Una mini guida per conoscere il simbolo di Barcellona: la Sagrada Família

Ancora in costruzione dopo oltre 140 anni dall’avvio dei lavori, la Sagrada Família, maestosa basilica modernista di Gaudí dichiarata Patrimonio UNESCO, è il simbolo per eccellenza di Barcellona. Nonostante l’affollamento, è una tappa obbligata, con le sue torri che toccano il cielo, le elaborate sculture e le forme ispirate alla natura. Ecco allora una mini guida per visitarla e scoprire la sua storia affascinante.


La Sagrada Família, la maestosa basilica modernista di Gaudí a Barcellona © f11photo/Shutterstock
La Sagrada Família, la maestosa basilica modernista di Gaudí a Barcellona © f11photo/Shutterstock
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Una storia sacra

L’avvio dei lavori per il Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio Espiatorio della Sacra Famiglia) risale al 1882. Gaudí, che nel 1883 prese il posto dell’architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano, dedicò 43 anni alla realizzazione della basilica, che considerava una missione sacra e finanziò anche di tasca propria.

Il progetto originale prevedeva uno spazio per 13.000 persone, lungo 95 m e largo 60 m. Alcuni ritengono che gli attuali lavori di costruzione, basati sui pochi modelli originali di Gaudí sopravvissuti indenni alla guerra civile, non siano più in linea con la visione originale dell’architetto. C’è poi la questione dei disagi causati ai residenti della zona, molti dei quali sono preoccupati per l’enorme scala principale ancora da costruire, che dovrebbe comportare la demolizione completa di diversi isolati dei dintorni. Al momento delle nostre ricerche, il termine dei lavori per l’intero edificio era previsto per il 2034. Vedremo se così sarà.

Il progetto prevede la costruzione di 18 torri © Todamo/Shutterstock
Il progetto prevede la costruzione di 18 torri © Todamo/Shutterstock

18 Torri

Sull’edificio principale alla fine ci saranno 18 torri, che rappresentano i 12 apostoli, i quattro evangelisti, la Vergine Maria e Gesù. La Torre de Jesús, ancora in costruzione (dovrebbero ultimarla nel 2026), sarà alta (compreso un ascensore) ben 172,5 m e avrà come coronamento una croce a quattro braccia. La Torre de la Mare de Déu (138 m), completata nel 2021, è sormontata da una stella a 12 punte che ricorda una corona. Le torri degli evangelisti sono state inaugurate nel 2023, mentre le quattro torri che sovrastano la Façana de la Glòria (Facciata della Gloria) dovevano ancora essere realizzate al momento delle nostre ricerche.

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Façana del Naixement

Le visite iniziano all’esterno, dalla Façana del Naixement (Facciata della Natività), riccamente scolpita. Questa è la più antica delle tre facciate monumentali della basilica, e Gaudí stesso ne supervisionò la costruzione. Com’è noto, l’architetto usò calchi in gesso di persone del posto per le sculture della facciata, pensata per esprimere ‘la speranza e la gioia di vivere’.

Il portale rappresenta, da sinistra a destra, la Fede, la Carità e la Speranza, ed è sormontato da un verde cipresso, simbolo di vita e resurrezione. Alcune figure, danneggiate durante la guerra civile, sono state restaurate dall’architetto giapponese Etsuro Sotoo, che si è ispirato a Gaudí.

Sul lato a destra (nord), il Claustre del Roser (Chiostro del Rosario) è una piccola creazione neogotica del 1897, considerata un modello lasciato da Gaudí ai futuri costruttori.

Difficile prepararsi alla meraviglia dell’interno della basilica © Jaroslav Moravcik /Shutterstock
Difficile prepararsi alla meraviglia dell’interno della basilica © Jaroslav Moravcik /Shutterstock
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Interni e cripta

Non ci si può preparare allo stupore che si prova entrando nella basilica. Ci si ritrova in una foresta di colonne inondate dalla luce gialla, blu, rossa e verde delle vetrate, realizzate dall’artista catalano Joan Vila-Grau su progetto di Gaudí. L’interno ricorda le chiome dei boschi, proprio come l’aveva immaginato Gaudí.

La cripta neogotica in basso (aperta solo durante le ore di culto) è la parte più antica della basilica, quasi interamente completata prima che Gaudí ne assumesse la direzione; l’architetto fu sepolto qui nel 1926.

Façana de la Passió e Façana de la Glòria La Façana de la Passió (Facciata della Passione), ultimata nel 2018, ripercorre gli ultimi giorni di Cristo e la sua morte ed è per lo più opera dello scultore Josep Maria Subirachs. La parte principale fu costruita tra il 1954 e il 1978. Gaudí voleva che la facciata fosse austera e ‘che incutesse timore’. Subirachs utilizzò forme spigolose non previste dai disegni di Gaudí e molto criticate dai barcellonesi. I gruppi scultorei principali, su tre livelli, sono disposti a S, partendo dall’Ultima Cena (in basso a sinistra) e terminando con la sepoltura di Cristo (in alto a destra). Cercate l’evangelista con il volto di Gaudí nella scena detta La Verónica.

La Façana de la Glòria, che dà su Carrer de Mallorca, diventerà l’entrata principale e la più maestosa della basilica.

Un dettaglio delle vetrate © Amith Nag  /Shutterstock
Un dettaglio delle vetrate © Amith Nag /Shutterstock

Escoles de Gaudí e Museu Gaudí

Il piccolo edificio che ricorda la Pedrera accanto alla Façana de la Passió ospita le Escoles de Gaudí (Scuole di Gaudí), costruite nel 1909 per i figli degli operai impegnati nella costruzione; il tetto ondulato drena anche l’acqua piovana. L’eccellente Museu Gaudí consente di conoscere il pensiero, le fonti di ispirazione e la vita dell’architetto.

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Visite guidate e visite alla torre

Le visite guidate (50 min), accessibili anche alle sedie a rotelle, sono un’ottima introduzione all’edificio. Sono coinvolgenti e disponibili in varie lingue, e al termine avrete tempo per visitare la basilica con calma. Si può salire in ascensore o con le scale fino sulle torri della facciata della Natività e della Passione.

Consigli

Per evitare la folla

La Sagrada Família è il monumento più visitato della Spagna, nel 2023 ha richiamato oltre 4,7 milioni di turisti. È molto meno affollata in inverno e verso l’orario di chiusura nei giorni feriali.

Dove fare una pausa

Fra i locali affidabili figurano Celler Miquel (vermut e vini), Gigi Von Tapas (tapas creative) e Three Marks e Blackbird per un ottimo caffè.

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