Trans Dinarica Trail: 2000km di ciclabile attraverso otto paesi balcanici
Nel 2024, i ciclisti potranno pedalare lungo un nuovo percorso di 2000 chilometri che collega ben otto paesi balcanici. Il Trans Dinarica Trail condurrà i ciclisti attraverso una regione di straordinaria diversità naturale, dalle verdi foreste della Slovenia alle aspre montagne del Montenegro e della Macedonia del Nord, passando per fiumi dalle acque cristalline della Bosnia ed Erzegovina e della Serbia, lungo le splendide coste della Croazia e dell’Albania e attraverso i parchi nazionali del Kosovo. Ogni paese è caratterizzato da un’atmosfera e un fascino unici e la Trans Dinarica è un pacchetto completo per un’esperienza indimenticabile di cicloturismo.
Secondo Alex Crevar di GoodTrail, l’organizzazione che ha ideato e sostiene il percorso, una volta che sarà tutto pronto, "saranno disponibili informazioni dettagliate per pianificare ogni tappa, tra cui servizi, attrazioni culturali, siti Unesco, parchi nazionali, alloggi, ristoranti, punti panoramici" e molto altro ancora. Sarà il primo percorso di questo genere dedicato agli amanti della bici che desiderano scoprire i Balcani occidentali.
Il sogno di ogni impavido ciclista diventerà realtà
Il team della Trans Dinarica sta cercando di delineare un percorso che coniughi il viaggio avventuroso alla cultura. "Il percorso non tocca di proposito tutte le grandi città," spiega Crevar. "L’idea è quella di diffondere il turismo sostenibile in tutta la regione". Molti capoluoghi regionali e centri urbani sono già ben collegati, mentre questa iniziativa vuole che siano le comunità rurali generalmente trascurate a trarre vantaggio dal trail. "Turismo sostenibile significa assicurarsi che tutte le comunità locali possano trarne beneficio in modo sano", aggiunge Crevar.
Il progetto della Trans Dinarica non significa solo creare una mappa. È un progetto di sviluppo completo, corredato di tutti i servizi, dalla creazione di banche dati GPS alla collaborazione con i proprietari di pensioni e le guide locali che conoscono lo stato dei percorsi ciclabili. Il team si sta mobilitando anche per fissare una serie di segnali orientativi che possano permettere ai ciclisti di affrontare il trail senza un dispositivo con navigatore.
I ciclisti dovranno portare con sé un po’ di pazienza oltre alla propria attrezzatura, perché nei primi anni servirà un po’ di rodaggio per coordinare un percorso così lungo che tocca così tanti paesi. Volete sperimentare la Trans Dinarica nel 2024? Aspettatevi di vivere un’esperienza avventurosa e ricordatevi di lasciare un feedback a GoodTrail, che è avida di consigli per perfezionare e migliorare il percorso.
Non sottovalutate il trail
Se state cercando strade completamente asfaltate, la Trans Dinarica non fa per voi: il percorso è intervallato da asfalto accidentato e tratti sterrati. Imbarcatevi in questa avventura solo se vi sentite pronti, se avete le ruote adatte e se siete disposti a interagire con la gente del posto. Tobi Gessler, fondatore e guida di Ride Albania, ci ha riferito che negli ultimi anni "sono state costruite nuove strade asfaltate, anche nelle regioni montuose. Finora molti tratti non hanno registrato molto traffico automobilistico, quindi offrono pedalate di prim’ordine, ma di solito in Albania le strade (comprese quelle più recenti) non sono progettate per i ciclisti, solo per le auto".
Un vantaggio delle strade sterrate? Di solito conducono i ciclisti verso luoghi speciali non affollati. Gessler ritiene che il sentiero possa aiutare a "decentrare il turismo" in Albania, un Paese pieno di bellezze naturali da visitare.
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Completare il percorso al primo colpo è un’impresa improbabile per la maggior parte dei ciclisti, vista l’alta quantità di circuiti tortuosi in ogni paese. Per questo è ideale pianificare un percorso di sette giorni attraverso Croazia e Montenegro, per esempio, o un viaggio di cinque giorni da Pristina, in Kosovo, alla costa albanese. Con molte sezioni su sentieri sterrati o ghiaia, il ciclista medio non riuscirà a percorrere i 100 km al giorno che magari coprirebbe su una strada decente. Eppure, questo lascia spazio alla creatività nella pianificazione del viaggio, per non parlare dell’opportunità di tornare anno dopo anno per esplorare un’altra tratta del percorso.
Per la comunità di ciclisti locale, un percorso progettato a livello internazionale "incoraggia molti ciclisti stranieri a decidere di andare in bicicletta in un paese sconosciuto", afferma Tadeja Kofjač di Polka Dot Cycling in Slovenia. Tadeja è una veterana che pedala migliaia di km ogni anno attraverso le verdi foreste e le montagne del suo paese d’origine. Ci racconta di quando, "anni fa, la Slovenia non era neanche conosciuta come destinazione ciclistica". Per lei, l’arrivo di una pista ciclabile, “è anche un impegno. I fornitori locali lungo il percorso devono fornire i loro servizi al più alto livello possibile per attirare e trattenere più a lungo i ciclisti, il che contribuirà sicuramente allo sviluppo delle loro attività".
Avete un’indole ambiziosa? Potete essere tra i primi a percorrere il sentiero nel 2024, quando usciranno le mappe definitive. Avete bisogno di una mano? Scegliete il Paese dei Balcani occidentali dei vostri sogni, quindi contattate un ciclista locale per organizzare un tour in bici con una guida professionista. Fate attenzione al cuore: potreste lasciarlo ai margini di un canyon che domina una delle terre più selvagge d’Europa.