La Birkebeinerrennet:la più antica gara di sci della Norvegia
La Birkebeinerrennet evoca una vicenda di coraggio e liberazione risalente a 800 anni fa: è un rito di passaggio per i norvegesi e un’esperienza memorabile per i visitatori.

Con 16.000 partecipanti ogni anno, la Birkebeinerrennet – una maratona di sci di fondo ‘classico’ di 54 km – è una delle più grandi gare di sci del pianeta. Ma è molto più di una semplice gara. Per i norvegesi è un caposaldo del calendario culturale del paese. Sciare su questa pista da brivido attraverso le montagne e le foreste tra Rena e Lillehammer va oltre la tradizione: è un rito di passaggio. Ed è tanto eccentrica quanto incredibilmente popolare. Ma anche solo cimentarsi su questo arduo tracciato al di fuori dell’emozione della gara stessa è un viaggio rivelatore in cui si scoprono personaggi storici e creature del folklore in un paesaggio spettacolare.
Un tuffo nel passato
La Birkebeinerrennet richiama un gran numero di partecipanti, forse anche per via della sua storia affascinante e delle sue regole uniche. La gara fu ispirata da eventi che si svolsero otto secoli fa, quando l’erede al trono, di neanche due anni, fu portato in salvo tra le montagne da due sciatori per proteggerlo da alcuni sicari. Per rendere omaggio a questi uomini, la prima regola della gara prevede che tutti i concorrenti portino con sé un bagaglio di 3,5 kg – oltre a qualsiasi indumento supplementare eventualmente necessario, senza considerare cibo o bevande – che rappresenta simbolicamente il peso del piccolo principe (un po’ leggero per un bambino di quasi due anni – il regolamento prevedeva un peso di 5,5 kg, ma dal 1993 il principino è stato messo a dieta).
Questa regola severa vale per tutti i concorrenti, anche gli sciatori professionisti che partecipano alla Birkebeinerrennet nell’ambito della serie Worldloppet, che richiama alcuni dei migliori fondisti del mondo. E tutti la prendono molto sul serio. A Rena, la mattina della gara, la linea di partenza a Tingstadjordet è attorniata da file di bilance, e gli sciatori fanno la coda per verificare se hanno un peso sufficiente. Ci sono anche dei controlli a campione alla fine della gara per assicurarsi che i partecipanti stiano ancora trasportando il peso previsto. Ma anche senza le sue emblematiche peculiarità e il meraviglioso contesto storico, per chiunque abbia un paio di sci e il senso dell’avventura, la bellezza straordinaria del terreno e la sfida del tracciato rendono la Birkebeinerrennet davvero irresistibile.

Diritto di pubblico accesso
In Norvegia, e in gran parte della Scandinavia, l’accesso agli spazi aperti è considerato sacrosanto e l’allemannsretten (il ‘diritto di andare in giro’ ovunque a piedi, in bicicletta o con gli sci, purché nel rispetto delle regole) è sancito dalla legge. Quindi, anche se non sperimentate l’atmosfera straordinaria della gara, potete sciare sul tracciato della Birkebeinerrennet in altri momenti.
E nella stagione in cui il paesaggio è verde potete anche fare escursioni a piedi o in bicicletta o addirittura trail running. In agosto, tra Rena e Lillehammer si svolge la versione per mountain bike Birkebeinerrittet, mentre a giugno è la volta della corsa campestre Birkebeinerløpet.
Per affrontare la pista in autonomia con gli sci, dovrete avere buone capacità di affrontare la montagna e l’inverno ed essere esperti nello sci di fondo classico. A differenza dello skating, la tecnica classica si avvale di binari paralleli, che assomigliano a linee ferroviarie a scartamento ridotto invertite, e da gennaio ad aprile l’intero Birkebeiner Trail viene battuto per agevolare questa tecnica.
Tuttavia, una volta usciti da Rena, il territorio è davvero remoto: due terzi del percorso attraversano montagne impervie, con solo tre punti di accesso alla strada, e ci sono alcuni tratti molto esposti e isolati. Il giorno della gara è tutta un’altra storia. Il numero di persone che assistono alla Birkebeinerrennet è almeno pari a quello dei concorrenti, e gli spettatori si dispongono e si mettono comodi lungo il percorso, che si snoda tra le montagne. Gruppi numerosi si riuniscono per fare il tifo per amici, familiari e perfetti sconosciuti.
Alcuni allestimenti sono davvero elaborati: frangivento disposti a protezione di barbecue colmi di hamburger; tavoli, divani e poggiapiedi scolpiti nella neve e nel ghiaccio; sedili foderati con coperte di montone per evitare che i fondoschiena si congelino. Gli spettatori sono in genere molto ben organizzati: si portano rifornimenti per ore di autonomia, incluse varie bottiglie di alcolici conficcate nella neve – un antigelo sociale da ingerire mentre osservano passare 16.000 sciatori. Nell’aria alpina si avverte un fermento festaiolo, tra richiami “Heia! Heia! Heia!” (Vai! Vai! Vai!) al passaggio dei concorrenti, a loro volta rifocillati da banane e vafler (waffle) spruzzati di miele che i volontari delle stazioni di rifornimento gli infilano in bocca.

Un fantastico scenario innevato
Che partecipiate alla gara, a volte movimentata, o che viviate un’avventura alpina per conto vostro, il paesaggio che attraverserete è di una bellezza incredibile. Benché apparentemente attenuato dalla neve, il terreno è veramente eccezionale e talmente impegnativo da lasciare un’impronta indelebile in chiunque lo affronti sugli sci. I primi 13 km sono quasi tutti in salita, quindi bisogna impegnarsi a fondo contro la forza di gravità per superare Skramstadsetra e raggiungere la vetta del Dølfjellet (820 m). Da qui è tutta un’emozionante discesa fino a Dambua, tra incitamenti e grida. Segue un’altra salita, mentre l’itinerario si impenna e si dirige verso ovest, attraversando il Raudfjellet, alto 880 m, a circa 20 km dall’inizio. A questo punto si entra nel bosco e si passa per Nysætra, circondata da foreste, fino a raggiungere il traguardo di metà gara a Kvarstaddammen a quota 660 m.
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Troll bait
La pista si snoda poi tra gli alberi fino al punto più alto del tracciato, il Midtfjellet (910 m), prima di piegare a ovest verso il sensazionale altopiano di Sjusjøen, paradiso norvegese per gli sciatori di fondo e gli appassionati di mountain bike. A Sjusjøen la Birkebeinerrennet si incrocia con un’altra pista a lunga distanza, la Trolløype (che letteralmente significa ‘pista dei troll’), con il profilo scuro della catena dello Jotunheimen che si staglia all’orizzonte verso ovest.
Secondo il folklore, queste montagne volubili sono abitate dai troll, e non quelli carini e paffuti di Frozen, ma quelli capaci di strapparti gli arti che popolavano la mitologia norvegese molto prima che Disney se ne appropriasse e li rendesse delle creature caramellose. Se neanche il pensiero di essere inseguiti da troll affamati è un incentivo sufficiente, il terreno lascia agli sciatori poca scelta se non quella di prendere velocità, con l’ultima sezione del percorso di 8 km in discesa.
La pista scende vertiginosamente di 400 m attraverso una serie di stretti canaloni fiancheggiati da alberi, prima di condurvi direttamente tra le braccia del Birkebeineren Ski Stadium, vicino alla Lysgårdsbakkene Ski Jumping Arena, una struttura che incute una certa soggezione costruita per le Olimpiadi invernali del 1994. Gli sciatori indipendenti possono proseguire fino a Lillehammer, a 3 km di distanza, ma per i concorrenti la gara finisce allo stadio. Qui, dopo che i funzionari hanno controllato che stiate ancora trasportando la giusta quantità di peso principesco, vi verrà consegnata una prestigiosa spilla a dimostrazione che avete raggiunto il traguardo. Questo prezioso trofeo è la prova che siete sfuggiti ai troll e siete sopravvissuti per aggiungere la vostra storia al racconto in continua espansione della Birkebeinerrennet.
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Quando andare
La Birkebeinerrennet si svolge a marzo; ci si iscrive sul sito web. Le condizioni migliori per lo sci si hanno tra gennaio e aprile, quando le piste sono regolarmente battute. Il team della Birkebeinerrennet organizza altre tre gare, tutte descritte nel sito web. La SkøyteBirken da Rena a Lillehammer, sullo stesso percorso ma con sci da fondo nella tecnica skating, si svolge di solito il giorno prima della Birkebeinerrennet. In agosto si corre la Birkebeinerrittet, gara di mountain bike di 86 km tra Rena e Lillehammer; in giugno è la volta della mezza maratona Birkebeinerløpet, tra il Birkebeineren Ski Stadium e Lillehammer.