La cascata dell'immortalità e il trenino panoramico di Kalávryta, in Peloponneso
Nel cuore della Grecia, tra le montagne del Peloponneso, si cela un luogo dove mito e natura si intrecciano: la Cascata dello Stige, o Ydata Stygos. Situata sul monte Chelmos, vicino alla città di Kalavryta, questa cascata è legata a una delle leggende più affascinanti della mitologia greca. Del resto al natura qui da il suo meglio, e potrete esplorarla a piedi o con uno dei treni storici più impressionanti della Grecia.

Alla scoperta di Kalávryta
Abbarbicata in alto sul mare, Kalávryta è una piccola e deliziosa località con una frizzante aria di montagna, sorgenti gorgoglianti e una piazza annidata tra le fronde di imponenti platani. Sebbene esista da secoli, la città attuale venne fondata verso la metà del XIX secolo sulle rovine di Kínaitha, un tempo Cineta. Kalávryta è una popolare meta sciistica tra gli ateniesi, che comunque vi giungono in massa nei weekend di tutto l’anno: in primavera e in estate per fare escursioni a piedi e visitare i vicini monasteri, ma anche per salire a bordo del famoso trenino a cremagliera.
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La cascata dell’immortalità
Secondo la tradizione, le acque dello Stige erano temute per la loro potenza: bere da esse significava la morte certa. Solo gli zoccoli degli asini erano in grado di contenere l’acqua senza che venisse corrosa. Si racconta che la dea Teti immerse il figlio Achille nel fiume per renderlo invulnerabile; tuttavia, tenendolo per il tallone, quella parte rimase vulnerabile, dando origine all’espressione "tallone d’Achille".
Oggi, la Cascata dello Stige è una meta imperdibile per gli amanti della storia e della natura. Il sentiero che porta alla cascata offre panorami mozzafiato e un’esperienza immersiva nella leggenda. Camminando tra le rocce e ascoltando il rumore dell’acqua, si ha la sensazione di essere parte di un racconto antico.
Come arrivare
Per raggiungere la cascata, partite da Kalavryta e dirigetevi verso il monte Chelmos. Il percorso è ben segnalato, ma si consiglia di indossare scarpe comode e portare con sé acqua e protezione solare. Durante il tragitto, potrete ammirare la bellezza incontaminata della zona e, una volta arrivati, rimanere affascinati dalla potenza della natura.

La Grotta dei Laghi
La straordinaria Grotta dei Laghi si trova 16,5 km a sud di Kalávryta, nei pressi del villaggio di Kastriá. Una passerella di 500 m raggiunge l’interno, attraversando la vasta camera d’ingresso (dove vivono cinque diverse specie di pipistrelli) e oltrepassando spettacolari formazioni rocciose simili a cavolfiori. Il percorso sovrasta inoltre alcune profonde pozze sotterranee di acqua cristallina: si tratta di 13 bacini in pietra creati dai depositi minerali nel corso dei millenni. Le formazioni più affascinanti si trovano nell’ultima parte della grotta, abbellita da delicate cascate di roccia.
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Il trenino Diakoftó–Kalávryta
Una delle esperienze più imperdibili di un soggiorno nel Peloponneso è il viaggio a bordo del minuscolo trenino a cremagliera che percorre la vecchia linea ferroviaria tra Diakoftó e Kalávryta. Il treno conduce i viaggiatori lungo un tragitto indimenticabile attraverso la spettacolare Gola di Vouraïkós, le cui pareti rossastre sembrano quasi abbracciare la rotaia.
La linea procede tra una fitta vegetazione di platani, arrampicandosi su uno stretto costone a strapiombo sulle rapide e passando sotto sette gallerie curve. Da Diakoftó, il treno sale per 22,5 km fino a oltre 700 m di altezza, servendosi di un sistema a cremagliera e, nei tratti più ripidi, aggrappandosi letteralmente alla rotaia dentata al centro dei binari.
Costruita da una società italiana tra il 1889 e il 1895, questa ferrovia fu un’opera straordinaria per l’epoca, con pochissimi equivalenti al mondo (per lo più nelle Alpi svizzere). Tutte le rotaie e i meccanismi di trazione sono stati sostituiti tra il 2007 e il 2009, e anche i quattro vagoni originari. Davanti alle stazioni di Diakoftó e di Kalávryta è ancora possibile vedere le locomotive a vapore originali che per prime si inerpicarono lungo la rotaia.

Il viaggio dura poco più di un’ora e prevede una fermata nel pittoresco borgo di Zahloroú e, su richiesta, in due altre minuscole stazioni, nel caso vi venisse voglia di scendere per raggiungere a piedi la stazione successiva. Le rotaie costituiscono uno spettacolare tracciato escursionistico, e a piedi avrete modo di apprezzare ancora di più il panorama. Per percorrere a piedi i 22 km che separano Kalávryta da Diakoftó occorrono cinque ore; i macchinisti del treno sono abituati a incontrare gente che cammina lungo le rotaie e danno ampio preavviso. Portatevi una torcia elettrica per le gallerie.
Come arrivare
Kalávryta è servita da un regolare servizio di autobus per/da Atene e Patrasso. Per raggiungere Diakoftó, si può prendere il treno che viaggia sull’unica linea ‘operativa’, ossia la Corinto–Patrasso; gli autobus sostitutivi OSE percorrono il tratto tra Diakoftó e Kiáto. Da Diakoftó invece è possibile prendere questi autobus sostitutivi per andare sia a ovest, verso Patrasso, sia a est verso Kiáto, dove il proastiako (la ferrovia suburbana di Atene) porta a Corinto o fino all’aeroporto di Atene.