Sapori locali: mangiare e bere ad Amsterdam
La scena culinaria di Amsterdam è vivace e variopinta come un campo di tulipani: ciò è dovuto al carattere cosmopolita della popolazione, ai creativi operatori gastronomici locali e agli ambiziosi chef capaci di spingersi costantemente “oltre”.

Quando mi sono trasferita qui, nel 2009, era difficile anche solo trovare una salsa piccante: oggi ce n’è per tutti i gusti. Se dovessi farvi da guida ad Amsterdam, allora, questi sono i posti in cui vi porterei.

A colazione
Nel 2018 due amici di Sydney amanti del buon cibo hanno aperto Box Sociaal per servire gustosi brunch e cocktail alcolici in stile australiano: mi piace la nuova location lungo il Bloemgracht, uno dei canali più adorabili di Amsterdam. Inizio con un flat white (a base di caffè forte e latte schiumato) chiacchierando con il personale, sempre di buon umore, poi mi godo un piatto di Kims Tacos, tortillas artigianali con pollo fritto, salsa coreana dolce-piccante e kimchi slaw, oltre a un bicchiere di kombucha fatto in casa, al gusto di frutto della passione, pesca e mango. Si consiglia la prenotazione, soprattutto nei fine settimana.
G’s è il posto che molto probabilmente ha dato il via alla riscoperta del brunch ad Amsterdam, più di dieci anni fa. Oggi qui si mangia… su una barca! È uno dei locali che preferisco per portare i miei amici in visita. Con la pioggia o con il sole, Miss G’s (così si chiama la barca) salpa dall’Herengracht per un giro di 90 minuti attraverso i canali più panoramici, mentre i passeggeri gustano pollo e waffle o un burrito vegetariano, oltre a bevande alcoliche servite a volontà. Si può scegliere anche una formula che comprende un piatto e una bevanda analcolica. La prenotazione è d’obbligo per questa esperienza unica nel proprio genere.
Se avete voglia di assaggiare la cucina olandese, visitate De Ysbreaker, un ristorante ospitato in un affascinante edificio storico sul fiume Amstel. È noto per gli asparagi bianchi, una delizia olandese chiamata "oro bianco". La cosa migliore è mangiarli con uova in camicia, salmone e salsa Hollandaise.

I caffè
Gli amanti della caffeina saranno entusiasti dell’ampia gamma di tostature speciali, locali caratteristici e invitanti pasticcerie che considerano il caffè una forma d’arte. Per provare qualcosa di tipicamente olandese, ordinate un koffie verkeerd, simile a un caffè macchiato. Il tratto distintivo della locale cultura del caffè è un piccolo dolcetto, di solito un biscotto o un mini stroopwafel (cialda): potrete prenderne uno caldo e ricoperto di caramello al famoso banco di Rudi presso il mercato Albert Cuyp di De Pijp. Attenzione: non confondete le normali caffetterie con quelle che vendono cannabis.
Back To Black è un bar-torrefazione di caffè speciali nascosto in una tranquilla strada laterale dello Spiegelkwartier. Con luminose finestre ad angolo e interni accoglienti, richiama gli amanti del caffè dal 2013 ed è il luogo perfetto per darsi la carica prima di visitare il Rijksmuseum, dall’altra parte della strada. A me piace molto una bevanda fredda al latte di cocco, abbinata alla torta di mele o a un altro dei tanti dolci della casa, preparati con ingredienti biologici.
Nel quartiere Jordaan, Saint Jean è una panetteria molto popolare che serve dolci di ispirazione francese, matcha e una varietà a rotazione di caffè speciali; da non perdere anche il Saint Jean Deli, proprio di fronte, che si concentra sugli snack salati. La mia combinazione preferita è un flat white con latte di mandorla ad accompagnare un croissant doppio alle mandorle. Questi posti attirano grandi folle: sono ottime opzioni per una pausa pomeridiana mentre si passeggia in questo quartiere storico, anche se potrebbe non essere facile scegliere tra i dolci croccanti e burroso (oppure vegani!). Preparatevi a fare la fila o a mangiare camminando, dal momento che Saint Jean ha posti limitati e non è possibile prenotare.
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A pranzo
La Focacceria propone focacce tradizionali genovesi, condite con olive e pomodori italiani o con ingredienti stagionali come il finocchio con gorgonzola di bufala. gli enormi tranci possono essere accompagnati da un caffè, una bibita o una birra. In questo esercizio si presta una grande attenzione a evitare gli sprechi, trasformando gli avanzi in dolci come la “focaccia-misù” o lo sformato vegano di pane. Prendete posto all’interno o sulla terrazza, oppure portate via la focaccia e andate a fare un picnic a Vondelpark. Io adoro il panino Veg con pesto rosso fatto in casa, rucola e verdure grigliate. Valeria, la proprietaria, mi ha consigliato di aggiungere lo stracchino morbido, le ho dato retta e non ho più smesso!
Se invece ho voglia di un bel panino a strati vado da Small World Catering, nel cuore del Jordaan: lo staff, gentilissimo, mette tutti a proprio agio. Il panino con tacchino e pancetta è una scelta molto gettonata; personalmente non mi nego mai una fetta di torta alle noci. C’è inoltre una varietà di insalate, zuppe e prodotti da forno, da mangiare sul posto o da portare via.

L’aperitivo
La versione olandese dell’aperitivo si chiama borrelen e consiste in spuntini informali da consumare al bar, in un picnic o magari in barca. La cucina olandese brilla durante il borreltijd (l’ora dell’aperitivo), quando la birra viene abbinata a finger food come i kaasstengels (bastoncini di formaggio fritti) o le bitterballen (polpettine fritte).
Per quanto riguarda la birra, poi, Amsterdam ha alle spalle secoli di tradizione: oggi si trova di tutto, dalle pilsner alle birre bianche, dalle IPA alle versioni analcoliche. Un locale che si distingue per l’atmosfera frizzante è Two Chefs Brewing, con una vivace taproom (sala di mescita) e un ristorante appollaiato su una terrazza presso Hugo de Grootplein. Lanciato da due amici, chef professionisti, questo locale serve piatti appetitosi da abbinare a 16 birre artigianali alla spina, consegnate ogni giorno dal vicino birrificio. La mia preferita è la Sunset Suzy, una Sour all’arancia, abbinata a patatine e maionese al chipotle.
Se avete la fortuna di vivere Amsterdam in una giornata di sole, non c’è posto migliore di una terrazza come quella del Waterkant. I cocktail rinfrescanti e il menu evocano le atmosfera del caldo Suriname, sato sudamericano che fu per tre secoli colonia olandese.

A cena
Per tradizione, gli olandesi mangiano alle 18 in punto. I viaggiatori non sono obbligati a seguire questa usanza, ovviamente, ma è difficile trovare un ristorante la cui cucina sia in funzione dopo le 22.00.
Fabus è un piccolo, favoloso wine bar-ristorante gestito da donne, un gioiello lungo la De Clercqstraat. Presenta una rotazione di vini naturali provenienti da regioni poco rappresentate e ha un’atmosfera rilassata: potreste avere l’impressione di cenare a casa di amici, a lume di candela. Lo chef, Monsieur Bou, serve piatti condivisi di ispirazione levantina, con abbondanza di erbe e spezie, come i bastoncini di halloumi zaatar con salsa di senape e miele; non mancano le opzioni vegane. Di recente abbiamo sorbito un rosé portoghese frizzante con note di rabarbaro e divorato il cavolfiore arrostito con una salsa al tahini che gli ha dato un tocco piccante e umami.
Una visita ad Amsterdam non può prescindere dalla cucina indonesiana, con i suoi sentori di citronella, zenzero e peperoncino. Warna Baru è un ristorante a conduzione familiare che serve alcuni dei piatti indonesiani più autentici della città, con scelte vegane per fare contenti tutti. Apprezzo le loro bibite analcoliche vegetali; se i cocktail sono la vostra passione, provate la loro rivisitazione del Dark and Stormy fatta con rum infuso di pandan, con una nota sottile di erba, vaniglia e cocco. Il servizio è familiare e a noi piace condividere piatti di rendang di jackfruit con salsa di cocco piccante e spiedini di pollo inzuppati nella salsa di arachidi, con un contorno di riso fritto vegetariano.

I bar
La scena dei bar di Amsterdam è molto vivace e articolata, dai cocktail bar e wine bar di alto livello ai tradizionali bruin café ricchi di gezelligheid (intimità) olandese, fino ai vecchi pub dagli interni in legno.
Seminascosto in un vicolo vicino alla Spuistraat, Tales & Spirits è un cocktail bar con un’atmosfera vintage e si distingue per le specialità innovative. Lo Zombie mi ha stupito con una potente miscela di quattro rum, succhi di frutta tropicale e un pizzico di cannella. Per bilanciare l’alcol, si possono consumare spuntini come i jalapeño popper (peperoncini messicani e formaggio). In questo piccolo bar non si può prenotare, ma vale la pena rischiare un po’ di attesa perché i drink non deludono.
All’interno del Cafe Thijssen si respira il fascino storico del Jordaan. La spaziosa terrazza all’angolo di Brouwersgracht offre una bella vista sui canali e sui classici magazzini. Preparatevi a un servizio autenticamente olandese, cioè molto rilassato e informale. Il locale è aperto tutto il giorno fino a tardi: ve lo consiglio in particolare per un drink dopo cena. Assaggiate il jenever, un’acquavite derivata dal ginepro, servita in un bicchiere a forma di tulipano riempito fino all’orlo – è un po’ il cugino olandese del gin. Il Thijssen è il posto perfetto per concludere la serata prima di tornare a casa lungo i canali.