10 cose da vedere a Sumatra, in Indonesia
Con la bellezza della natura regna sovrana (eruzioni vulcaniche, terremoti e tsunami sono piuttosto frequenti), la selvaggia Sumatra stimola l’immaginazione dei viaggiatori come pochi altri luoghi al mondo. I vulcani fumanti dell’isola sorvegliano brontolando i placidi laghi che lambiscono i bordi dei loro crateri. Le giungle popolate da orangutan ospitano anche tigri, rinoceronti ed elefanti, mentre le idilliache spiagge deserte sono battute da onde perfette per il surf. Proprio come è vario il territorio, anche la gente di Sumatra è un affascinante crogiolo di culture diverse, dai musulmani devoti di Aceh ai cristiani e gaudenti batak nei dintorni del Danau Toba, fino alla civiltà matrilineare dei minangkabau di Padang. Tutte convivono condividendo il timore, il rispetto e l’amore per la selvaggia e meravigliosa natura di Sumatra e per unirvi a loro ecco le 10 cose da non perdere durant eun viaggio a Sumatra, in Indonesia.

Lo splendore del Danau Toba
Il Danau Toba è ormai da decenni una delle destinazioni preferite dai viaggiatori. Questo spettacolare lago dalle acque azzurre come quelle dell’oceano è circondato da vette vulcaniche, e sulle sue sponde vive l’amichevole popolo dei batak, di fede cristiana. Il segreto di questo luogo quasi mitico fu svelato al mondo da intrepidi viaggiatori, e Tuk Tuk – il villaggio che sorge sull’isola al centro del lago – è tuttora una delle attrattive turistiche principali di Sumatra.
Il Danau Toba è il lago più esteso del Sud- est asiatico e copre una superficie di ben 1707 kmq. Nel mezzo di questa vasta distesa d’acqua si trova Pulau Samosir, un’isola dalla forma allungata grande quasi quanto Singapore, creata da un’eruzione vulcanica avvenuta tra 30.000 e 75.000 anni fa. Di fatto però, Samosir non è un’isola vera e propria, essendo collegata alla terraferma da uno stretto istmo di terra (interrotto da un canale) all’altezza di Pangururan.

Un trekking a Bukit Lawang
Bukit Lawang, 96 km a nord-ovest di Medan, è una località turistica situata lungo il Sungai Bohorok, al limitare della fitta giungla del Parco Nazionale del Gunung Leuser. La cittadina si è fatta un nome grazie al centro per il reinserimento degli orangutan istituito nel 1973, e, sebbene la piattaforma per la distribuzione dei pasti sia stata chiusa, è ancora il luogo migliore di Sumatra in cui fare un trekking nella giungla per avvistare questi splendidi animali.
A parte i trekking, Bukit Lawang ha molto altro da offrire ai viaggiatori, ed è un luogo piacevole in cui trascorrere qualche giorno di relax su un’amaca lungo il fiume, sguazzando nell’acqua, sperimentando il tubing e trascorrendo le notti in alcune delle guest- house nella giungla con il miglior rapporto qualità-prezzo di Sumatra.

Snorkellin alle Isole Banyak
Se il vostro sogno è quello di avere un’isola tropicale tutta per voi, con tanto di palme, spiagge di finissima sabbia bianca e acque cristalline, allora le Isole Banyak sono il luogo ideale per realizzare le vostre fantasie da Robinson Crusoe. L’arcipelago delle Banyak (letteralmente ‘molte’) è composto da 99 isole, in gran parte disabitate, situate circa 30 km a ovest di Singkil. Sebbene siano lontane, oggi stanno diventando la destinazione di un numero crescente di surfisti e viaggiatori in cerca del paradiso. Oltre ad avere probabilmente le più belle spiagge di Sumatra e alcuni punti eccellenti per il surf, le Banyak offrono le migliori opportunità per fare snorkelling, con meravigliose foreste subacquee di coralli variopinti (per lo meno nei posti in cui in passato non è stata praticata la pesca con la dinamite).
Soltanto due isole dell’arcipelago possono dirsi abitate. Balai, su Pulau Balai, è il principale punto di accesso alle isole; l’altro centro abitato è Haloban, un semplice villaggio sull’isola di Pulau Tuangku.

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Nuotate con gli squali e le tartarughe a Pulau Weh
Sebbene Pulau Weh (chiamata anche Sabang) accolga i viaggiatori – soprattutto gli appassionati di immersioni e i backpacker bene informati – ormai da due decenni, questa piccola isola conserva ancora un fascino remoto e tropicale. Raggiungerla in traghetto è un’avventura, ma esplorarne la giungla, le spiagge e le limpide acque, oppure semplicemente rilassarsi sull’amaca del proprio bungalow saranno la meritata ricompensa dopo avere viaggiato in lungo e in largo per la caotica isola principale. Gli appassionati di snorkelling e immersioni potranno ammirare la grande muraglia di gorgonie ondeggianti, profondi canali e pinnacoli rocciosi, lasciandosi sorprendere dallo straordinario e variopinto ambiente marino popolato da razze, squali balena e altre creature. In senso figurato, ma anche dal punto di vista geografico, Pulau Weh rappresenta la ciliegina sulla torta per molti viaggiatori che visitano Sumatra.
La maggior parte dei viaggiatori si reca a Pulau Weh per dedicarsi alle immersioni e allo snorkelling nelle sue acque, considerate tra le più spettacolari dell’Oceano Indiano. In un solo giorno avrete la possibilità di osservare murene, pesci scorpione, banchi di tonni, carangidi, aquile di mare, mante e razze. Nei periodi in cui il plancton abbonda, è possibile anche avvistare squali balena che si avvicinano alla costa alla ricerca di cibo. A differenza di altri siti, qui le distese di coralli sono un aspetto meno interessante rispetto alle forme di vita e ai paesaggi marini. L’isola offre una ventina di siti di immersioni, specialmente nelle zone di Iboih e Gapang, dove si concentrano gli operatori che organizzano le uscite in mare. I sub esperti possono anche esplorare un relitto risalente alla Seconda guerra mondiale. Per consentire la preghiera settimanale le immersioni sono sospese dal tramonto del giovedì alle 14 del venerdì.
L’isola offre anche alcuni splendidi siti per lo snorkelling ricchi di vita marina, tra cui tartarughe e una moltitudine di pesci dai mille colori. L’attrezzatura si può noleggiare praticamente ovunque.

Tra vulcani e tigri nel Parco Nazionale di Kerinci Seblat
Il Parco Nazionale di Kerinci Seblat (Taman Nasional Kerinci Seblat; TNKS) è il parco nazionale più esteso di Sumatra. Copre una fascia di 350 km dei monti Bukit Barisan e comprende 13.791 kmq di foresta pluviale equatoriale che abbraccia il territorio di quattro province. Circa il 40% della superficie del parco si trova nei confini della provincia di Jambi.
Quasi tutta l’area è ammantata da una fitta foresta pluviale, ed è proprio la sua inaccessibilità a rendere questo parco una delle ultime roccaforti di specie minacciate, come l’harimau (tigre di Sumatra). Il parco è, infatti, famoso per ospitare la più folta popolazione di tigri di Sumatra, di cui sono state trovate tracce nell’80% della sua area. Il clima di Kerinci è temperato e arriva a fare decisamente freddo a mano a mano che l’altitudine aumenta, pertanto portate con voi indumenti caldi e impermeabili.

Esplorate le terre dei minangkabau a Bukittinggi
La città di Bukittinggi, sede di un mercato, si erge sopra la foschia della valle sotto lo sguardo impassibile di tre sentinelle: il fumoso Merapi, il benevolo Singgalang e il remoto Sago. Oltre a essere una comoda tappa per spezzare il viaggio tra Padang e il Danau Toba e un’ottima base da cui partire per esplorare il Danau Maninjau e la campagna circostante, Bukittinggi vanta un forte olandese, una rete di gallerie costruite dai giapponesi durante la Seconda guerra mondiale e altri siti interessanti che meritano una sosta di uno o due giorni. Inoltre, la città gode di un clima deliziosamente temperato tutto l’anno, trovandosi a un’altitudine di 930 m sul livello del mare.
Scoprite la giungla a Ketambe
Ketambe, nel cuore della Valle di Alas, è il principale centro turistico del Parco Nazionale del Gunung Leuser, nonché uno dei luoghi migliori di tutta l’Asia in cui avvistare gli orangutan allo stato brado. Situato a metà strada tra il fiume e la giungla, con un gruppetto di guesthouse lungo la strada principale, è uno dei luoghi più rilassanti di Sumatra Nord, per cui trascorrere qualche pigra giornata in riva al fiume e partecipare a un paio di trekking nella giungla sarà probabilmente uno dei momenti più belli della vostra vacanza a Sumatra.
Ketambe è uno dei principali punti di accesso al Parco Nazionale del Gunung Leuser. Sulla riva opposta del fiume si trova la Ketambe Research Station, un centro di ricerca per la tutela ambientale noto in tutto il mondo, ma inaccessibile ai turisti. Kutacane, a 43 chilometri da Ketambe, è il più vicino centro urbano, dove troverete sportelli bancomat e i principali servizi di trasporto.

Visitate le spiagge incontaminate delle Isole Mentawai
Da tempo gli appassionati di surf si recano alle Mentawai per le onde leggendarie, ma queste isole rappresentano una meta affascinante anche per i viaggiatori indipendenti, e in particolare per coloro che desiderano osservare da vicino le tribù di cacciatori-raccoglitori, i cui membri hanno il corpo ricoperto di tatuaggi. Le spiagge, inoltre, sono magnifiche e incontaminate come quelle che si trovano in qualsiasi altra parte di Sumatra.
Pur trovandosi a soli 150 chilometri dalla terraferma, fino al XIX secolo le Isole Mentawai e la loro popolazione sono rimaste isolate a causa dei forti venti, delle imprevedibili correnti marine e di una barriera corallina affilata come la lama di un rasoio. Si ritiene che l’arcipelago si sia staccato dal resto di Sumatra circa 500.000 anni fa, e che la separazione abbia portato alla nascita di specie vegetali e animali uniche al mondo. Così come il Madagascar, le Isole Mentawai sono considerate tra i luoghi più ricchi sul pianeta di primati endemici, tra cui particolarmente interessante è il
siamang kerdil, una specie rara di scimmia dal manto giallo e nero che la gente del posto chiama
simpai Mentawai.
Escursioni a Bengkulu
Tranquillo capoluogo di provincia, Bengkulu è un’autentica gemma nascosta, e con ogni probabilità è la città più bella di Sumatra. Le sue vie adatte ai pedoni non sono ostruite dal traffico, la pulizia della spiaggia è assicurata dai residenti e il panorama gastronomico è piuttosto interessante. La città in sé non offre molto da vedere a parte qualche interessante testimonianza dell’epoca coloniale e una grande spiaggia. Tuttavia, i viaggiatori stanno iniziando a scoprire le numerose attrattive naturali situate nei dintorni e Bengkulu si sta affermando come una meta interessante di per sé, e non soltanto una comoda tappa durante il viaggio tra le località di Padang e Bukittinggi, a nord, e Krui e Bandar Lampung, a sud.

Salite sul vulcano a Berastagi
Situata a un’altitudine di 1300 m, Berastagi fu fondata dai mercanti olandesi in cerca di sollievo dal caldo insopportabile di Medan, che sorge a livello del mare. Trovandosi a sole due ore di viaggio, anche oggi questa località dal clima piacevolmente fresco è meta di gitanti provenienti da Medan nei weekend, quando il traffico sulle strade principali si ferma quasi del tutto. Per i visitatori stranieri i principali motivi di richiamo sono l’ascensione alla vetta del vulcano Gunung Sibayak, i trekking negli Altopiani Karo e le visite ai villaggi nei dintorni di Berastagi, dove è possibile ammirare i resti della cultura nativa dei karo batak sotto forma di immense case di legno, con altissimi tetti in paglia e decorazioni realizzate con corna di bovini. Nelle giornate limpide si riescono a vedere il Gunung Sinabung vest e il fumante Gunung Sibayak a nord. Nell’estate del 205 il Sinabung colse tutti di sorpresa eruttando cenere e lava e provocando l’evacuazione delle migliaia di persone che vivono alle sue pendici.