Cefalù: tutto quello che non dovete perdere durante una visita

Redazione Lonely Planet
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Meta imperdibile per coniugare vita balneare e scoperte artistico-culturali, Cefalù sfavilla ai raggi del sole nella sua magnifica spiaggia dove la luce riverbera sulla sabbia dorata, ma anche all’interno del suo capolavoro più noto, la Cattedrale di Cefalù, pervasa dallo scintillio dei mosaici. Il centro storico è una lingua di vecchie case protesa verso le acque verdi e turchesi del mare di Cefalù, le cui origini si perdono nel mito: il nome deriva dall’antico greco ‘Kephaloidion’, ossia ‘capo’, in riferimento alla forma della rocca che la domina. 

Cattedrale di Cefalù Sicilia
Cattedrale di Cefalù ©David Ionut / Shutterstock
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Cefalù da vedere: splendore arabo-normanno e piccoli tesori d’arte

Visitare Cefalù significa imbattersi in una rara combinazione delle attrattive turistiche più affascinanti della Sicilia concentrate in un solo comune: vi attendono infatti una delle spiagge in assoluto più scenografiche dell’isola e un capolavoro dell’architettura arabo-normanna, cioè la Cattedrale della Trasfigurazione, anche detta Duomo di Cefalù. È da qui dunque che dovrebbe partire un itinerario ideale, che vi catapulti subito nell’apice dello splendore e nel cuore di una lunga storia, iniziata nel XIV secolo: mentre era in viaggio per nave verso Palermo, il re normanno Ruggero II fu travolto da una terribile tempesta e, temendo per la propria vita, fece voto di erigere una grandiosa chiesa nel luogo in cui fosse approdato salvo. Quel luogo fu Cefalù. Avviati nel 1131, i lavori di costruzione si protrassero nel tempo, il che spiega una delle incongruenze che rende unica l’architettura della cattedrale di Cefalù: l’aggiunta alle torri normanne delle cuspidi quattrocentesche, volutamente differenti tra loro, una simbolo della Chiesa, l’altra dell’Impero. Salite sulle torri, aperte al pubblico dal 2019, per godere della vista sulla città, sul corpo della cattedrale e sullo scintillante Mar Tirreno e per ammirare il famoso mosaico del Cristo Pantocratore dal punto privilegiato dell’abside. Potrete così osservare meglio i dettagli del volto del Cristo, che appare scavato e con un’espressione sofferente, in qualche modo più intensa rispetto alle analoghe raffigurazioni di Monreale o della Cappella Palatina a Palermo. A sinistra dell’ingresso il chiostro ha capitelli dalle raffinate decorazioni, divisi in quattro aree: Apocalisse, Genesi, Cantico dei Cantici e Vangelo. 

Tra gli altri tesori che gli amanti dell’arte devono includere nel loro ideale itinerario a Cefalù spicca uno dei ritratti più rappresentativi del Rinascimento: è il Ritratto d’uomo (1465), capolavoro di Antonello da Messina, il cui soggetto è un marinaio dal sorriso enigmatico, affascinante quasi quanto quello della Gioconda, ma assai meno famoso. Per un quadro completo dei monumenti di Cefalù, se ve la sentite di scarpinare per mezz’oretta, seguite la Salita Saraceni, una scalinata che serpeggia attraverso tre livelli della cinta muraria per poi uscire in alto sulle pendici rocciose, fino alla Rocca, dove sorgeva la cittadella araba prima della conquista normanna. Lungo la salita incontrerete le indicazioni per il Tempio di Diana, una struttura megalitica del IV o V secolo a.C. che regala una spettacolare vista dall’alto.

mare di Cefalù
Le acque verdi del mare di Cefalù ©Federico Scotto / Getty Images

Cefalù e dintorni: dalla sabbia dorata al silenzio dei monti

La Spiaggia di Cefalù è una mezzaluna di sabbia veramente incantevole, ma il suo fascino non è un segreto per nessuno, tanto che in estate è sempre affollatissima. Dovrete quindi mettere in campo tutte le vostre abilità strategiche per battere sul tempo gli altri bagnanti e assicurarvi un buon posto… oppure confidare nella clemenza del meteo di Cefalù e magari organizzare le vacanze al di fuori del clou della stagione balneare. In ogni caso, anche da affollata, la spiaggia è bellissima, il mare è una meraviglia e il lungomare è pieno di ristorantini dove mangiare pesce o pizza (sappiate però che il rapporto qualità-prezzo non è il punto forte della scena della ristorazione locale). Chi viaggia in famiglia potrà conciliare le esigenze di relax dei più grandi con la smania di adrenalina dei ragazzi nell’acquapark Acquaverde, che ai divertimenti acquatici affianca una spa in piena regola. Considerate inoltre che il tratto di costa tirrenica dove si trova Cefalù abbonda di spiagge, tutte più che godibili, quindi avrete più di un’alternativa per scovare un angolo di sabbia tutto vostro.

Se invece cercate l’antidoto definitivo al caos estivo del litorale, la soluzione perfetta si staglia alle vostre spalle: nel Parco Regionale delle Madonie vi attende la quiete dei magnifici ambienti naturali e dei paesini in cima alle alture, dove sopravvive uno stile di vita tradizionale, si percepisce il retaggio del passato e si gusta una cucina di montagna basata su ingredienti d’eccezione, come i funghi e la ricotta di pecora freschissima. L’Ente Parco delle Madonie si trova a Cefalù, in Corso Ruggero 116.

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Petralia, borgo delle Madonie    ©Nicola Pulham / Shutterstock
Petralia, borgo delle Madonie ©Nicola Pulham / Shutterstock

Qualche informazione pratica

Legata idealmente a Palermo dall’inserimento della Cattedrale di Cefalù nel sito seriale UNESCO delle eredità arabo-normanne del capoluogo siciliano, Cefalù è anche materialmente ben collegata alla città sia dal trasporto ferroviario, con frequenti treni che coprono la tratta in un’oretta, sia dagli autobus SAIS Trasporti. La stessa compagnia di autobus gestisce i collegamenti con Castelbuono, centro principale delle Madonie, 23 km a sud-est di Cefalù.  

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