Kasbah e Mellah: viaggio al cuore di Marrakech
Quando gli Almoravidi fondarono Marrakech nel 1062, si accamparono nella zona della Kasbah. Le kasbah (fortezze) furono erette per la gloria e la protezione dei sultani guerrafondai. Molti dei principali siti storici del Marocco si trovano in questa zona della medina, ma i gruppi di turisti raramente si fermano e l’atmosfera è piuttosto tranquilla. Adiacente alla Kasbah c’è il Mellah, il vecchio quartiere ebraico di Marrakech. Ecco cosa vedere in questi luoghi al cuore della città rossa.
Il Palais de la Bahia
Immaginate di disporre dei migliori artigiani del Marocco per realizzare i vostri sogni di fasto e splendore. Il risultato sarebbe la Bahia (la Bella), un sontuoso palazzo di 8000 mq, ornato da una profusione di decorazioni su ogni superficie, con intagli elaborati e soffitti in zouak (legno dipinto). Iniziato dal gran visir Si Moussa verso il 1860, fu arricchito dal figlio e successore Abu ‘Bou’ Ahmed.
I consigli:
- Le comitive in viaggio organizzato arrivano tutto il giorno. Meglio visitare il palazzo all’apertura o nel tardo pomeriggio.
- Prendetevi tutto il tempo necessario per ammirare il sito, in modo da potervi fermare e aspettare che i gruppi di passaggio si disperdano: i grandi gruppi di turisti possono invadere intere sale.
- Alla fine della visita, il giardino all’ingresso, ombreggiato dalle palme, è ideale per fermarsi un momento a consultare la cartina prima di uscire in strada.
Le Tombe dei Saaditi
Il sultano Al-Mansour fu stravagante tanto nella morte quanto nella vita. Dopo aver costruito il Palazzo el-Badi nel XVI secolo, il ‘re dorato’ trasformò una necropoli già esistente in questo sontuoso complesso tombale. Non aveva però fatto i conti con il sultano alawita Moulay Ismail, che pochi decenni dopo fece murare il fastoso mausoleo. Le tombe furono riscoperte solo nel 1917.
I consigli
- Il sito è gremito di turisti dalle 9.30 alle 13 e spesso si forma una lunga coda per la camera funeraria di Al-Mansour.
- Il tardo pomeriggio è il momento migliore per le fotografie, perché la luce conferisce al marmo tonalità dorate.
- L’ingresso non è facile da individuare. Camminate verso il lato sud della Moschea Moulay el-Yazid, con il Kasbah Café dall’altra parte della strada, e attraversate l’arco.
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La Sinagoga Lazama
Solo un paio di sinagoghe nel Mellah sono ancora utilizzate dalla comunità ebraica di Marrakech, sempre più esigua, inclusa questa, che è anche un interessante museo sugli ebrei in Marocco. Fu costruita nel 1492 da ebrei cacciati dalla Spagna, ma gli interni blu e bianchi sono un’aggiunta successiva. La sinagoga si trova sul lato destro del grazioso cortile interno – notate i motivi a Stella di David dei mosaici in zellij.
Fate anche un giro al cimitero Ebraico. I cimiteri in Marocco sono generalmente chiusi ai visitatori non musulmani, ma questo grande cimitero ebraico circondato da mura ammette tutti coloro che desiderano rendere omaggio ai defunti. Risale al XII secolo ed è ancora in uso. È ben gestito dalla piccola comunità ebraica di Marrakech: vedrete pietre del ricordo impilate sopra alcune tombe.
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Il Cafe Clock
La filiale a Marrakech del Cafe Clock di Fès si trova in una vecchia scuola da cui si ammira il tramonto sulla Kasbah. Gli hamburger di cammello (specialità della casa), le proposte vegetariane come la super bowl di falafel e la bastilla (torta dolce-salata) sono già ottime ragioni per provarla, ma è il suo ricco calendario di eventi culturali a farvi tornare, come il tradizionale hikayat (narrazione di storie) che i musicisti di Marrakech suonano qui regolarmente.
Il Palazzo el-Badi
Quando nel XVI secolo il sultano Ahmed al-Mansour (che regnò dal 1578 al 1603) fece rivestire il suo palazzo con oro, turchesi e cristalli, il buffone di corte disse spiritosamente “diventerà una meravigliosa rovina”. Mai parole furono più profetiche, dato che all’inizio del XVIII secolo il palazzo venne saccheggiato fino alle fondamenta dal sultano Moulay Ismail e il bottino fu portato nell’allora capitale Meknes. Oggi non restano che rovine, su cui nidificano le cicogne. Dai bastioni la vista è davvero splendida.