Due settimane lungo la costa settentrionale del Kenya

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

La costa settentrionale del Kenya offre molto a chi ama la vita all’aria aperta, la pace, ma anche le feste e i luoghi da esplorare. Per non parlare di chi ha un debole per il mistero e gli aspetti poco noti della storia. Ecco cosa vedere con un itinerario di due settimane.

la spiaggia di Shela  a Lamu ©Authentic travel/Shutterstock
la spiaggia di Shela a Lamu ©Authentic travel/Shutterstock
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Qui è racchiuso il capitolo più misterioso della storia della costa swahili precoloniale. Troverete alcune delle rovine più antiche dell’intera costa dell’Africa orientale, le cui civiltà̀ e popoli furono immortalati in classici della letteratura come Paradiso perduto di John Milton. Ogni tappa principale ospita antiche rovine di città e insediamenti abbandonati da secoli, a volte senza molti indizi sul perché e dove la popolazione se ne sia andata.

Oggi gli abitanti della costa settentrionale, per lo più delle nove sotto tribù dei bantu mijikenda, degli swahili e dei bajuni oltre che dei somali, pokomo e orma, intrecciano le proprie storie e culture con l’islam, il cristianesimo e le pratiche spirituali indigene, e ovviamente con la storia più ampia del Kenya e dell’Africa orientale.

Cibo, lingua e architettura sono stati influenzati­ dal ­controllo ­arabo,­ dal dominio­ portoghese, e dalla parziale formazione del sultanato di Zanzibar, con notevoli scambi commerciali e matrimoni misti con Persia, Oman, Yemen, India e Cina. Preparatevi a gustare alcune delle specialità migliori del paese, per la strada, sulla spiaggia fino­ al ­ristorante­ di­ qualità e, se sarete fortunati, riceverete un invito a casa delle persone. Inoltre, le bellezze naturali sono straordinarie, con alcune aree particolari della biodiversità globale e coraggiosi e instancabili progetti di conservazione.

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Cosa vedere in due settimane nella costa settentrionale del Kenya

La città di Kilifi è un’ottima base per tre o quattro giorni. Scegliete un paio di spiagge e di ristoranti, o indossate le scarpe da ballo e andate in città. Non dimenticate di fare una navigazione in dhow al tramonto o all’alba: è la quintessenza di Kilifi. Nella baia potrete anche avvistare di notte le alghe bioluminescenti. Da qui fate una gita in giornata per giocare a golf nel campo certificato PGA a Vipingo Ridge, o fermatevi al bar della spiaggia per pranzare a piedi nudi ammirando il panorama. La Arabuko Sokoke Forest è il luogo ideale per un drink osservando il tramonto sopra la chioma degli alberi, oppure per una passeggiata mattutina.

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La spiaggia di Watamu ©LMspencer /Shutterstock
La spiaggia di Watamu ©LMspencer /Shutterstock

Dirigetevi poi a Watamu per un po’ di relax sulla spiaggia, ottimo cibo, luoghi di interesse storico e attività avventurose.

Le rovine di Gede sono una tappa d’obbligo per rendersi conto della vita in un’antica città swahili. La navigazione in canoa, SUP o dhow nel Mida Creek è una splendida attività al tramonto.

Malindi merita qualche notte per avere l’opportunità di ammirare l’alba a Bridge Beach in centro città e di passeggiare lungo la passerella del Buntwani Bridge, una rarità per le spiagge keniane! La Marafa Depression, o Hell’s Kitchen, il mini Gran Canyon di Malindi, è uno scenario sorprendente da visitare in mezza giornata.

Hell’s Kitchen Kenya
Hell’s Kitchen, il mini Gran Canyon di Malindi ©MaijaBee/Shutterstock
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L’arcipelago di Lamu

Per la seconda settimana vi attende Lamu. Il Lamu Archipelago, all’estremo nord della costa del Kenya, ha catturato la fantasia di esploratori, hippy e artisti con le spiagge idilliache e il fascino swahili. Gli attuali abitanti, in prevaleza ­bajuni,­ sono­ abituati­ agli­ stranieri: ­da ­fiorenti città stato ­commerciali swahili del XIV secolo le isole sono state centro di studi islamici e swahili, e poi luogo di vacanze alla moda.

Le isole, prive di auto, vi porteranno in un’era passata, ma il caldo, la siccità e i prezzi sono elevati. La Città Vecchia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è piena di energia, se si vuole vivere un’esperienza coinvolgente. Le isole conservano un’atmosfera del tipo: ‘ti devi adattare’ anche se sono stati raggiunti dei compromessi. Non c’è comunque da stupirsi se personaggi del calibro di Mick Jagger e Madonna abbiano scelto questi vicoli e i giardini nascosti, i cortili e le terrazze sul tetto come rifugio (la privacy è garantita). Aggiungete la bellezza delle spiagge e della barriera corallina, i festival vivaci e la qualità degli alberghi: amerete Lamu alla follia.

Trascorrete qualche notte nella vivace città tradizionale di Lamu, oppure nella più metropolitana e raffinata Shela: entrambe si trovano a pochi passi o a un giro in barca di distanza, così potrete godere di entrambe le atmosfere. Prenotate anche un giro in barca attraverso gli incantevoli canali fiancheggiati dalle mangrovie fino alle rovine di Takwa di Manda Island.

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Quando andare

Festival, migrazione degli animali, venti e maree illuminano la costa settentrionale in diversi momenti. Nei mesi di pioggia molti esercizi chiudono.

A febbraio, il Magical Kenya Ladies Open si svolge sul campo da golf Baobab di Vipingo, certificato PGA. Vista sull’oceano e animali selvatici inclusi.

A maggio, i venti di Kuzi (sud-est) creano le condizioni ideali per il kitesurf a Kilifi e Watamu fino a ottobre.

A giugno è bassa stagione e inizia il lungo periodo delle piogge. Alcuni alloggi e operatori turistici chiudono, ma ci sono ottime offerte.

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