Cosa fare in Islanda: idee per vivere la vostra avventura

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Ghiacciai, fenditure che squarciano il terreno, vulcani, sole di mezzanotte e aurore boreali: ecco cosa fare in Islanda. Un’avventura, un viaggio che vi offre la possibilità di vedere il pianeta rinascere sotto i vostri occhi. Grande come un terzo dell’Italia e con una popolazione di poco più di 300mila abitanti, l’Islanda, il paese europeo meno densamente popolato, è una terra di grandi spazi con eccitanti attrattive. Oltre a tre parchi nazionali, tra cui il più grande d’Europa, vanta un territorio letteralmente disseminato di stupefacenti fenomeni geotermici e di spettacolari formazioni rocciose che vi lasceranno a bocca aperta.

Cosa fare in Islanda: consigli e idee
Cavalcare tra il paesaggio poetico e drammatico: una delle tante cose da fare in Islanda. ©coolbiere photograph/Getty Images/Flickr RF
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Escursioni da Reykjavik

Da Reykjavik, la capitale del paese, si può iniziare un viaggio in Islanda ricco d’avventura. Alcuni spunti:

• Partire per escursioni di più giorni su campi di lava ricoperti di muschio vecchio di secoli;

• Avventurarsi tra i geyser nella zona di Geysir Hot Springs;

• Camminare sulla instabile frattura dovuta alla deriva dei continenti che attraversa il Parco Nazionale di Thingvellir.

Altrimenti si possono calzare i ramponi e partire per una spedizione sui ghiacciai del Parco Nazionale di Vatnajökull, oppure esplorare le viscere della terra scendendo nella caldera del Thrihnjukagigur, un vulcano spento da oltre 4mila anni o cavalcare le onde dell’Atlantico che si infrangono sulla Penisola di Reykjanes. E quando sarete esausti, raggiungete una delle sorgenti calde naturali di Reykholt, nell’Islanda occidentale, o la ‘nuova’ Laguna Blu per un bagno rilassante.

Dove fare surf in Islanda

La Penisola di Reykjanes si protende nell’oceano a solo un’ora di macchina da Reykjavik (dall’aeroporto di Keflavik si impiega circa metà tempo). Circondate da scogliere di origine vulcanica, le spiagge riparate offrono un ottimo surf e, sorprendentemente, la temperatura dell’acqua, almeno in estate, non è più fredda che in Scozia (naturalmente è necessaria una buona muta con cappuccio, guanti e stivali).

I principianti dovrebbero dirigersi verso la spiaggia di sabbia nera di Sandvik, o cercare un surf camp dove prendere qualche lezione. Tour operator specializzati accompagnano gli appassionati a surfare nei Fiordi Occidentali, a Ólafsfjörður e nella Penisola di Snæfellsjökul.

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viaggio in Islanda, cosa vedere e cosa fare
Escursioni nelle grotte di ghiaccio di Vatnajokull, Islanda. ©Zhukova Valentyna/Shutterstock

Grotte in Islanda: le più belle

Le grotte, sia quelle di ghiaccio sia i tunnel di lava, hanno giocato un ruolo essenziale nella storia islandese essendo state utilizzate dagli agricoltori (e talvolta dai loro bovini) per proteggersi dagli elementi, in particolare in inverno.

Uno degli esempi più interessanti è Vígelmir, nota semplicemente come ‘The Cave’, vicino alla città di Reykholt. Questo tunnel di lava, lungo poco meno di 1600 metri, con un’altezza di 15,8 metri e una larghezza di 16,5 metri, è la grotta più grande del paese. Grazie ai reperti ritrovati, si è potuto stabilire che è stata abitata fin dai tempi dei vichinghi. È possibile visitarne la prima parte con un’escursione guidata, ma chi vuole può proseguire fino in fondo arrampicandosi tra stalattiti e grandi massi.

Altri magnifici tunnel di lava si trovano nel campo di lava di Tvibollahraun (25 minuti da Reykjavik) e nel Parco Nazionale di Thingvellir, dove il Gjábakkahellir (“grotta della bambina”) è stato formato circa 9mila anni fa.

dove fare immersioni in Islanda
Immersioni nel lago Þingvallavatn, lungo la Fessura di Silfra, Islanda. ©nudiblue/Shutterstock
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Islanda, immersioni e altre avventure

Armati di attrezzatura per immersioni subacquee (o snorkeling) e di una muta stagna, è possibile esplorare la Fessura di Silfra, nel Parco Nazionale di Thingvellir. Quello che sembra uno stretto canale roccioso è, in realtà, la fenditura che separa due placche continentali, quindi si può toccare con una mano il Nord America e con l’altra l’Europa mentre si ammirano l’incredibile trasparenza dell’acqua (oltre cento metri di visibilità) e le alghe verdi dette ‘troll hair’.

Cosa vedere in Islanda in estate
Il paesaggio ad Arnastapi, nella penisola di Snaefellsness, Vesturland, Islanda. ©David Noton/Lonely Planet

Trekking in Islanda, gli itinerari più belli

In Islanda è possibile fare escursionismo ovunque. Ecco alcuni itinerari da fare nel paese.


Vatnajökull


Nel sud-est si estende il vasto Parco Nazionale di Vatnajökull, che ospita il ghiacciaio più grande d’Europa – si stima che il suo peso sia di circa 3mila miliardi di tonnellate. La coltre ghiacciata del Vatnajökull copre parzialmente diversi vulcani, tra cui l’Öræfajökull, il cui cratere sommitale, che sporge dal ghiaccio, è una sfida per gli scalatori – sul suo bordo nord-occidentale si trova l’Hvannadalshnúkur (2110 metri), la vetta più alta del paese.


Snæfellsjökull


A ovest si estende il Parco Nazionale di Snæfellsjökull, che ospita un vulcano alto 1446 metri la cui sommità è incappucciata da un grande ghiacciaio.


Thingvellir


A sud-ovest si trova il Parco Nazionale di Thingvellir, dove è possibile fare escursioni su depositi vulcanici e campi di lava. Il famoso Laugavegur, un sentiero lungo 55 chilometri tra le sorgenti calde di Landmannalaugar e la valle glaciale di Thórsmörk, è molto affollato, ma quello da Sveinstindur a Eldgja, che presenta caratteristiche simili, non solo è poco battuto ma è anche servito da accoglienti rifugi.


Borgarfjörður


A est si trova il poco visitato Borgarfjörður dove i Víknaslóðir (“sentieri delle insenature deserte”), che si snodano tra villaggi abbandonati e montagne di riolite, sono perfetti per escursioni di più giorni. Percorsi più impegnativi si trovano nella remota regione dei Fiordi Occidentali – dalla fine della strada a Krossnes si impiega una settimana per raggiungere Hornstrandir e la riserva naturale all’estremità della penisola. Gli escursionisti devono essere completamente autosufficienti, ma alla fine saranno ricompensati con splendide spiagge di sabbia rossa.

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Tour in Islanda tra sport e attività outdoor

Parapendio


Un volo in tandem – basta un’ora dalla capitale – offre la possibilità di ammirare i paesaggi vulcanici da una prospettiva diversa. Contattate un istruttore e decollate dalla costa sud per volare su cascate, ghiacciai e spiagge di sabbia nera, e infine atterrare accanto a labbi e sterne artiche.


Escursioni a cavallo


L’Islanda è la patria di una razza indigena di cavalli. Ancora usati per la pastorizia e il tempo libero, questi animali muscolosi, resistenti e dal folto mantello presentano la caratteristica di saper eseguire un’andatura supplementare, un particolare ambio detto ‘tölt’.

Fate un’escursione nelle valli di Videddur o Langadalur, un trek sullo storico Kjolur, una pista che attraversa da nord a sud un altopiano stretto tra due ghiacciai, e quindi spostatevi a nord-ovest, dove ogni autunno, dopo essere scesi dagli altopiani, 2mila cavalli svernano pascolando in queste pianure. Infine, dopo aver assistito a un’asta, unitevi ai festeggiamenti che prevedono canti e la tradizionale zuppa di agnello.



Cavalli selvatici a Heggstadir, islanda. ©David Noton/Lonely Planet
Cavalli selvatici a Heggstadir, islanda. ©David Noton/Lonely Planet

Stand up paddle


Grazie a una miriade di fiumi, laghi e fiordi, e a una costa estremamente frastagliata, lo stand up paddle è in rapida crescita. La località più frequentata è la laguna di origine glaciale di Jökulsárlón, nel sud-est del paese, utilizzata come location di due film di James Bond e di Tomb Raider. Superando la morena del ghiacciaio Breiðamerkurjökull, potete remare tra gli iceberg sul più profondo lago del paese, che continua ad allargarsi a causa del ritiro del ghiacciaio.

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Cose da fare assolutamente in Islanda

…avventurarvi in un vulcano. L’Islanda ospita l’unico vulcano al mondo che può essere esplorato dall’interno. Si tratta del Thrihnukagigur, a est del Monte Bláfjöll, un vulcano spento che non manifesta alcun segno di attività da ben 4mila anni. Il viaggio nelle viscere della terra è reso possibile da un ponteggio mobile che scende nella caldera per circa 120 metri.

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