Genova, arriva il Marathon: un ostello (che è anche un monumento) tra le diverse anime della città
Meravigliosa stratificazione di epoche e stili, di vite, canzoni e storie, Genova ci ha abituati a rivisitazioni sorprendenti del proprio passato e a soluzioni urbanistiche uniche al mondo. Qui potete trovare un quartiere costruito su una spianata, quella del Castelletto, una chiesa a cui si accede salendo in terrazza, la splendida San Pietro in Banchi, un aeroporto incuneato tra terra e mare, un grattacielo a forma di matita, un cagnolino scolpito nel marmo di una cattedrale e molte altre stupende prove dell’ingegno e della fantasia. Oggi una nuova perla si aggiunge a questa già lunga collana: è il Marathon Hostel, un ostello realizzato tra le antiche e maestose arcate di una via monumentale, pronto ad accogliere i viaggiatori più curiosi e attenti, quelli sempre in cerca di novità e di punti di vista inconsueti.

Quando si viene a visitare il cuore di Genova, che si arrivi in treno, in automobile o in aereo, c’è sempre una scelta di campo da fare: è meglio risiedere nella Città Vecchia o è più opportuno optare per le aree di sviluppo otto-novecentesco intorno alla rappresentativa Piazza De Ferrari? Con l’apertura del Marathon Hostel nasce un terzo approccio che può rivelarsi la soluzione ottimale, accontentando chi non vuole rinunciare alle atmosfere ricche di storia che hanno reso celebre la Superba, ma allo stesso tempo ama trovarsi a pochi passi dai negozi più raffinati, in atmosfere eleganti e tipiche dei quartieri borghesi costruiti dopo l’Unità d’Italia.

Prima di tutto perché l’ostello è stato a ricavato tra le arcate storiche sottostanti Corso Andrea Podestà, nell’ambito di un recupero urbano più ampio, che rende perfettamente fruibile un’area della città per molti versi ancora ferma agli anni del secondo dopoguerra. Poi perché il Marathon si trova esattamente a metà strada tra i due mondi che abbiamo descritto. Prenotate per una o più notti in questa struttura che dispone di 150 posti letto distribuiti tra dormitori e camere private anche da 2 o 3 persone, con tutte le comodità che si possono desiderare, aria condizionata compresa (non mancano una palestra e un pub con il bancone monumentale più lungo d’Europa) - quindi seguiteci in giro per Genova.

Uscendo a fare una passeggiata, per esempio, potete seguire via XX Settembre, perfetta per lo shopping e sbucare in Piazza De Ferrari, nel cuore finanziario e commerciale della Superba, ma a pochi metri dal tempio della musica cittadina, il Teatro Carlo Felice. Da qui, poi, il richiamo magnetico della grande architettura genovese sarà irresistibile: Palazzo Ducale e la Cattedrale di San Lorenzo sono a portata di mano e vi danno il benvenuto nel vostro viaggio verso la Città Vecchia, che si apre in direzione del mare e del Porto Antico. A proposito, il cagnolino scolpito nel marmo che abbiamo citato all’inizio si trova proprio nella facciata di San Lorenzo: opera, si dice, di un antico scultore che volle così immortalare il proprio amico a quattro zampe smarrito durante i lavori!
Provate il gusto di perdervi per il dedalo dei caruggi, respirate l’aria densa di odori, ascoltate i suoni di un microcosmo che sa di Mediterraneo e che con le sue atmosfere accomuna Genova alle altre città del Mare Nostro. Poi sbucate di fronte al Porto Antico, stupitevi per la spavalda leggiadria del Bigo e fate uno spuntino in uno dei tanti chioschi e friggitorie della zona. Per non sbagliare, provate un cartoccio all’Antica Friggitoria Carega, amata anche da Fabrizio De André.
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Abbiamo parlato dell’incontro tra due anime di Genova, giusto? Benissimo, e allora provate a uscire dal Marathon Hostel e a prendere la direzione opposta, seguendo Via XX Settembre verso Via Cadorna e Corso Buenos Aires. In breve vi troverete ad attraversare zone di solito lontane dai percorsi turistici, a tu per tu con la città contemporanea nella sua forma migliore.
Se si è disposti a camminare un po’, le possibilità di scoprire punti di vista nuovi e memorabili sono quasi infinite: vi aspettano le raffinate eleganze di Albaro, quartiere già nel Cinquecento sede di sontuose dimore patrizie, e le suggestioni marinare di Boccadasse, che con le sue tipiche case di pescatori sembra una gemma prelevata dal forziere delle Cinque Terre e portata qui per la delizia dei genovesi. Tutto questo mentre le automobili scivolano lente davanti alle Ville Liberty di Corso Italia: la frenesia di Genova qui rallenta, per contemplare un lungomare strepitoso. Fermatevi in estasi anche voi.