Trekking sulla Celtic Way da Glastonbury a Stonehenge
Mettetevi in cammino lungo un'antica via pagana che collegava leggendari luoghi mistici. Questo percorso, che va da da Glastonbury a Stonehenge, tocca siti preistorici, romani e cristiani tra paesaggi collinari e panorami di grande respiro.

Un alone di mistero avvolge Glastonbury, città che affonda le sue radici nella leggenda: si dice che sia la culla del cristianesimo inglese, il luogo di sepoltura di re Artù e il sito in cui si trova il Sacro Graal. Queste leggende scaturiscono in gran parte da una strategia medievale per attirare i pellegrini nella sua abbazia, ma Glastonbury è un luogo di ritrovo da millenni. Avventurandosi oltre la confusione di negozi di cristalli, venditori di bong e librerie New Age della via principale, il paesaggio circostante si rivela come la vera attrazione di Glastonbury. Le pianure spesso avvolte dalla bruma, le dolci colline e le antiche foreste sono intrise di storia.
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Origini leggendarie
Le colline che si stagliavano al di sopra delle pianure diventavano punti di riferimento per chi viaggiava e spesso assumevano un significato sacro: su tutte Glastonbury Tor, che secondo la leggenda era la dimora di un re delle fate, un ingresso all’aldilà, un’intersezione di ley lines e la mistica Isola di Avalon. È un punto di osservazione straordinario che rivestiva un’importanza evidente per molte culture. Le terrazze sui suoi pendii sono ritenute un antico labirinto rituale risalente al Neolitico, mentre la torre posta in cima è tutto ciò che resta della Saint Michael’s Church del XV secolo. Per gli escursionisti che intendono intraprendere il trekking di quattro giorni verso il grande cerchio di pietre di Stonehenge, è il punto di partenza ideale, in quanto il suo significato storico conferisce un senso di autorevolezza all’impresa.

Ritorno al passato
Scendendo dal versante opposto di Glastonbury Tor, con i gheppi che volteggiano in cielo, il sentiero per Stonehenge segue un tratto della Celtic Way, un percorso poco frequentato che si snoda in una campagna tranquilla, offrendo un netto contrasto con il frastuono dei siti simbolo posti alle due estremità. Il sentiero segue un’antica via dei mandriani attraverso i villaggi sonnolenti di West e East Pennard per poi scalare il Lamyatt Beacon, già sede di un tempio romano. Benché non ci siano resti, la vita romana non pare così remota quando si osserva il paesaggio dalla cima. Dopotutto, chi non vorrebbe una vista come questa dalla propria finestra?
Il sentiero prosegue superando torrenti e fiumi, tra campi rigogliosi e strade rurali, e visto che in giro si vedono pochi altri escursionisti, c’è tutto il tempo per abbandonarsi ai propri pensieri prima di arrivare a Bruton. Questa agiata cittadina medievale sul River Brue presenta uno storico ponte per cavalli da soma e una bella colombaia, ma le sue vie pittoresche sono oggi più famose per la galleria d’arte Hauser & Wirth e il suo magnifico giardino.
Da Bruton il percorso si snoda lungo colline e crinali tra boschi, dimore e prati. Le colline formano un anello a difesa delle pianure e gli antichi forti costruiti sulle cime offrivano agli abitanti un buon preavviso di invasione. Da Penselwood a Gaer Hill e Cley Hill, i tumuli funerari e i terrazzamenti sui pendii sono testimonianze di insediamenti umani millenari. Ovunque si vedono tracce del passato, grazie alle quali il legame tra l’elemento umano e il paesaggio diventa ancora più forte. Per fortuna, perché il cammino non è sempre facile, con sentieri incolti e campi appena arati che nascondono il tracciato e mettono alla prova la pazienza. Ma spesso sbagliare strada riserva scoperte inaspettate e gratificanti incontri casuali.
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Alla scoperta della memoria ancestrale
Dopo l’antica foresta di Longleat si trovano i tumuli dell’Età del bronzo e dell’Età del ferro di Arn Hill e Battlesbury; a Heytesbury ci sono ospizi trecenteschi e una chiusa del XIX secolo. Da qui il sentiero costeggia il campo di addestramento militare di Imber Range e prosegue tra prati e foreste fino alla piana di Salisbury. La salita a Knook Castle è ripagata da ampie vedute e dai resti di un villaggio romano sulla cima. L’ultimo tratto è la leggera salita a Stonehenge, il cerchio di pietre che da 5000 anni funge da luogo di ritrovo.
Arrivare a piedi offre un legame tangibile con tutti coloro che hanno compiuto questo stesso viaggio e consente di contemplare da lontano questo sito enigmatico, affascinante e straordinario. Stonehenge pone più domande che risposte: gli archeologi discutono ancora se fosse un osservatorio celeste, un sito cerimoniale o un luogo di sepoltura, ma il mistero non fa che accrescerne il fascino.
E forse è proprio questo il significato di prendersi il tempo di arrivarci a piedi: allontanarsi dalla quotidianità, sfidare la mente e il corpo e riconoscere che, aprendoci a opportunità che vanno al di là di ciò che conosciamo, rendiamo la vita molto più ricca.
Come organizzare il viaggio
Come arrivare
Da Bristol l’autobus 376 porta a Glastonbury in 1 h 20 min. Non ci sono autobus pubblici per Stonehenge; il servizio di autobus più vicino è quello per Amesbury, a circa 3,5 km di distanza, dove potete prendere l’autobus X4 che raggiunge Salisbury in 40 min.
Quando andare
Maggio e settembre sono i periodi migliori per affrontare questa escursione: le giornate sono più lunghe e maggiori sono le probabilità di bel tempo, e si evitano le folle che si riversano a Glastonbury e Stonehenge durante l’alta stagione estiva.