Aspettando la primavera in Marocco: gli eventi da non perdere

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La celebrazione dei mandorli in fiore, le gare tra le dune del deserto, il festival della cultura nomade e altro ancora: se avete in programma un viaggio in Marocco tra febbraio e maggio 2024, potreste intercettare uno degli appuntamenti tradizionali che promettono di rendere ancora più indimenticabile una vacanza primaverile a Marrakech e dintorni.

Uomo marocchino e dromedario al Festival des Nomades
A marzo in Marocco si tiene il Festival des Nomades © Aigo/Dar Darma
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La Dune Desert Marathon e la Marathon des Sables

Avete presente le folle di supporters che ogni anno incitano i partecipanti all’iconica maratona di New York City? Ecco, ora immaginate la stessa cosa, ma tra le suggestive dune di sabbia rossa del deserto marocchino. Sono due gli appuntamenti podistici imperdibili in Marocco in questa prima metà del 2024, entrambi consigliati dallo storico riad di Marrakech Dar Darma e, come gli altri eventi citati, raggiungibili e fruibili anche in seguito al terremoto dello scorso settembre.

Corridori nel deserto alla Marathon des Sables
La Marathon des Sables: 250 km di corsa nel deserto marocchino © Aigo/Dar Darma

La Dune Desert Marathon (che prevede maratona, mezza maratona e corsa di 10 km) si svolge per cinque giorni dal 23 al 27 febbraio nel deserto intorno a Merzouga, un tempo oasi di sosta per chi attraversava la pianura sabbiosa e oggi punto di appoggio fondamentale per i visitatori che vogliono esplorare le immense dune di Erg Chebbi e altre bellezze dei dintorni. È previsto un programma di attività, oltre alle gare vere e proprie, tra cui tour nelle oasi e in 4x4. Ad aprile, dal 12 al 22, tocca invece alla storica (e massacrante) Marathon des Sables, giunta quest’anno alla 38esima edizione. Chi partecipa deve affrontare ben 250 km, divisi in cinque tappe, correndo o camminando attraverso il Sahara marocchino, in un tracciato spesso ostile e con temperature proibitive. Parte del ricavato è devoluto in beneficenza. Il punto di appoggio per la gara è Ouarzazate, cittadina nella valle del Dadès famosa anche per le produzioni cinematografiche, visto che qui sono stati girati diversi film che includono scene nel deserto.

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Fioriture: a Tafraoute i mandorli, a Kelaat M’gouna le rose

La primavera va a braccetto con le fioriture, si sa, ma in Marocco si comincia già a febbraio. Per tutto il mese la deliziosa Tafraoute richiama l’attenzione dei visitatori grazie alla spettacolare fioritura dei suoi mandorli, che può durare fino all’inizio di marzo. Questa cittadina berbera nel sud del Paese, a poco più di cinque ore di auto da Marrakech, è rinomata per la produzione di mandorle. L’Almond Blossom Festival, che si tiene ogni anno a febbraio (quest’anno dovrebbe durare fino al 18), è anche un’occasione per assistere a musiche, danze e celebrazioni folkloristiche.

Mandorli in fiore nei dintorni di Tafraoute
Mandorli in fiore nei dintorni di Tafraoute © Aigo/Dar Darma
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Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio iniziano invece a sbocciare le rose, che in Marocco vengono celebrate con un popolarissimo festival a Kelaat M’gouna, cittadina della Provincia di Tinghir nella valle del Draa. Non è un caso che questa città sia chiamata anche “Valle delle rose”: qui si producono oli essenziali, cosmetici, saponi e vari altri prodotti che contengono gli estratti profumati dei fiori ampiamente coltivati in zona, che vengono tradizionalmente raccolti ogni anno appunto durante il Festival delle Rose. L’evento si tiene in genere l’ultima settimana di aprile o la prima di maggio (dipende anche dal momento migliore per la raccolta) e non mancano danze berbere, competizioni folkloristiche e, ovviamente, scie di petali profumati.

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Dal 14 al 16 marzo nel villaggio di Ait-Ben-Haddou, i cui tradizionali edifici in terracotta alle porte del deserto di M’hamid El Ghizlane sono patrimonio Unesco già dal 1987, si tiene il Festival des Nomades. Distante poco meno di otto ore di auto da Marrakech, questa cittadina fortificata ogni anno si veste a festa per celebrare la cultura del nomadismo in tutte le sue sfumature: musica, danze, tradizioni, sport (avete mai assistito a una corsa di dromedari o a una partita di hockey su sabbia?) e anche gastronomia. Se volete assaggiare il pane del deserto, tipico alimento dei berberi di montagna, questo è sicuramente il momento giusto per farlo.

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