che si impegnano a svolgere 88 giorni di lavoro retribuito in una determinata regione (consultate fruitpickingjobs.com.au) possono ottenere un visto lavorativo stagionale. Altre opzioni possono essere lavorare nei campi estivi degli Stati Uniti o in un comprensorio sciistico di paesi che accettano lavoratori stagionali, come l’Australia, l’Austria, la Francia, la Nuova Zelanda e gli Stati Uniti. In genere è necessario avere un permesso di lavoro.
8. Alla pari
Vi piacciono i bambini e avete esperienza come baby-sitter? In genere i lavori alla pari richiedono un impegno di almeno sei mesi, ma alcune famiglie hanno bisogno di una tata per le vacanze, magari per qualche settimana. Consultate i siti specializzati come aupair.com, aupairworld.com e wep.it.
9. Fare la comparsa in un film
Se visitate l’India, fare due passi nella zona di Colaba a Mumbai potrebbe garantirvi una particina in un film di Bollywood: Colaba Causeway (entrate nel Leopold Cafe) e la Gateway of India sono le zone più adatte. Non aspettatevi di guadagnare più di 500Rp (€6) per una giornata di lavoro, ma è un’esperienza tutta da provare.
10. Lavorare in un festival
Se vi recate in una destinazione che ospita un festival potete unirvi ai volontari che seguono l’evento. In cambio di un biglietto per il festival (e talvolta anche dei pasti) dovrete svolgere incarichi come controllare gli ingressi o servire le bevande. Consultate i siti dei festival o iscrivetevi a workexchangeteam (Stati Uniti) o yap.it, che organizzano il personale volontario per diversi eventi.
Lavorare gratis
Offrire il tempo prezioso di una vacanza per una buona causa è un nobile gesto, e ci sono migliaia di organizzazioni nel mondo pronte ad arruolarvi per vari progetti, dalla costruzione di nuove scuole al monitoraggio dei nidi delle tartarughe. Informatevi a fondo prima di aderire a un’iniziativa per essere sicuri di poter rendere un servizio utile e vivere al contempo un’esperienza formativa.
Il consiglio
‘Se scegliete di lavorare in cambio di vitto e alloggio per risparmiare e rimanere on the road più a lungo, non dimenticate di considerare le spese da sostenere per raggiungere la destinazione prescelta. Ho fatto uno splendido lavoro su un’isoletta della British Columbia, in Canada, dove non ho speso un centesimo per tre settimane, ma i mezzi di trasporto per arrivarci, compresi i traghetti e i trasferimenti via terra, hanno inciso notevolmente sui miei risparmi’. Simon Southey, veterano di lavori all’estero