Spagna: cinque idee per un weekend
Tapas, flamenco, spiagge e molto, molto altro: le attrazioni della Spagna non si contano. Non è facile scegliere dove andare, ma la buona notizia è che possiamo aiutarvi noi. Se non avete modo di staccare per più di un paio di giorni, o se volete scoprire qualcosa al di fuori delle grandi città, queste cinque idee per un weekend fanno al caso vostro. Ciascuno di questi itinerari vi regalerà esperienze memorabili e sorprendenti, e potrete sempre combinarne due o più per regalarvi un viaggio più lungo.

1. La Galizia, tra terra e mare
Arroccata nel nord-ovest della Spagna, la Galizia è una terra di carattere, profondamente segnata dalle proprie radici celtiche. Costellata di piccoli porti di pescatori, la frastagliata costa è incantevole. Nell’interno si susseguono verdi colline, con villaggi tranquilli e città di raffinata cultura, tra cui Santiago de Compostela, con il suo dedalo di stradine strette e un’atmosfera che evoca il Medioevo: la grande Praza do Obradoiro, dove sorge la svettante cattedrale, accoglie i pellegrini che hanno percorso il Cammino di Santiago.
Dove alloggiare: a Santiago de Compostela, a pochi passi dalla cattedrale, il moderno Hotel Moure offre camere eleganti e confortevoli con arredi di design.
Come arrivare: ci sono aeroporti a Vigo, A Coruña e Santiago de Compostela (su quest’ultimo opera il maggior numero di rotte nazionali e internazionali). Autobus e treni collegano le principali città della Galizia, ma noleggiare un’automobile rende tutto più semplice.
Quando andare: come il resto della Galizia (e della Spagna intera), Santiago de Compostela celebra San Giacomo Apostolo, patrono della regione e del paese, nei dieci giorni che precedono il 25 luglio. Gli eventi culminano in un superbo spettacolo di fuochi d’artificio il 24 luglio; il giorno successivo, Día da Galiza, grandi folle convergono su Santiago per la messa solenne nella cattedrale.

Che cosa vedere e fare
Un’escursione a Cabo Fisterra
Lungo l’intera costa galiziana si snodano splendidi sentieri escursionistici, ma quelli di Cabo Fisterra, sulla remota Costa da Morte, sono particolarmente affascinanti. Questo immenso promontorio roccioso, dominato da un faro, è un posto speciale per ammirare il tramonto e trasmette una autentica sensazione di "fine del mondo": non a caso è il punto di arrivo di molti pellegrini, che qui concludono il cammino bruciando simbolicamente l’equipaggiamento da trekking.
Un arcipelago nell’Atlantico
Nel cuore del Parque Nacional de las Islas Atlánticas de Galicia, orlate da magnifiche spiagge di sabbia bianca, si trovano le tre paradisiache Illas Cíes. Ospitano una ricca fauna avicola (sterne, cormorani, procellarie, berte, alcidi). Oltre al nuoto e allo snorkelling, si possono fare escursioni da calette deserte fino a punti panoramici mozzafiato.
Il maestoso Monte Pindo
Il villaggio costiero di O Pindo è il punto di partenza per una gratificante escursione di difficoltà media. Per raggiungere la vetta di quello che viene definito l’Olimpo celtico bisogna farsi strada tra spettacolari formazioni granitiche. Dalla cima, a 630 m di quota, si apre una vista a 360 gradi sull’oceano e sulla baia sottostante.

2. I Paesi Baschi, tra Bilbao e San Sebastián
Con le sue architetture ammirate in tutto il mondo e una scena gastronomica vibrante, Bilbao, la più grande città dei Paesi Baschi (Euskadi nella lingua locale), è la porta d’accesso ideale alla costa che si estende verso ovest fino a San Sebastián, a circa un’ora di macchina. L’iconico Museo Guggenheim Bilbao, progettato da Frank Gehry, ha dato il via alla rigenerazione del quartiere Ensanche, che oggi trova un suggestivo contrappunto nel compatto Casco Viejo (il centro storico). A nord-ovest della città si trova Cabo de Matxitxako, il punto più settentrionale dell’Euskadi; poco distante, l’isolotto di San Juan de Gaztelugatxe, collegato alla terraferma da un sinuoso sentiero in pietra, ha ospitato il set della Roccia del Drago della serie Il Trono di Spade. Il panorama si mantiene mozzafiato fino a San Sebastián, dove il San Telmo Museoa racconta la storia e la cultura della regione.
Dove dormire: a Bilbao, il Bilder Boutique Hotel è un’opzione moderna e centrale nel Casco Viejo. A San Sebastián potrete soggiornare proprio di fronte alla Playa de la Concha presso l’Hotel de Londres y de Inglaterra.
Come arrivare: l’Aeroporto Internazionale di Bilbao è efficacemente collegato con numerose città europee; l’aeroporto di San Sebastián è raggiungibile dalle principali città spagnole. Arrivare a Bilbao in treno richiede parecchio tempo, ma a breve dovrebbero entrare in funzione nuove linee ad alta velocità.
Dove mangiare: anche se indubbiamente deliziosi, i pintxos (le tapas basche) vanno bene per uno spuntino più che per un pasto completo; per qualcosa di più sostanzioso, assaggiate le specialità locali come le kokotxas (stufato di pesce) o il bacalao al pil pil (baccalà con salsa all’aglio e peperoncino). Per un’esperienza gastronomica di alto livello, prenotate con largo anticipo un tavolo al ristorante Azurmendi (tre stelle Michelin) o all’Eneko (una stella), entrambi a Larrabetzu, vicino a Bilbao. A San Sebastián merita una visita il tre stelle Arzak.

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Che cosa vedere e fare
La leggendaria onda sinistra di Mundaka
Le meravigliose onde dei Paesi Baschi sono da tempo celebri nel mondo del surf, e quelle di Mundaka – un porto di pescatori alla foce di un fiume, dove una secca sabbiosa crea onde veloci e tubanti – sono leggendarie. I surfisti accorrono da ogni parte per affrontarle; chi non se la sente può godersi lo spettacolo dalle mura del porto del paese. Altri ottimi posti per cavalcare le onde sono Zarautz, Sopelana e le spiagge di San Sebastián.
Il birdwatching nella Riserva di Urdaibai
Imperniata sull’estuario di Mundaka, a nord di Gernika (Guernica), ed estesa fino al mare su circa 220 km quadrati di ambienti in costante evoluzione, tra corsi d’acqua, piane fangose, paludi e foreste, la Riserva della Biosfera di Urdaibai è una tappa cruciale sulla rotta degli uccelli migratori. Il suggestivo Urdaibai Bird Center, nei pressi del villaggio di Gautegiz-Arteaga, mette a disposizione capanni per il birdwatching sparsi per tutta la riserva; presso il Cabo de Matxitxako avrete modo di osservare numerose specie di uccelli marini.
L’arte per le strade di San Sebastián
San Sebastián è un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto; andare alla scoperta delle sculture disseminate per la città è un ottimo modo per conoscerla meglio. Tra le opere più suggestive: Il Pettine del Vento (El Peine del Viento) di Eduardo Chillida, all’estremità occidentale di Playa de la Concha, e Costruzione Vuota (Construcción Vacía) di Jorge Oteiza, sul Paseo Nuevo.

3. Sulle tracce di Dalí in Catalogna
Nato nel 1904 nel villaggio catalano di Figueres, Salvador Dalí divenne il più celebre esponente del movimento surrealista. Incisore, pittore e scultore conosciuto in tutto il mondo, animato da una curiosità insaziabile per il cinema e la fotografia e dotato di un enorme talento per l’autopromozione, Dalí ha lasciato il proprio segno eccentrico tanto nell’entroterra catalano quanto sulla Costa Brava.
Dove dormire: per un soggiorno molto particolare in un villaggio che regala splendide vedute sul mare e sulle montagne, prenotate una delle tre camere sopra il ristorante Cap de Creus a Cadaqués.
Come arrivare: Figueres è ben collegata dai treni Renfe: Girona dista meno di 30 minuti, Barcellona una o due ore, Marsiglia e Lione circa quattro ore, Parigi cinque ore e mezza. Ci sono anche autobus per Cadaqués: impiegano circa un’ora.
Quando andare: il Teatre-Museu Dalí di Figueres è molto affollato in alta stagione, pertanto è consigliabile evitare di visitarlo nel fine settimana. A metà maggio, durante il festival Temps de Flors, la vicina città di Girona si ricopre letteralmente di fiori coloratissimi e profumati.

Che cosa vedere e fare
Il mondo di Salvador Dalí
All’inizio degli anni ’70, su proposta del sindaco di Figueres, Salvador Dalí trasformò l’ex teatro municipale nell’esuberante Teatre-Museu Dalí. Con le sue pareti rosse punteggiate di forme di pane scolpite e sormontate da una grande cupola di vetro, il museo rende omaggio al maestro del surrealismo, che riposa in una cripta sotto l’ex palcoscenico. La collezione comprende oltre 1500 opere, tra cui la Il viso di Mae West utilizzabile come appartamento surrealista, l’installazione Rainy Taxi (una Cadillac sormontata da una statua che sembra “piovere” sulla macchina) e dipinti che spaziano da Autoritratto molle con pancetta fritta al Ritratto di Picasso.
Tra arte e realtà a Cadaqués
«Sono inseparabile da questo cielo, da questo mare, da queste rocce» scriveva Dalí, che mantenne un solido legame affettivo e artistico con Cadaqués. Il villaggio e i suoi dintorni appaiono infatti in molte delle sue opere. Adagiata in una baia rocciosa con spiagge di ciottoli e calette nascoste, Cadaqués combina case in stile modernista e abitazioni tradizionali che dalla costa si arrampicano verso l’interno. Era il paese natale del padre di Dalí, e l’artista vi trascorse molte vacanze nell’infanzia e nell’adolescenza, prima di acquistare la celebre casa di Port Lligat.
i paesaggi surreali di Cap de Creus
Estesi nell’entroterra di Cadaqués e Port Lligat, gli aspri paesaggi lunari del Parc Natural del Cap de Creus furono una fonte di ispirazione fondamentale per Dalí. Il modo migliore per immergersi in questi scenari incantati, scolpiti dai venti di tramontana, è percorrere a piedi un tratto del GR 92. Questo sentiero tocca quasi tutti i comuni del comprensorio e si snoda anche nel Parc Natural dels Aiguamolls de l’Empordà, ricchissimo di avifauna.
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4. L’essenza del Mediterraneo a Maiorca
Adagiato nel Mar Mediterraneo, al largo della costa nord-orientale della Spagna, l’arcipelago delle Baleari è composto da isole dai caratteri molto diversi. Se Ibiza è celebre per la sfrenata vita notturna, la vicina Formentera invita al relax sulle sue spiagge di sabbia bianca; Minorca sorprende sotto il profilo naturalistico grazie alla ricchezza della sua Riserva della Biosfera UNESCO, mentre Maiorca racchiudere un po’ tutte queste caratteristiche in un’unica isola.
Dove dormire: se avete solo pochi giorni a disposizione vi converrà soggiornare nel centro storico di Palma di Maiorca. Il Basilica è uno splendido boutique hotel ricavato in un’antica dimora, proprio accanto alla Basilica di San Francesco.
Come arrivare: numerosi voli stagionali low-cost operano su Palma da varie città europee. È anche possibile raggiungere l’isola via mare: i traghetti collegano diverse città della costa spagnola (Alicante, Barcellona, Dénia e Valencia) a Maiorca. Dalla Francia, Corsica Ferries effettua tre traversate a settimana da Tolone a Alcúdia, nella parte nord-orientale di Maiorca.
Quando andare: il Carnevale di Maiorca, che cade l’ultimo fine settimana prima della Quaresima, anima l’isola con sfilate, feste di strada e musica dal vivo; i principali eventi sono concentrati a Palma. Tra le celebrazioni più sentite dell’isola c’è la Festa di Sant Sebastià, patrono di Palma: si tiene a gennaio e prevede due settimane di attività culturali, eventi sportivi e spettacoli.

Che cosa vedere e fare
L’incanto del porto di Palma
Con i suoi edifici color miele che si allungano verso l’entroterra dalla baia, l’affascinante capoluogo di Maiorca schiude le porte dell’isola. L’attrazione principale è la splendida Cattedrale di Maiorca (La Seu), in stile gotico catalano: una autentica meraviglia sul lungomare, soprattutto al tramonto. Altri luoghi di interesse sono il Palau de l’Almudaina, una delle residenze reali, e il Convento di Santa Clara, risalente ai secoli XVI-XVII: qui le suore vendono deliziosi dolci tradizionali come i rollitos de anís (biscottini all’anice).
La vita notturna maiorchina
Amanti del divertimento di tutto il mondo si danno appuntamento nei locali di Palma, aperti tutto l’anno. Nell’animato quartiere di Santa Catalina potrete sorseggiare un drink e assaggiare specialità locali come il pa amb oli (pane condito con olio d’oliva e pomodoro, spesso guarnito con prosciutto stagionato e formaggio) o la famosa sobrasada, un salume spalmabile e speziato. Molto gettonato è anche il Paseo Marítimo, il lungomare costellato di bar e ristoranti affacciati sul porto.
Il mondo sotterraneo di Porto Cristo
Nonostante le folle di turisti vale assolutamente la pena visitare le Coves del Drac, nei pressi della località di Porto Cristo. Il tour guidato di queste grotte (circa un’ora) vi svelerà meravigliose stalattiti e stalagmiti illuminate da uno scenografico gioco di luci; c’è anche modo di fare un breve giro in barca su un lago sotterraneo.

5. La cultura di Granada e della provincia di Almería
Granada è famosa soprattutto per l’Alhambra, sublime eredità del dominio moresco in Andalusia, protrattosi dall’VIII al XV secolo. Il ricchissimo patrimonio architettonico della città comprende anche i cármenes, dimore private di origine araba, le cui alte mura celano splendidi giardini terrazzati. Appena fuori città, la Sierra Nevada richiama gli amanti della natura e delle attività all’aperto: c’è chi affronta l’ascesa al Mulhacén, la vetta più alta della Spagna continentale (3479 m), e chi invece si dedica allo sci nel comprensorio più meridionale d’Europa.
Nella regione di Almería potrete vivere un’esperienza da cowboy nei parchi a tema western del Deserto di Tabernas, oppure seguire la strada costiera che si dipana dalla città per esplorare tratti selvaggi e incontaminati del litorale.
Dove dormire: dovreste assolutamente trascorrere una notte in una delle camere della Casa Morisca, nel centro storico di Granada, proprio accanto all’Alhambra.
Come arrivare: gli aeroporti di Granada e Almería sono serviti da voli diretti da Londra, Parigi e altre città europee, oltre che da collegamenti nazionali.
Quando andare: a giugno e luglio Granada ospita il prestigioso Festival Internacional de Música y Danza, con concerti di musica classica in tutta la città, oltre a spettacoli di flamenco e musica etnica. A novembre si tiene il Festival Internacional de Jazz. La Feria de Almería si svolge invece a fine agosto con nove giorni di feste, concerti e mostre.

Che cosa vedere e fare
Le antiche case-grotta di Granada
Il quartiere del Sacromonte a Granada, splendidamente affacciato sull’Alhambra, emana un fascino molto particolare. Un tempo era un importante centro della comunità rom, molti membri della quale vivevano in abitazioni ricavate nelle grotte naturali sulle pendici della Sierra Nevada. Le più antiche risalgono al XVI secolo. È possibile visitare queste case-grotta, arredate in stile tradizionale, presso il Museo Cuevas del Sacromonte; in diverse grotte si tengono spettacoli di flamenco in stile granaína. Sempre in tema di esplorazioni sotterranee, vale la pena visitare anche le catacombe e le cappelle ipogee della secentesca Abbazia del Sacromonte.
Il Far West rivive nel Deserto di Tabernas
Circa 30 km a nord di Almería, questo arido deserto potrebbe sembrarvi familiare: è stato infatti il set di molti “spaghetti western” diretti da Sergio Leone, nonché di alcuni episodi de Il Trono di Spade. I parchi a tema Fort Bravo e MiniHollywood Oasys offrono un’immersione totale nel Vecchio West del grande schermo, completa di spettacoli di can-can e (finti!) duelli alla pistola.
Le escursioni nella Sierra Nevada
Le vette innevate che fanno da sfondo all’Alhambra sono solo una piccola parte del vasto Parque Nacional de Sierra Nevada, habitat dello stambecco iberico e di numerose specie botaniche. Gli escursionisti affrontano itinerari di più giorni attraverso questa possente catena montuosa; le sue pendici meridionali, punteggiate da villaggi bianchi pittoreschi, sono note come Las Alpujarras. I borghi di Pampaneira, Bubión e Capileira sono punti di partenza molto apprezzati per escursioni di varia lunghezza e difficoltà.