48 ore ad Alassio tra arte, natura e dolce vita

È considerato il centro balneare più chic della Riviera delle Palme, nel Ponente Ligure. Ha una storia che affonda le radici in epoca romana, ma è con la villeggiatura del primo Novecento e con i favolosi anni ’60 che raggiunge la fama che ha oggi. Ma Alassio non è solo tintarella e ombrelloni. Dagli amanti dell’arte a quelli della natura, ognuno ad Alassio può trovare il suo spazio. Ed è uno spazio confortevole.

Alassio dal mare con la Gallinara sullo sfondo
Alassio dal mare con la Gallinara sullo sfondo
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Mattina del 1° giorno

Il viaggio ad Alassio inizia con un classico, un’icona che si trova proprio a due passi dalla stazione ferroviaria: è il variopinto Muretto. Si tratta di un basso muro nel quale nel corso dei decenni sono state infisse decine di piastrelle che riportano autografi, citazioni, testimonianze dei personaggi più o meno celebri che hanno amato e frequentato la cittadina. Perdetevi a cercare la traccia lasciata dal vostro preferito: non è detto che ci sia, ma le firme sono davvero tante, da quella di Fabrizio de André a quelle dei giocatori dell’Italia campione del mondo 1982. L’idea del Muretto fu di Mario Berrino, artista alassino amico di Hemingway (sua, si dice, la prima piastrella) e animatore della vita culturale del centro fra anni ’50 e ’60. Proprio a pochi passi dal Muretto si trova la Galleria d’arte Berrino, gestita dalla figlia Angela e vero e proprio luogo della memoria della città.

I baci di Alassio secondo Mario Berrino
I baci di Alassio secondo Mario Berrino

L’arte ad Alassio è una faccenda seria e sebbene la città sia nota per le sue eleganti spiagge e il languore della vita da lettino, chi fosse interessato ad aspetti culturali trova pane per i suoi denti. Raro incontrare infatti una così alta concentrazione di gallerie d’arte in un centro così piccolo. Dovendo scegliere è imperativo recarsi alla Pinacoteca Carlo Levi, un museo di prim’ordine legato ad una delle personalità più prolifiche e poliedriche del Novecento. Ma vi consigliamo anche di fare il tentativo di entrare allo Studio di pittura Beniscelli, dove tutto è rimasto congelato nel tempo, dalla pipa dell’artista al rumore del mare che entra dalle finestre.

 

Lo stesso rumore riempie le stanze di Casa d’Artista, altro luogo al contempo della memoria e del presente di Alassio. Questo B&B assolutamente particolare, carico di charme e atmosfere d’altri tempi, magistralmente tenuto con amore e devozione dalla nipote della pittrice alassina Maria Teresa Preve, è il luogo dove vi consigliamo di acquartierarvi in città, per soggiornare in una casa-museo vivente.

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Le maioliche di Villa della Pergola
Le maioliche di Villa della Pergola

Pomeriggio del 1° giorno

Lo sviluppo di Alassio come località di villeggiatura si deve anche alla ‘scoperta’ della cittadina da parte degli inglesi, che se ne sono innamorati all’inizio del secolo scorso. Nel 1923 vi hanno addirittura costruito il Tennis Club Hanbury in perfetto stile britannico, che oggi mantiene tutto il fascino di un tempo. Potreste venire qui a pranzo, respirare l’atmosfera elegante e magari anche approfittare dei campi da tennis, oppure farne il punto di partenza per una passeggiata sulle alture immediatamente dietro la cittadina.

 

Qui si trovano alcune favolose residenze signorili fra le quali non va assolutamente persa Villa della Pergola, i cui giardini si visitano con un biglietto di ingresso, ma che è anche un lussuoso resort e sede del ristorante stellato Nove. Dopo decenni di abbandono (che se non altro hanno preservato l’area dalla cementificazione) un lungo restauro ha riportato la residenza della famiglia Hanbury ai fasti di un tempo. Le cupole maiolicate brillano sullo sfondo del mare, regalando un angolo di Liguria uguale a cento e più anni fa.

Una boutique di Metalassio
Una boutique di Metalassio
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Ridiscendendo verso il centro, potete fare un passaggio alla Galleria Richard West per ammirare le 76 tele che ritraggono Alassio alla fine dell’Ottocento. La galleria è anche biblioteca civica e assieme all’ex chiesa anglicana (sul percorso) è una delle testimonianze del contributo e dell’amore degli inglesi per Alassio. Quindi rituffatevi nell’atmosfera mediterranea percorrendo il Budello di Alassio, vivace e frequentato in molti momenti della giornata, osservando se vi capita le opere di Metalassio, interessante iniziativa che unisce pittura e realtà virtuale. Il Budello, come altrove in Liguria, è una lunga strada pedonale nel retroporto che corre parallela al mare, dal quale è separata da una spina di case affacciate sul litorale. A differenza di altri nella regione però, il Budello di Alassio è davvero ben conservato, vi si affacciano basse case di pescatori e palazzi signorili e soprattutto si trova molto vicino alla costa. Percorretelo tutto fino al Grand Hotel, dallo charme primo Novecento: lungo la strada troverete infinite opzioni per la cena.

L’apescheria, cucina fusion
L’apescheria, cucina fusion

Mattina del 2° giorno

Non vogliamo essere fraintesi: venire al mare ad Alassio vale la pena, certo. Il nostro consiglio però è quello di approcciarlo da un versante meno classico del lettino e spingersi fino al porto turistico per imbarcarsi a bordo di una barca che vi porti a fare un’escursione nei dintorni. Il mare di fronte ad Alassio (e ad Albenga) è infatti caratterizzato da alcuni elementi naturali e storici di grande interesse. Il più evidente è l’Isola della Gallinara attorno alla quale, in un’area protetta, proliferano infinite specie di pesci e di piante marine, che rendono il tratto di mare ideale per lo snorkeling. L’isola è anche nota per leggende legate a una grotta marina e per la presenza di un antico porto e di un relitto romano, che si può visitare con maschera e pinne, dietro autorizzazione. Più al largo infine, si apre il Santuario dei Cetacei, che nella stagione giusta consente indimenticabili avvistamenti.

 

Di ritorno sulla banchina del porto non vi resta che approfittare della cucina semplice e genuina di uno dei chioschi di pesce a miglio zero aperti lì dove ancora i pescatori sbrogliano le reti, in un’atmosfera che sarà capace di riconciliarvi con il mondo. Se cercate qualcosa di meno spartano, ma volete comunque restare in tema pesce, tornate in centro per approfittare di una delle tante proposte di cucina fusion che uniscono la qualità del pesce locale alle preparazioni della gastronomia mondiale, oppure di una trattoria più tradizionale.

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Pedalando lungo la Iulia Augusta
Pedalando lungo la Iulia Augusta

Pomeriggio del 2° giorno

Non cedete eccessivamente ai piaceri della cucina ligure (e alle seduzioni del bianco Pigato) perché il pomeriggio riserva ancora sorprese e anche altri impegni culinari. Un’escursione sulle colline, che rapidamente diventano montagne, è un buon modo per digerire, ma soprattutto per godere di panorami splendidi e ambientazioni idilliache. Affittate una e-bike da Fonzi Bike e avventuratevi (potete anche farvi accompagnare) alla ricerca di sentieri e strade panoramiche, chiese isolate e soprattutto verso i tratti ancora conservati della Via Iulia Augusta, la strada romana che costeggia il litorale ligure. La strada appare nella boscaglia come un serpente fossile giunto dal passato e può essere percorsa in bicicletta o a piedi, con interessanti pannelli esplicativi sparsi lungo il percorso, che illustrano caratteristiche naturali ed eventi storici.

Lungo il Sentiero del Rosmarino
Lungo il Sentiero del Rosmarino
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In alternativa potete scegliere un trekking tradizionale a piedi, negli stretti sentieri ricchi di piante odorose dei dintorni, alcuni dei quali partono direttamente dalla spiaggia di Alassio o alle spalle del centro storico, restituendo al visitatore una sensazione di straniamento che va ad aggiungersi alla meraviglia per il paesaggio circostante. Fra fichi d’india, ginestre e rosmarino, la camminata vi avrà messo voglia di fare merenda. Non c’è quindi occasione migliore per fare l’incontro con il dolce tipico della città: il bacio d’Alassio. Semplicemente cacao, burro, albume e zucchero, con qualche aggiunta e variante come noci e mandorle. Semplici gli ingredienti, ma davvero incredibile il risultato, con un ripieno saldo e denso di cioccolato stretto fra due spumiglie morbide anch’esse al cacao. Il bacio è il saluto più dolce alla città, ed è anche la sua sintesi. Un sapore straordinario stretto fra due biscotti, come una cittadina sorprendente stretta fra mare e montagna.

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Liguria
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