I migliori luoghi per immergersi nel passato della Scozia

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

La Scozia è molto di più dell'infinita e leggendaria storia di Braveheart. In effetti, l'epopea cinematografica preferita dagli scozzesi è costituita per il 5% di eventi reali e per il 95% di orgoglio patriottico. Ma se siete interessati a scoprire il passato più autentico di questa terra di laghi e leggende, vi basterà ascoltare i nostri consigli. Ecco la nostra guida per conoscere la Scozia e la sua storia.

Melrose Abbey, Scozia
Vicino alla tenuta di Sir Walter Scott si trovano le rovine di Melrose Abbey, presunto luogo di riposo di Robert Bruce © kruwt/ Getty Images / iStockp
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È necessario premettere che c’è una differenza tra un luogo che ha fatto da scenario per un avvenimento storico e un luogo in cui si respira ancora il peso della storia. Milioni di visitatori si precipitano verso il Castello di Edimburgo, ma un’evocazione altrettanto vivida del passato della Scozia si trova in decine e decini di siti storici meno affollati. Dalle Isole Orcadi e Shetland alle valli battute dalla pioggia nelle Highland centrali, ecco la nostra selezione dei luoghi migliori per assaporare e rivivere la storia scozzese.

Jarlshof nelle Isole Shetland, Scozia
Jarlshof nelle Isole Shetland è un pezzo di Scozia che pare essere rimasto invariato a quattro mila anni fa © Getty Images / imageBROKER RF

Jarlshof: una fotografia vivente della Scozia di quattro mila anni fa

Antichi villaggi punteggiano tutte le isole scozzesi, ma Jarlshof nelle Shetland è un esempio speciale. Sorge su un territorio abitato già nel neolitico. La gente dell’Età del Bronzo ha vissuto qui. E dell’Età del Ferro. I Pitti hanno vissuto qui. Perdinci, anche i vichinghi hanno vissuto qui. L’insediamento di antiche abitazioni ricoperte di erba circondato da rovine di longhouse e mura medievali vicino all’aeroporto di Sumburgh è il ritratto mozzafiato della Scozia di quattro millenni fa.

Il sito si trova su una lingua di terra poco distante dalla pista d’atterraggio principale delle Isole Shetland e comprende anche un broch in rovina (torre murata a secco), i resti delle longhouse appartenute ai vichinghi e il palazzo del XVI secolo appartenuto a Robert Stewart, il primo conte delle Orcadi. I voli per Sumburgh non sono frequenti, quindi la quiete atavica è disturbata solo dal canto degli uccelli e dallo sciabordio delle onde.

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Cairngorms National Park, Scozia
Strada tortuosa all’interno del Cairngorms National Park © Ivan / Getty Images

Highlands orientali: conoscere la storia delle Clearances

Le persone di origine scozzese dall’Arizona alla Nuova Zelanda possono ricondurre la dipartita dei propri antenati dalla madrepatria scozzese ai tempi delle Highland Clearances, il trasferimento forzato di più di 70.000 abitanti delle Highland e delle isole avvenuto tra il 1750 e il 1860. Dopo oltre un secolo di epurazioni culturali ordinate da criminali della storia come Patrick Sellar e James Loch, il Crofters’ Holdings Act del 1886 pose finalmente fine a questa vergognosa campagna di spopolamento, ma le cicatrici di questo tempo restano una ferita aperta.

Per conoscere le storie di chi ha vissuto questo trauma, sfruttate l’accurata narrazione dello Strathnaver Museum di Bettyhill. Ospitato in una cappella solitaria e circondata da tombe, il museo utilizza reliquie storiche e disegni dei bambini del posto per raccontare esperienze personali legate alle Clearances.

Per comprendere appieno la dura vita da cui sono stati strappati i crofter (coloro che lavoravano la terra), potete alloggiare in una delle loro vecchie abitazioni, idealmente, non restaurata. Allt Scheicheachan, nel Cairngorms National Park regala un’esperienza realistica: c’è un camino aperto e sufficiente spazio per un sacco a pelo, ma non molto altro, e dovrete procurarvi la legna da ardere per scaldarvi. Oppure, per i più coraggiosi, c’è il remoto Ben Alder Cottage, situato in un paesino desolato nei pressi del Loch Ericht e presumibilmente infestato dai fantasmi dei suoi ex occupanti. 

Skara Brae: il volto neolitico della Scozia

Tra le storie di come sono stati scoperti gli antichi villaggi della Scozia, Skara Brae vanta probabilmente quella più suggestiva. Questo villaggio neolitico rimase sepolto sotto la sabbia dopo che i suoi abitanti se ne andarono improvvisamente intorno al 2500 a. C., lasciandosi alle spalle alcuni degli oggetti più preziosi. Il villaggio è stato scoperto solo nel 1850, quando una tempesta atlantica ha scoperchiato il segreto, rivelando un’immacolata collezione di case in pietra, complete di latrine, letti, focolari e oggetti domestici.

Poco lontano dalla maestosa Skaill House, Skara Brae è lambita da una delle spiagge di Mainland, l’isola più grande delle Orcadi. Le voci dei suoi abitanti scomparsi sembrano risuonare tra il rumore del mare e i garriti dei gabbiani. Potrete contemplare la vita in questi primi insediamenti urbani camminando lungo la scogliera fino al vicino Broch of Borwick, una torre dell’Età del Ferro che regala una vista spettacolare sull’Atlantico. 

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Melrose: incontro con Sir Walter Scott

Va riconosciuto che molte figure della storia scozzese sono diventate ancora più eroiche grazie ai racconti creativi di Sir Walter Scott, romanziere, poeta, drammaturgo e storico. Il grande narratore della storia nazionale scrisse molti dei suoi capolavori ad Abbotsford, una tenuta di campagna simile a un castello sulle rive del fiume Tweed, fuori Melrose.

In realtà, questa casa elaborata e sontuosa è stata una rovina per l’autore. Quando i suoi editori fallirono nel 1825, Scott fu costretto a mettere un’ipoteca su Abbotsford, trascorrendo gli ultimi anni di vita a scrivere per guadagnarsi una via d’uscita dai debiti. Nelle vicinanze si trovano le rovine in arenaria di Melrose Abbey, presumibilmente l’abbazzia dove riposa Robert Bruce.

Per approfondire la vita di Scott, dirigetevi alla Smailholm Tower, la casa torre solitaria nella tenuta dove Scott è stato mandato da bambino per guarire dalla poliomielite. Qui ha passato la convalescenza con la compagnia della nonna e delle storie che gli raccontava. Se non ne avete ancora abbastanza, nel mausoleo di Dryburgh Abbey, vicino allo splendido belvedere di Scott’s View, dove lo scrittore che ha plasmato la letteratura scozzese è venuto ad ammirare le terre oltre il Tweed.

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Isole Orcadi: passeggiata tra le tombe neolitiche

Nelle Isole Orcadi è difficile camminare per un centinaio di metri senza inciampare in un’antica tomba. Ma alcune tombe celano più misteri di altre. Entrate nella Tomb of the Eagles (Tomba delle Aquile) a Isbister, South Ronaldsay, calandovi su un carrello distesi sulla schiena, come saccheggiatori di tesori nascosti. Le ossa di circa 340 persone sono state trovate sepolte in questa tomba neolitica, accanto ai resti di 14 aquile dalla coda bianca.

Una volta tornati a Mainland, visitate lo spettacolare Maeshowe, degno di nota non solo per il ruolo nella storia dell’Età della Pietra, ma anche per i saccheggiatori di tombe che sono passati dopo. Costruito con blocchi di arenaria quasi 5000 anni fa, questo antico luogo di sepoltura è stato saccheggiato dai vichinghi alla ricerca di tesori nel XII secolo con una razzia degna di Conan il Barbaro.

Gli intrusi hanno lasciato il segno del loro passaggio incidendo graffiti runici (uno ritrae una liaison sconcia tra Thorni e Helgi) e disegni di draghi e serpenti annodati. Nei giorni vicino al solstizio d’inverno, il sole al tramonto filtra nella camera principale creando un tracciato spettrale, aggiungendo un ulteriore scintillio di magia.

Angus: approfondire il passato dei Pitti

I Pitti sono l’immagine che tutti abbiamo del valoroso scozzese medio di un tempo, senza paura e portavoce di mitologia celtica. I Pitti furono il popolo che respinse i Romani facendo guadagnare alla Scozia la reputazione di paese indomabile. La contea di Angus, sulla costa vicino a Dundee, è uno dei posti migliori per immergersi nella storia dei Pitti, con una serie di antiche pietre scolpite che descrivono la conversione dei Pitti dal paganesimo al cristianesimo.

Le tappe essenziali sul Pictish Trail (Sentiero dei Pitti) includono il Saint Vigeans Museum vicino ad Arbroath, con una collezione di croci celtiche e pietre simbolo finemente decorate, e il villaggio di Forfar, con un’altra bella collezione di pietre scolpite al Meffan Museum. Mentre siete qui, passeggiate attraverso i campi per vedere Saint Orland’s Stone, una lastra in pietra ancora in piedi nella sua posizione originale, circondata dalla campagna. 

Mousa Broch: comunicare con gli uomini dell’Età del Ferro

Di tutti gli antichi stili di costruzione trovati in Scozia, il broch è forse il più impressionante. Queste imponenti torri furono costruite murando a secco dagli abitanti dell’Età del Ferro che popolavano gli altopiani e le isole. Alcuni sono rimasti quasi intatti fino a oggi, dopo più di due millenni di percosse inflitte dal clima scozzese, una conferma dell’ingegnosità delle persone che li hanno costruiti.

Al broch vecchio 2000 anni di Mousa, nelle Shetland, mancano poche pietre per essere considerato perfettamente intatto. Gruppi di famiglie dell’Età del Ferro un tempo vivevano fianco a fianco nel suo interno simile a un camino, e nelle pareti cave ci sono passaggi tortuosi che consentono l’accesso ai livelli superiori. È un sito così suggestivo da essere stato menzionato in due saghe norrene. L’isola disabitata su cui sorge funge anche da riserva per tanti uccelli marini ed è altrettanto fiabesca come ambientazione. 

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Rosslyn Chapel, Scozia
Rosslyn Chapel presenta una spettacolare collezione di murature intagliate e simbologia occulta © Shutterstock / Ivica Drusany

Rosslyn Chapel: cospirazioni medievali e misteri

Tappa da considerare se avanza tempo nell’itinerario. Rosslyn Chapel, Midlothian, che ha raggiunto la fama mondiale grazie al Codice Da Vinci di Dan Brown, presenta una collezione così spettacolare di incisioni e simbologia occulta che non vi dispiacerà condividerla con un’orda di turisti.

Eretta nel 1446 da Sir William Saint Clair, questa cappella in pietra è impreziosita da tutto, dalle viti e dagli angeli alle raffigurazioni dell’Uomo Verde pagano, simboli della Massoneria e dei Cavalieri Templari, e incisioni di piante americane realizzate secoli prima della scoperta dell’America.

Le leggende affermano che le volte sotto la cappella, sigillate nel 1690 e mai riaperte, contengano il Santo Graal, la testa di Giovanni Battista o il corpo di Cristo. Più realisticamente, potrebbero contenere solo gli scheletri di alcuni monaci scozzesi, ma è bello immaginare teorie più fantasiose... Da Rosslyn Chapel, potete passeggiare attraverso i boschi fino a Rosslyn Castle, la sede parzialmente in rovina della stirpe Saint Clair.

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