Genova, viaggio tra genio e opulenza con la Rolli Experience

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Scaloni marmorei, sculture e ghirigori di ogni foggia, giardini segreti e saloni affrescati in un crescendo di trompe-l’oeil ed effetti scenografici lasciavano a bocca aperta ambasciatori, diplomatici e alti dignitari alloggiati nei ricchi palazzi della Repubblica di Genova. Oggi quegli stessi palazzi tornano ad aprire le porte ai viaggiatori per coccolarli con un’accoglienza degna di una corte reale e al contempo sorprenderli con un’immersione nella cultura della Superba: benvenuti nel mondo della Rolli Experience.

Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso - Sala dell’Estate. Credits LZeppa
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso - Sala dell’Estate. Credits LZeppa
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L’ingegnoso Sistema dei Rolli

Di palazzi sontuosi, trionfi di sovrabbondanza barocca e capolavori di grandi artisti l’Italia è innegabilmente ricca, ma c’è un aspetto che rende unici i Palazzi dei Rolli, dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO: rappresentano il primo caso nella storia europea in cui un’autorità pubblica progetta un piano urbanistico coerente per poi associarlo a un sistema di ‘ospitalità diffusa’. Facciamo un passo indietro nel tempo: è il XVI secolo, il porto di Genova è un crocevia di genti e commerci e non poche famiglie mercantili locali hanno accumulato stratosferici capitali da reinvestire. È dunque arrivato il tempo per la Repubblica di mostrare agli occhi del Mediterraneo il suo potere e di affermarsi come nuova capitale della finanza.

Il primo passo è l’apertura di una via, Strada Nuova, dove possano sorgere dal nulla sfarzosissime residenze, incarnazione della potenza economica dei loro committenti. Per le caratteristiche del territorio, stretto fra il mare e i vicoli medievali da una parte e la collina verdeggiante dall’altra, i Palazzi di Strada Nuova finiranno per incarnare anche il genio degli architetti che li hanno progettati, abili nel compensare la scarsa estensione dei terreni immaginando edifici dallo sviluppo verticale e ingegnosi nell’inglobare la natura collinare come elemento ornamentale, sotto forma di giardini segreti celati oltre gli androni e gli scaloni nobiliari: da un certo punto di vista queste architetture evocano l’ariosità e la luce delle regge fuori dalle città.

Palazzo Lomellino, il ninfeo. Credits LZeppa
Palazzo Lomellino, il ninfeo. Credits LZeppa

Il secondo passo si compie nel 1576. Nella Genova dell’epoca non esiste una corte reale e il Palazzo Ducale non ha appartamenti adeguati ad alloggiare le alte personalità in visita di stato. È qui che entra in gioco il Sistema dei Rolli. Il Senato attribuisce alle famiglie proprietarie dei palazzi nobiliari l’onere e l’onore di ospitare i visitatori illustri della Repubblica e a tal fine istituisce un elenco, o Rollo, degli alloggiamenti pubblici. A essere catalogati sono oltre un centinaio di palazzi che sembrano sfidarsi a raggiungere un livello sempre più alto di sofisticatezza.

Come attribuire un ospite alla residenza più adeguata al suo prestigio? La questione è particolarmente spinosa nella società dinamica della Repubblica marinara, dove alcune famiglie hanno conquistato il potere grazie al successo delle proprie attività e di fatto sono più influenti della casate aristocratiche blasonate. È così che i ‘rolli’ catalogano i palazzi in tre categorie (bussoli), sulla base della grandezza e della sontuosità dell’edificio e del prestigio di cui gode il proprietario. I palazzi del bussolo uno sono destinati alle figure di maggior spicco, come papi e re, quelli del bussolo tre dovranno accontentarsi di avere come ospiti ‘semplici’ ambasciatori. Insomma, con una semplificazione si può pensare ai tre bussoli come all’equivalente delle stelle in uso nel nostro sistema alberghiero! A parità di bussolo, è la sorte a decidere: si sorteggia tra i palazzi disponibili. E se nel tempo il palazzo decade o al contrario si ingrandisce e arricchisce? Anche questo è stato previsto: i “Rolli degli alloggiamenti pubblici” sono aggiornati periodicamente.

Frutto di un’inusuale commistione di sfera pubblica e privata, questo ingegnoso sistema resterà in vigore fino all’incirca alla metà del XVIII secolo dotando Genova di una sorta di ‘reggia diffusa’.

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L’ospitalità nei Palazzi dei Rolli oggi

A partire dal dicembre 2023, grazie a un’iniziativa del comune di Genova in cooperazione con i tour operator locali, i viaggiatori possono vivere un weekend immersivo nel mondo dei Rolli in occasione delle Rolli Experience, speciali pacchetti turistici pensati per regalare all’ospite contemporaneo un’esperienza di accoglienza in chiave di lusso, che rievoca la più autentica tradizione dei Palazzi dei Rolli. Disponibile solo in determinati weekend dell’anno (per il calendario e il programma completo si può consultare il sito www.visitgenoa.it/rolli-experience), la Rolli Experience è un’esperienza 360 gradi, coinvolge la vista ma anche il gusto, affianca momenti conviviali ad approfondimenti culturali, porta alla scoperta dei più alti capolavori artistici di questo Patrimonio UNESCO mentre catapulta nel cuore popolare dei caruggi, quei vicoli dalla malinconica bellezza che in ogni angolo riportano alla mente qualche canzone di De André.

La magia di camminare fra cicli di affreschi mentre si raggiunge la camera d’albergo, la colazione con vista privilegiata sui tetti del centro storico, la scoperta casuale di una cappella settecentesca tra gli spazi dell’hotel potranno essere alcuni dei ricordi più emozionanti del pernottamento in un Palazzo dei Rolli (le strutture alberghiere che aderiscono al pacchetto sono gli hotel Durazzo, de Ville, Palazzo Grillo e Le Nuvole; sono inoltre disponibili opzioni più economiche ma sempre all’interno di palazzi d’epoca). Anche le due cene incluse nel pacchetto resteranno a lungo impresse nella memoria, non solo per l’autenticità delle proposte gastronomiche – a tavola sarà protagonista la Liguria più verace, con la sua ‘cucina di porto, di bordo e di orto’, secondo una formula che ben sinterizza l’equilibrio della componente mediterranea, marinara e collinare nelle specialità locali.

Palazzo Balbi Senarega. Credits LZeppa
Palazzo Balbi Senarega. Credits LZeppa

A essere indimenticabili sono anche le location eccezionali delle cene: Palazzo Tobia Pallavicino, oggi sede della Camera di Commercio, dove le degustazioni concludono un appassionante percorso nella storia delle ‘tre vite’ del palazzo, sancite dai principali passaggi di proprietà e dalla transizione dal barocco al rococò, con un’apoteosi di oro e specchi nella scenografica sala ispirata alla Galerie des Glaces Versailles; e Palazzo Imperiale, la cui maestosa facciata sul Campetto fu concepita dal Bergamasco, uno dei grandi artefici del rinnovamento architettonico di Genova nel XVI secolo. In quest’ultimo è teatralmente ‘inscenata’ la cena di gala, che con un tocco di giocosità cerca di rispettare la veridicità storica di un banchetto ai tempi della Repubblica: siete pronti a degustare un vino rinascimentale?

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Cena di gala a Palazzo Imperiale. Credits ph. DOC
Cena di gala a Palazzo Imperiale. Credits ph. DOC

A bocca aperta di fronte alla meraviglia

I Palazzi dei Rolli furano concepiti per lasciare di stucco papi, regnanti e ambasciatori e certo non lasceranno indifferenti i visitatori odierni. L’Experience alterna una cernita di palazzi accessibili anche al di fuori del pacchetto (come i Musei di Strada Nuova) ad altri che aprono le porte solo in rare occasioni, perché sono tuttora proprietà privata delle famiglie che li hanno ereditati (è il caso di Palazzo Sinibaldo Fieschi). Preparatissimi divulgatori scientifici offrono chiavi di lettura preziose per apprezzare fino in fondo i capolavori di Strada Nuova, oggi Via Garibaldi, nel suo complesso un unico e scenografico museo diffuso, inoltre rivelano i più reconditi segreti dei palazzi, che si tratti di un giardino verticale nascosto, sviluppato su più livelli inerpicandosi sul pendio collinare, o di un dettaglio che apre nuovi scorci sulla storia di Genova. Complementari alla componente divulgativa sono alcuni momenti che ricreano l’atmosfera dell’epoca d’oro della Superba: sentire vibrare le corde di un violino nelle Sale Paganiniane, la coccola del tè con biscotti a Palazzo Sinibaldi, che fa sentire autentici invitati e non estranei in visita, o il concerto al clavicembalo a Palazzo Imperiale sono gli atout della Rolli Experience grazie ai quali, al termine del weekend, ci si crogiolerà a lungo nell’emozione di aver vissuto, non solo visto, i Palazzi dei Rolli.

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