7 posti perfetti per scoprire la magia delle kafane di Belgrado

Quando conquistarono Belgrado, nel 1521, gli ottomani introdussero il caffè: aprì così i battenti la prima kafana, una taverna in cui veniva preparata e servita la nuova bevanda. La pratica prese saldamente piede e oggi centinaia di kafane costellano la città. Non si tratta soltanto di luoghi che propongono cibo e bevande dalla mattina presto alla sera tardi: questi posti erano – e sono tuttora – punti di riferimento per la vita sociale in città, dove gli avventori discutono di attualità e si scambiano pettegolezzi, si parla di politica e, soprattutto, si balla fino alle ore piccole sulle note della musica popolare serba.

La più antica Kafana di Belgrado ha un nome davvero singolare: "?". © Danijela Maksimovic/Shutterstock
La più antica Kafana di Belgrado ha un nome davvero singolare: "?". © Danijela Maksimovic/Shutterstock
Pubblicità

Data la loro versatilità e importanza, non deve stupire che le kafane di Belgrado, come i pub di Londra o i caffè di Vienna, facciano parte della memoria storica della città: non è raro per esempio che kafane scomparse da tempo diano il nome a strade e quartieri. Molti di questi locali hanno chiuso i battenti o si sono trasformati in ristoranti o caffè di lusso dopo le privatizzazioni degli anni Novanta, ma negli ultimi anni stanno vivendo una rinascita come luoghi di ristoro e di vita notturna.


Sebbene il livello oscilli notevolmente per quanto riguarda l’ambiente e la qualità del cibo e del servizio, il criterio più importante per scegliere una buona kafana è la presenza di quel particolare spirito di inclusione che permette a una folla eterogenea – dai clienti abituali agli hipster che fotografano tutti i piatti – di sedersi gomito a gomito per socializzare sorseggiando un caffè turco o divorando una porzione di ćevapčići (polpette cilindriche alla griglia). Nessuna visita a Belgrado può dirsi completa senza una puntata in una kafana: ecco dunque la nostra selezione di questi locali nella capitale della Serbia.

1. Un caffè all’ottomana alla Kafana “?"

La più antica kafana di Belgrado (risalente al 1823), dal curiosa nome di “?”, si trova in uno dei pochi edifici in stile ottomano rimasti in città, nella acciottolata Kralja Petra St. L’enigmatica denominazione deriva da una disputa con la chiesa situata dall’altra parte della strada, che si opponeva al nome originale della taverna, “Alla Cattedrale”: il proprietario dell’epoca sostituì così l’insegna con un punto di domanda, in attesa di trovare un nome adeguato che a quanto pare non è stato ancora individuato. Sebbene i turisti stiano lentamente soppiantando la clientela locale, “?” merita una visita per gli interni rustici e antichi, con bassi sgabelli in legno, luci vecchio stile e una stufa che riscalda la sala nei freddi inverni di Belgrado. Da non perdere il caffè turco, servito come vuole la tradizione con un pezzetto di ratluk (un dolce, variante locale del lokum). E se avete fame provate la specialità della casa, la mućkalica (stufato piccante), servita in un recipiente ricavato da una forma di pane.

Clienti seduti all’aperto da Dva Jelena, a Skadarlija. © Issy Crocker/Lonely Planet
Clienti seduti all’aperto da Dva Jelena, a Skadarlija. © Issy Crocker/Lonely Planet
Pubblicità

2. La Belgrado più movimentata nelle kafane dell’era socialista

Le kafane più suggestive e autentiche sono spesso anche le meno appariscenti. A pochi passi dalla piazza principale, Piazza della Repubblica, Mornar è una vivace vestigia dell’era jugoslava: all’interno è ancora consentito fumare! Da tempo è uno dei locali preferiti dai giornalisti locali per pranzare o chiacchierare davanti a un caffè e un bicchierino di rakija (acquavite di frutta). Vi divertirete a osservare gli esperti camerieri che, con camicie bianchissime indosso, sfrecciano tra i tavoli e trovano il tempo di intrattenersi con i clienti abituali, che sembrano essersi fusi con l’arredamento anni ’70. Gli appassionati del design dell’epoca socialista dovrebbero dare un’occhiata al Proleće, che ha conservato il bancone in zinco, i pannelli in legno scuro e le azzimate livree dei camerieri. Si trova nella zona pedonale, proprio dietro l’angolo della centrale Knez Mihailova St, il che rende i tavoli sistemati lungo la strada un ottimo posto per osservare il viavai della gente. Al momento di ordinare, andrete a colpo sicuro con i ražniči (spiedini di carne) accompagnati da šopska (insalata di pomodori, cetrioli e cipolla con formaggio grattugiato).

3. La tradizione bohémienne di Skadarlija

Nella zona pedonale di Skadarlija, famosa sin dalla metà del XIX secolo per l’atmosfera bohémienne, batte il cuore delle kafane di Belgrado. Sebbene oggi sia indubbiamente turistica, i suoi locali simbolo sono una tappa obbligata. Dva Jelena (“due cervi") è in attività dal 1832: le sale principali conservano l’eleganza della Belgrado primo Novecento con murales in stile Art Nouveau, pannelli in legno scuro e lampade a gas. Dall’altra parte della strada, il Tri Šešira (“tre cappelli"), decorato con vecchie fotografie in bianco e nero, ha accolto innumerevoli attori, scrittori e artisti serbi famosi, oltre a qualche dignitario straniero, sin dalla sua apertura nel 1864. La qualità dei piatti sostanziosi serviti in questi locali è sempre stata alta, quindi assicuratevi di assaggiare alcuni dei classici nazionali come la karađorđeva šnicla (cotoletta impanata con kajmak, una crema salata). La sera, i tamburaši che suonano melodie tradizionali con strumenti simili a mandolini completano l’esperienza di Skadarlija.

Leggi anche:

Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

4. L’atmosfera dell’Orašac: ottimo cibo davanti al caminetto

Un po’ più lontano dal centro, in un edificio in stile Art Nouveau sul trafficato viale Kralja Aleksandra, si trova l’Orašac. Famoso per l’ampio giardino, gremito quando il tempo è bello, l’Orašac ha anche un interno deliziosamente accogliente, con due caminetti e sale separate per fumatori e non fumatori, una rarità a Belgrado. Offre una cucina eccellente, dalle grigliate ai piatti tipici serbi, dalla torta di ciliegie al baklava imbevuto di zucchero. Il menu propone anche alcune specialità di altri paesi dell’ex Jugoslavia, come i gravče na tavče (fagioli al forno) della Macedonia o la kremšnita (torta alla crema) della Slovenia.

Tamburaši suonano melodie tradizionali in una kafana nel quartiere di Skadarlija. © John Wreford/Shutterstock
Tamburaši suonano melodie tradizionali in una kafana nel quartiere di Skadarlija. © John Wreford/Shutterstock

5. I piatti tipici regionali dello Stara Hercegovina

Lo Stara Hercegovina, anch’esso molto frequentato e fuori dal centro, rende omaggio alla ricca tradizione dell’Erzegovina partendo dal nome e proseguendo con i ritratti storici di famosi poeti originari di quella regione. Qui potrete assaggiare il raštan (una varietà di cavolo a foglia larga cotto lentamente insieme alla carne) e il formaggio sott’olio, accompagnati dal famoso vino bianco žilavka, tutti provenienti dalla vicina Bosnia-Erzegovina. Questo locale è anche una pivnica (birreria) dove durante le giornate calde potrete sorseggiare birra alla spina all’aperto, seduti su grandi panche di legno.

Pubblicità

6. Notti di festa da LM Boem

Molte kafane di Belgrado sono famose per attirare grandi folle con i loro spettacoli di musica dal vivo nei fine settimana. Le band si avvicinano ai tavoli e invitano gli avventori a richiedere delle canzoni (è consuetudine lasciare ai musicisti una mancia di circa 500 dinari, un po’ più di 4 euro, per ogni pezzo). Uno dei migliori posti di questo genere è il LM Boem. Situato nel periferico sobborgo di Medaković, ospita musicisti folk di grande esperienza per una serata all’insegna del più chiassoso divertimento. Il sabato, dalle 21 in poi, è solitamente affollato ed è necessario prenotare in anticipo. Vale la pena prendere un taxi dal centro per respirare l’atmosfera di questa kafana: le serate decollano quando, complice qualche bicchierino di rakija, tutti si alzano e iniziano a cantare e ballare insieme, mostrando lo spirito di cameratismo che le kafane hanno coltivato e propiziato per secoli.

L’insegna del Šaran, nel quartiere di Zemun. © Baloncici/Getty Images
L’insegna del Šaran, nel quartiere di Zemun. © Baloncici/Getty Images

7. Lo spirito delle kafane vecchia maniera

Alcune kafane storiche si sono evolute con il tempo, ma nuovi proprietari, arredi rinnovati e menu aggiornati non hanno intaccato la loro essenza. Situato sul lungofiume del Danubio, nel quartiere di Zemun, il Šaran ha aperto più di un secolo fa in un edificio dove il pescato del giorno arrivava direttamente dalle barche dei pescatori. La sua eccezionale zuppa di pesce (tuttora preparata secondo la ricetta originale), insieme ad altre prelibatezze di acqua dolce e di mare, richiama i belgradesi in quello che oggi è un ristorante di pesce di alto livello. La facciata in stile rustico, l’atmosfera rilassata e la musica dal vivo dei tamburaši rinnovano ogni sera le tradizioni di questo posto. Nel quartiere di Vračar, vicino al tipico mercato di Kalenić, il Bistro Trandafilović è in attività da quasi un secolo ed è riconoscibile dal vecchio platano che domina il cortile. Oggi è un bistrot che si ispira alla filosofia delle kafane, con una selezione di rakija della casa e piatti sostanziosi serviti su tovaglie a quadri in vecchie padelle di ghisa.

Pubblicità

Guide e prodotti consigliati:

Guida di viaggio

Belgrado e Serbia Pocket

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Belgrado Serbia
Condividi questo articolo
Pubblicità