Visitare le Central Highlands del Kenya
Oltre la savana, Nairobi, e le altre rotte turistiche più note, il Kenya custodisce un territorio che svolge un ruolo molto importane nella conservazione della biodiversità e della cultura locale. Si tratta delle Central Highlands, un’ampia area geografica che comprende gli Aberdares, il Monte Kenya, fino alle remote distese dell'altipiano di Laikipia. Un luogo, questo, dove la conservazione e l'identità culturale sono sostenute anche da un turismo responsabile e pratiche di gestione ambientale attente a questi temi.

La Ol Pejeta Conservancy
L’altopiano di Laikipia è conosciuto anche per ospitare importanti riserve impegnate nella salvaguardia della fauna di questa regione, oltre che del suo patrimonio culturale. La prima a nascere è stata la Ol Pejeta Conservancy. Situata a 17 chilometri da Nanyuki, la Ol Pejeta Conservancy è diventata un punto di riferimento per l’efficacia del suo modello di sviluppo integrato che unisce conservazione, lotta al bracconaggio, ricerca scientifica, e sviluppo socioeconomico sostenibile a favore delle comunità locali.

All’interno della riserva trovano rifugio numerose specie chiave della fauna africana, tra cui leoni, leopardi, ghepardi, scimpanzé e rinoceronti (tra cui gli ultimi due esemplari di rinoceronte bianco settentrionale). La riserva fa anche parte del corridoio migratorio degli elefanti, un’area essenziale per gli spostamenti stagionali di questi grandi mammiferi. Ed è così che, pur non ospitando branchi residenti, anche gli avvistamenti di elefanti sono una regolarità all’interno della riserva.
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La Mugie Conservancy
A nord di Nyahururu, la Mugie Conservancy segue la stessa filosofia. Anche qui ci sono aree riservate alla fauna locale e luoghi in cui soggiornare (soprattutto lodge di lusso ma anche altre opzioni di alloggio un po’ più economiche, compreso un campeggio molto semplice).
Avventure responsabili
Il Monte Kenya, la seconda vetta del continente africano, e la catena montuosa degli Aberdares, con le sue fitte foreste e le spettacolari cascate, offrono scenari unici per chi ama l’avventura, la natura e il silenzio. L’Aberdare National Park, per esempio, è famoso soprattutto per la sua flora (qui convivono tre ecosistemi principali: la foresta pluviale, la foresta di bambù e la brughiera), anche se non mancano elefanti, antilopi, rinoceronti neri, iloceri, bufali e altre specie iconiche.
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Un tipo di turismo responsabile
In tutta la regione, le attività turistiche e le strutture ricettive sono pensate per avere un impatto minimo sull’ambiente, utilizzando materiali locali, energie rinnovabili e pratiche di gestione responsabile delle risorse. Inoltre, le culture locali, in particolare le comunità Gikuyu e Meru, sono al centro di questi progetti di accoglienza turistica, artigianato e gastronomia. Parlando proprio di gastronomia, per esempio, è diffusa la formula from farm to table, che valorizza i prodotti del territorio, promuove la stagionalità e fa conoscere una cucina dai sapori autentici.