I camping e i rifugi più isolati che vale la pena raggiungere
Ci sono le aree camping attrezzate che ti lasciano un bel ricordo del weekend passato a dormire sotto le stelle e a godersi la vista, e poi invece ci sono i campeggi di cui ti vanti alle cene con gli amici: quelli con un panorama da sogno, difficili da raggiungere ma che valgono sempre lo sforzo richiesto, i luoghi che fanno da protagonista nella storia che racconti per rompere il ghiaccio. Noi abbiamo fatto una lista di camping e rifugi che appartengono alla seconda tipologia.
Queste esperienze memorabili stupiranno di sicuro i vostri amici. Potete scegliere tra la montagna arcobaleno del Perù, una parete vertiginosa in Colorado, fino ad una notte tra i ghiacci del settimo continente; sono tutti luoghi incredibili e valgono la scarpinata per essere raggiunti.
Guide e prodotti consigliati:
Una notte in un cratere vulcanico: Maui, Hawaii
Fare un’escursione nell’Haleakalā National Park è una bella esperienza, ma passare la notte all’interno del parco è tutta un’altra storia. Famoso per essere uno dei posti più tranquilli al mondo, il parco prende il nome dall’imponente vulcano Haleakalā, un maestoso gigante di roccia.
Invece di fare un’escursione di un giorno, prenotate per tempo e dormite in una casetta all’interno del cratere, oppure accampatevi in una zona più isolata. Sono disponibili tre casette storiche che si possono prenotare fino a 180 giorni in anticipo su recreation.gov. Ma raggiungerle non è uno scherzo. Dovrete camminare per almeno 6 km per raggiungere Hōlua, 8,5 km fino a Kapalaoa e quasi 15 km fino a Palikū, e tutti e tre i percorsi presentano un notevole dislivello.
Scegliete il percorso adatto alle vostre capacità fisiche e tenete a mente che sono escursioni in mezzo alla natura selvaggia: è importante essere preparati. Il clima è totalmente imprevedibile. Durante i temporali, le raffiche di vento arrivano a 128 km/h. L’ecosistema è delicato, quindi è vietato uscire dai sentieri segnati.
Una notte tra i pinguini: Penisola Antartica, Antartide
Com’è fare campeggio nel settimo continente? Beh, punto primo: fa freddo. Punto secondo: è meraviglioso. È classificata come una delle zone per campeggiare più isolate al mondo. Immaginate di essere rannicchiati dentro un sacco a pelo che copre ogni parte del corpo a parte il naso, mentre la temperatura è sotto lo zero. Gli unici rumori provengono dalle balene che emergono in superficie dopo essersi cibate, dalle valanghe in lontananza o da un pinguino a zonzo (i suoi versi assomigliano a quelli di Chewbecca). È un’esperienza surreale ma vi regalerà un po’ di storielle con cui vantarvi una volta tornati a casa.
Il programma della Quark Expeditions permette agli ospiti della nave da crociera di passare una notte accampati in mezzo ai ghiacci. Dopo cena salirete a bordo di un gommone che vi porterà nell’area camping. Potrete portare con voi un sacco a pelo molto pesante, un cambio extra di vestiti e un telefono o una macchina fotografica. Non è permesso portare cibo per non alterare l’ecosistema molto fragile. La mattina seguente potreste trovarvi di fronte a un gruppo di pinguini intento a fissarvi oppure davanti a una foca curiosa emersa con la testa dalle acque gelide.
Un consiglio dagli esperti: state all’erta per il "tuono dell’Antartide". Questo rombo, simile a un fuoco d’artificio, segnala una valanga in arrivo.
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Una notte in una baita di lusso: Montagne Ausangate, Perù
Fare campeggio in mezzo alla natura selvaggia del Perù, nell’area della maestosa catena delle Montagne Ausangate, è un’esperienza ineguagliabile. Gli appassionati del trekking troveranno una varietà incredibile di suoli abbinata a cime innevate, laghi turchesi e pascoli di lama e alpaca.
Prenotate un tour con Andean Lodges, un’associazione di base a Cusco, per completare vittoriosi uno dei trekking con maggiore altitudine del Perù. Il primo giorno del trekking di due giorni raggiungerete i 4.260 metri, seguendo piuttosto fedelmente il percorso che i Maya percorrevano migliaia di anni fa. Tutto questo è reso possibile da un sistema articolato di antichi sentieri creato dai pastori di lama.
Salirete gradualmente attraverso una valle in cui si trova una delle coltivazioni ad alta quota di patate con maggiore altitudine al mondo. Si susseguono vallate sempre più incantevoli, oltre a pareti di roccia granitica, torrenti impetuosi e boschi cresciuti su terreno calcareo. Stiamo parlando di milioni di anni di strati geologici. Questo scenario spettacolare è opera dei movimenti tettonici e dell’argento, rame e ferro che compongono il paesaggio circostante.
La ripida salita su un versante roccioso al tramonto è il momento e il luogo migliore per ammirare il panorama. Il gruppo di vette innevate a sinistra sono il Nevado del Inca. A destra il fianco delle Ausangate costellato di prati verdi fluorescenti e muschi e davanti a voi le sfumature colorate della Red Valley. Ciliegina sulla torta: una laguna azzurra dove pascolano i lama. Alla fine della giornata, riposate le gambe stanche in un appartato eco-lodge, un alloggio a due piani gestito da Andean Lodges. Per un aiuto a prenotare tutte queste avventure, rivolgetevi ad Apumayo Expediciones e Austin Adventures; entrambi organizzano tour personalizzati così tutto ciò che dovrete fare è divertirvi.
Una notte appesi a una parete rocciosa: Estes Park, Colorado
Non tutti sono tipi adatti ad arrampicarsi sul versante di una montagna e scendere in corda doppia fino ad una tenda in nylon grande quanto due sacchi a pelo (si chiama portaledge), per passare la notte sospesi a 90 metri di altezza. Ma se pensate di voler provare, Estes Park è il posto giusto per farlo.
Per gli arrampicatori professionisti che affrontano scalate di più giorni su pareti rocciose altissime, dormire nel portaledge è un’abitudine. Ma questo tipo di campeggio è diventato recentemente accessibile anche agli "uomini comuni". A luglio 2014, Kent Mountain Adventure è stata la prima associazione negli Stati Uniti a offrire questa soluzione di camping anche agli scalatori inesperti.
È un’esperienza piuttosto speciale perché normalmente un arrampicatore impiega dai 5 ai 10 anni per arrivare al livello delle big wall. Quando avrete raggiunto il portaledge, potrete tirare un sospiro di sollievo. Ah, non vi stupite se un falco pellegrino vi vola accanto mentre insegna ai suoi piccoli a volare o se un colibrì svolazza all’altezza della vostra testa. Godetevi la vista sul tramonto appesi a Longs Peak, Jurassic Park (una serie di meravigliose rocce) e Mummy Range. E non dimenticate di videochiamare mamma per assicurarle che va tutto bene.
Una notte in un rifugio isolato: Breckenridge, Colorado
Dopo un trekking di 4 miglia e aver raggiunto 3.488 metri di altezza, avvisterete l’imponente rifugio di 2090 metri quadri chiamato Sisters Cabin, aperto da novembre ad aprile. Inaugurato nell’inverno del 2019, è stato il primo rifugio a essere costruito su suolo pubblico dopo 22 anni. Per essere più precisi, si trova a Weber Gulch, sul fianco settentrionale di Bald Mountain.
In questa enorme baita possono alloggiare fino a 14 ospiti, i quali troveranno ogni tipo di oggetto o servizio di cui possano aver bisogno, tra cui una stufa a legna, luci alimentate da energia solare, toilette compostanti, letti e cuscini, sauna riscaldata a legna e una cucina completamente equipaggiata. Il posto è molto gettonato, prenotate con largo anticipo.