Alla scoperta dei pueblos blancos e dei villaggi meno conosciuti dell'Andalusia

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Terra di sole e di profumi. Di flamenco e influssi gitani. Di colori saturi di vivacità spagnola dalle influenze moresche. È carico e ammaliante il quadro che si dipinge in mente al solo pronunciare la parola Andalusia. Nell'immaginario comune, la regione meridionale della Spagna rappresenta quasi la quintessenza dell'intero paese: e se certamente alcune sue caratteristiche sono l'emblema della Spagna per antonomasia, fare un tour dell'Andalusia significa anche e soprattutto immergersi in un territorio vibrante e autentico, da scoprire nei suoi meandri meno battuti, nei suoi villaggi sconosciuti, nella sua anima più profonda e vera, tra gastronomia tipica, paesaggi indimenticabili e tradizioni che sanno d'antico.  

destinazioni andalusia
Frigiliana, uno dei pueblos blancos andalusi / Shutterstock /
Pubblicità

Viaggio in Andalusia: ce n’è per tutti i gusti

Organizzare un viaggio in Andalusia significa organizzare un viaggio capace di rispondere ai gusti e alle esigenze di chiunque. Volete il mare? Nessun problema, perché le coste andaluse sono tra le più selvagge e incontaminate del sud della Spagna, sia che si scelga quella mediterranea sia che ci si affacci sull’Atlantico. Preferite i paesaggi montani e la natura struggente? Allora volgete lo sguardo alla Sierra Nevada con i suoi pueblos blancos, oppure al Parque Nacional de Doñana, dove è possibile avvistare la rarissima lince iberica. Se siete appassionati di arte e cultura non avrete che l’imbarazzo della scelta, perché le città andaluse hanno la straordinaria capacità di unire in un estroso e ammaliante connubio culture e influssi architettonici diversissimi tra loro: si va dalla cittadella araba dell’Alahambra di Granada ai gioielli di Siviglia, dai fasti moreschi di Cordoba alle atmosfere vivaci e coinvolgenti di Cadice. E se cercate infine vacanze all’insegna della scoperta enogastronomica, ebbene, anche in questo caso non resterete delusi: la gastronomia andalusa è ricca e variegata, e accanto ai sapori fusion e innovativi non mancano mai piatti della tradizione. Un esempio? Le immancabili tapas, ma anche il jamon della Sierra de Aracena (prodotto da maiali neri nutriti a ghiande), il pescaìto frito e le tortillitas de camarones di Cadice, la porra antequerana (zuppa all’aglio) di Antequera... Per non parlare poi del vino: dallo sherry delle costeggiate coste meridionali dell’Andalusia ai nuovi vini biologici, la scena enologica andalusa è tutta in divenire.

andalusia, spagna
Un viaggio in Andalusia, Spagna, deve assolutamente comprendere Siviglia ©Marques/Shutterstock

Cosa fare e cosa vedere in Andalusia per godersi al meglio la regione

A scanso di equivoci, vale la pena dire subito che per visitare a dovere la regione dell’Andalusia servirebbero mesi, o anni addirittura, in virtù della sua estrema ricchezza culturale, dei suoi variegati paesaggi naturali e delle diversissime possibilità che essa offre. Ciascuna delle otto provincie che la compongono, infatti, ha qualcosa di unico da raccontare a chi vi metta piede per la prima volta. Come fare dunque? Rinunciare alla possibilità di sfiorarne la complessità e la bellezza? Giammai! Molto meglio è capire che cosa ci si aspetta dal proprio viaggio e organizzarsi di conseguenza. 

Pubblicità
villaggi spagna
Panorama sulla suggestiva città andalusa di Ronda ©SeanPavonePhoto/Getty Images

Concentratevi sulle principali città andaluse – da Siviglia a Cordoba, da Granada alla tranquillità di Malaga, per poi volgervi verso il fascino selvaggio di Ronda e concludere sulle spiagge di Cadice – se avete “solo” un paio di settimane da dedicare alla regione e volete provare a toccare con mano l’anima stessa dell’Andalusia.

Se invece disponete di più tempo, allora potrete pensare di andare alla scoperta non solo dei “grandi classici”, ma anche di angoli più remoti e di villaggi meno battuti, come i pueblos blancos nella provincia di Cadice, tra cui Olvera, Setenil de las Bodegas o Grazalema. Con un itinerario di una ventina di giorni si possono percorrere le due coste – mediterranea e oceanica – e scoprire l’Andalusia di mare: un mondo di scogliere e litorali sabbiosi, talvolta un po’ troppo sfruttati dal turismo di massa eppure sempre affascinanti, soprattutto se ci si sposta verso Tarifa, capitale del kitesurf, e la Costa de la Luz, con bei sentieri costieri, rovine romane, spiagge e ottima cucina. 

andalusia villaggi sul mare
Tarifa è la capitale del kitesurf ©Palephotography/Shutterstock
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Guide e prodotti consigliati:

Capitolo PDF

Siviglia e città collinari dell’Andalusia

Villaggi bianchi dell’Andalusia: alla scoperta dei meno noti

Una delle caratteristiche più interessanti della regione andalusa è la grande presenza di pueblos blancos, i “villaggi bianchi” dell’entroterra che hanno mantenuto intatte l’architettura e il fascino remoto del territorio. A caratterizzare i villaggi andalusi sono la posizione spettacolare, il centro storico ben conservato e soprattutto il colore a cui devono il nome: nel XIX secolo, infatti, questi paesi furono imbiancati a calce per riflettere la luce solare e per questioni igieniche. I più suggestivi si trovano oggi nella provincia nord-orientale di Cadice e della regione montuosa delle Alpujarras, le pendici meridionali della Sierra Nevada.

Pueblos blancos, quali visitare?

Se si parla di pittoreschi villaggi spagnoli, non si può non citare Frigiliana, la cui bellezza l’ha ormai reso meta celebre di molti tour giornalieri. Questo piccolo pueblo, sito nella provincia di Malaga, è uno dei meglio conservati e accoglie i visitatori con un dedalo di viuzze bianche e rosse di gerani e una parte “vecchia” con tanto di castello.

Setenil de las Bodegas, invece, attira i viaggiatori con la sua aura un po’ selvaggia e montana, e soprattutto con le sue case costruite nella roccia della montagna: pittoresco e inimitabile, merita una visita anche solo per mangiare in uno dei ristoranti ricavati nella pietra.

Un altro villaggio da non perdere è poi Olvera, dalle origini arabe e covo di banditi fino a metà dell’Ottocento: ma nessun problema, perché oggi è piccola meta turistica apprezzata per il castello arabo che la domina, la Via Verde de la Sierra e l’olio d’oliva pregiato che viene prodotto proprio qui. Ci sono poi El Gastor, conosciuto come “il balcone dei Pueblos Blancos” in virtù dei paesaggi che regala sulle montagne circostanti, oppure Grazalema, ottimo punto di riferimento per chi volesse andare alla scoperta del Parque Natural Sierra de Grazalema e che vanta un’antica tradizione nella produzione di coperte artigianali, miele, formaggi e stufati di carne.

Pubblicità
trekking andalusia
Il pueblo di Olvera ©Jeremy Woodhouse/Getty Images

Leggi anche:

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Andalusia
Condividi questo articolo
Pubblicità