In bicicletta lungo il Tour Aotearoa, Nuova Zelanda

Pedalate da un’estremità all’altra della Nuova Zelanda in questa avventura su due ruote tra foreste primarie, vulcani fumanti e spiagge deserte. 

Affrontate il Tour Aotearoa in bicicletta ©Guaxinim/Shutterstock
Affrontate il Tour Aotearoa in bicicletta ©Guaxinim/Shutterstock
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Poco dopo aver lasciato Cape Reinga e percorso la sabbia compatta della Far North Cycleway, si entra nella grandiosa Waipoua Kauri Forest. La strada è umida dopo un leggero acquazzone e i suoni sono attutiti dai giganteschi alberi che vi circondano. Vi trovate nel regno del Tāne Mahuta, un kauri di 2000 anni e uno degli alberi più grandi del mondo. Questo è un tratto incantevole del Tour Aotearoa, ma il Tāne Mahuta non è certo l’unico spettacolo maestoso in questa impresa nella Terra della Lunga Nuvola Bianca.

Poco dopo la grande crisi finanziaria del 2008, il governo neozelandese decise di investire nella realizzazione di piste ciclabili. Fu una mossa lungimirante, considerando l’importanza dei viaggi sostenibili e il fatto che alcune regioni stavano diventando molto trafficate. La decisione ispirò Jonathan Kennett, famoso ciclista neozelandese che negli anni ‘80 aveva iniziato a esplorare percorsi in mountain bike, a cercare di collegare il maggior numero possibile di nuovi sentieri ufficiali per poter pedalare dall’estremità superiore della Nuova Zelanda fino alla punta meridionale, Bluf.

Gli alberi giganti della foresta Tāne Mahuta ©Jakub Specjalski /Shutterstock
Gli alberi giganti della foresta Tāne Mahuta ©Jakub Specjalski /Shutterstock

“Pedalare su strade trafficate era diventata un’esperienza orribile”, spiega Jonathan. Il suo tracciato Aotearoa, tuttora regolarmente perfezionato, include sezioni su rotaia, lungo fiumi e litorali, tra foreste e vulcani. Certo, ci sono alcuni tratti di strade principali, e i ciclisti esperti che hanno familiarità con la natura selvaggia di luoghi come il Nord e il Sud America o l’Asia centrale non troveranno la sfida che si aspettano, ma per gran parte dei ciclisti alle prime armi o di livello intermedio il Tour Aotearoa è una grande avventura, sia pure con una rete di sicurezza.

Il fascino di questo tipo di viaggio in bicicletta è che, dopo un po’ di pratica su viaggi più brevi, potete caricare sulla bicicletta tutto ciò che vi serve per un mese o più ed essere indipendenti per tutto il tempo che volete. Fermatevi più a lungo dove sentite un legame con il posto. Cercate il tempo e lo spazio per conoscere voi stessi. Lasciatevi stupire dalla vostra ritrovata fiducia nel cambiare i piani, nell’affrontare gli imprevisti e nel superare i giorni più difficili. “Tutti imparano ad andare avanti secondo le proprie forze”, dice Jonathan. “A volte bisogna fare una pausa quando ci si sente stanchi e sta arrivando un temporale. Ma percorrere il sentiero in tandem con mia moglie è stata la vacanza più bella che abbiamo mai fatto”.

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Dalla foresta di kauri del Northland, l’itinerario passa per Auckland e poi si addentra nel centro della North Island, sfruttando l’Hauraki Rail Trail e il Waikato River Trail per raggiungere quello che per Jonathan è il fiore all’occhiello del percorso, il Timber Trail, un sentiero di 85 km attraverso foreste primarie e diversi ponti sospesi. “Alcune delle piccole comunità attraversate dal Tour Aotearoa sopravvivono con poco. I ciclisti che acquistano cibo e pernottano nelle aziende locali delle aree rurali della Nuova Zelanda possono fare la differenza. A loro volta, queste comunità aiutano i ciclisti nelle zone più remote”.

Dopo il Timber Trail si passa al percorso Mountains to the Sea e alle strade sterrate della regione vinicola di Wairarapa per poi raggiungere Wellington, la capitale della Nuova Zelanda. La traversata in traghetto attraverso lo stretto di Cook (che potrebbe essere turbolenta) porta nella South Island e all’idilliaca regione di Marlborough. Acquistate provviste locali lungo il Great Taste Trail e fermatevi in qualche cantina e birreria. Questa è la calma prima della tempesta: in origine la tappa successiva correva all’ombra delle montagne glaciali della costa occidentale, regolarmente sferzata da vento e pioggia. Nel 2022 Jonathan Kennett ha lanciato un percorso alternativo, il Sounds to Sounds (1500 km), che va dal Queen Charlotte Sound al Milford Sound passando per i grandi allevamenti di pecore a est, Christchurch e il Lake Tekapo, per poi tornare sul Tour Aotearoa vicino a Queenstown per raggiungere i Catlins e Bluff.

Il bello degli imprevisti  ©Takuya TOMIMATSU /Shutterstock
Il bello degli imprevisti ©Takuya TOMIMATSU /Shutterstock

I ciclisti che seguono il tracciato originale del Tour Aotearoa percorrono il West Coast Wilderness Trail verso sud e arrivano infine a Queenstown, fulcro delle attività d’avventura del paese. In Nuova Zelanda il concetto di ‘natura selvaggia’ è relativo. Persino in una nazione di soli cinque milioni di abitanti (di cui quasi un terzo vive a Auckland) su una superficie più grande del Regno Unito, ci sono pochi luoghi non intaccati dall’uomo, e anche gli spazi veramente selvaggi sono molto curati. Il campeggio libero è vietato e per gran parte del viaggio non sarete lontani dalla civiltà. Ma un’altra attrattiva del Tour Aotearoa è la possibilità di incontrare la gente del posto e conoscere la storia culturale dei maori e dei coloni. Da Queenstown c’è ancora qualche giorno di viaggio fino a Bluff e alla fine della strada. Affrontare il ritorno alla routine è solo un aspetto dell’esperienza, ma potrebbe ispirarvi a cambiare vita.

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