Salpare per l’Antartide a bordo di una delle prima navi da crociera ibride

6 minuti di lettura

“Buongiorno, signori e signore, benvenuti in Antartide” ha detto il capitano Kai Albrigtsen dal ponte della prima nave da crociera ibrida. Dopo aver attraversato la costa del Cile per undici giorni, raggiungiamo il Grande Continente Bianco, arrivando nel mio 50esimo paese e settimo continente. Veniamo accolti da un gigantesco iceberg galleggiante con in cima una colonia di pinguini e rimaniamo stupiti dal blu acceso e dal bianco del paesaggio antartico mentre la nostra nave scivola sull’acqua.

La MS Roald Amundsen è la prima nave da crociera ibrida del mondo © JOHAN ORDONEZ / Getty Images
La MS Roald Amundsen è la prima nave da crociera ibrida del mondo © JOHAN ORDONEZ / Getty Images
Pubblicità

La linea MS Roald Amunsen della Hurtigruten offre agli ospiti un’esperienza unica diversa da quella di ogni altra crociera al mondo, persino nella nicchia di per sé stretta delle crociere artiche e antartiche. Questa nave da 500 persone funziona in maniera molto simile a un’automobile ibrida e compensa l’uso del diesel a bassissimo tenore di zolfo con la potenza delle batterie.

Partiamo per il viaggio di 18 giorni di inaugurazione della nave in Antartide. Per gli ospiti, la nave procede facendo molto meno rumore con la maggior parte delle tecnologie più eco-sostenibili che funzionano silenziosamente dietro le quinte. Andando a sud dalla colorata Volparaiso, trascorriamo diversi giorni in mare, anche su acque agitate. Ma lo scafo stretto e innovativo della nave attenua il mal di mare e fa sì che si possano tagliare le onde invece di colpirle in pieno.

Prima di raggiungere l’Antartide, i passeggeri si godono un’escursione a Torres del Paine National Park © Katie Lockhart / Lonely Planet
Prima di raggiungere l’Antartide, i passeggeri si godono un’escursione a Torres del Paine National Park © Katie Lockhart / Lonely Planet

Qualche giorno dopo, attracchiamo nell’isola di 60 abitanti di Puerto Edén. Camminando intorno ai sentieri e alle scale in legno tortuosi della città marina, vediamo moltissimi cani e gatti fotogenici. Dopo la nostra escursione sulla costa i bambini del posto vengono invitati a bordo della Roald Amunsen per bere della cioccolata calda, per visitare il moderno ponte progettato dalla Rolls Royce e per scoprire di più sulla nuova nave ibrida.

Dopo che i bambini sono sbarcati e gli abitanti del posto ci hanno salutato, partiamo per Puerto Natales, l’ingresso del Torres Del Paine National Park.

Un’escursione da sogno del parco include una giornata di frastagliate cime di montagna, ghiacciai, cascate e moltissimo vento. Il giorno seguente camminiamo per la città per gli escursionisti di Puerto Natales, dove sulle strade si susseguono case colorate, negozi con scaffali di lana e caffetterie che vendono torte al dulce de leche.

Pubblicità
Ci sono molti modi per tenere i viaggiatori occupati a bordo © JOHAN ORDONEZ / Getty Images
Ci sono molti modi per tenere i viaggiatori occupati a bordo © JOHAN ORDONEZ / Getty Images

I tre giorni successive li trascorriamo in mare. L’intrattenimento a bordo include lezioni a ogni ora nello Science Center della nave, bere frullati da Fredheim, il ristorante più alla moda della nave, e attraversare il famoso canale di Drake, il più pericoloso bacino d’acqua del mondo.

Karin Strand, la famosa esploratrice artica, capo della spedizione Hurtigruten e madrina della MS Roald Amunsen, ha attraversato il canale di Drake quasi 300 volte. Secondo Strand sentirete il “Drake Shake” (mare mosso) il 30% delle volte e il “Drake Lake” (acque calme) il 70%. Nel nostro viaggio di un giorno e mezzo verso sud, abbiamo avuto un po’ di entrambi, con le onde più alte che sfioravano i 9 metri.

Gli animali sono una delle attrazioni principali in Antartide © Katie Lockhart / Lonely Planet
Gli animali sono una delle attrazioni principali in Antartide © Katie Lockhart / Lonely Planet
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Durante il dodicesimo giorno di viaggio, il capitano Kai Albrigtsen ci sveglia dandoci il benvenuto nello Yankee Harbour nelle isole Shetland meridionali. I passeggeri della nave sono colmi di emozione e non sono l’unica pronta a sbarcare per vedere i pinguini. Il personale Hurtigruten ci istruisce su come interagire con gli animali e cosa fare per minimizzare il nostro impatto in questo ambiente incontaminato.

Una volta sulla terraferma seguiamo un sentiero di bandierine rosse che segnalano il percorso e mi trovo subito di fronte alla creatura più grande che io abbia mai visto: un elefante marino di 1800 chili si ferma proprio davanti a me lì sul ghiaccio. Dall’altro lato del sentiero una curiosa foca di Weddell tira su la testa come per mettersi in posa per una foto.

In Antartide si trovano molte specie di pinguini tra cui i pinguini Papua © johnfleming / Budget Travel
In Antartide si trovano molte specie di pinguini tra cui i pinguini Papua © johnfleming / Budget Travel

Continuiamo lungo il sentiero che conduce a una grandissima colonia di pinguini con migliaia di pinguini Papua che preparano i nidi per la stagione. Li osserviamo mentre fanno avanti e indietro, scivolando sulla pancia e sollevando sassi con il becco. A me basta questo: le mie aspettative sull’Antartica sono già state superate. Ho tutto quello che volevo vedere, ed è solo il primo giorno veramente in Antartide.

Il secondo giorno ci svegliamo con il cielo azzurro e il vento quasi assente nella Chiringuano Bay. È il tempo ideale per una giornata memorabile, sia per la Roald Amunsen della Hurtigruten sia per i suoi passeggeri: la prima cerimonia di battesimo della nave in Antartide.

In mattinata, ci riuniamo con il personale e i passeggeri di un’altra nave Hurtigruten, la MS Midnatsol e Karin Strand rompe un pezzo di ghiaccio sulla Amundsen. Facendo così battezza la prima nave da crociera ibrida del mondo in onore del primo esploratore del polo Sud, Roals Amundsen, che preferì alla tradizionale bottiglia di champagne del ghiaccio quando nominò la sua nave di spedizione, Maud, nel 1917.

Pubblicità
La barca black Zodiac si avvicina alla Hurtigruten MS Roald Amundsen per la cerimonia di battesimo in Antartide  © Katie Lockhart / Lonely Planet
La barca black Zodiac si avvicina alla Hurtigruten MS Roald Amundsen per la cerimonia di battesimo in Antartide © Katie Lockhart / Lonely Planet

Più tardi quel giorno attracchiamo a Wilhelmina Bay, nella penisola antartica, e saliamo a bordo di alcune barche più piccole della Hurtigruten per navigare sul ghiaccio. Una volta nell’acqua, il motore viene fermato e galleggiamo in assoluto silenzio, godendoci la pace e la bellezza dell’Antartide mentre giganteschi iceberg e qualche foca leopardo si muovono intorno a noi.

Il tempo ci premia quella sera con un tramonto incantato diverso da qualsiasi altro avessi visto prima. Sulla penisola antartica, il crepuscolo impiega ore a diventare tramonto, cambiando lentamente il colore del cielo e dei ghiacciai da blu acceso a un rosa ultraterreno. Rimaniamo nella comoda vasca a idromassaggio della barca (che ricicla l’acqua riscaldata dall’impianto di raffreddamento del motore) guardando l’enrosadira con un cocktail in mano.

Durante il nostro terzo giorno, arriviamo a Orne Harbour, sul vero e proprio continente antartico. Camminiamo in cima a una vetta che si affaccia sulle catene montuose circostanti con vette coperte di cascate di nuvole leggere. Ancora più affascinante è l’opportunità di vedere un’altra colonia di pinguini, dei pigoscelidi antartici che vediamo correre avanti e indietro sul ghiaccio. 

Più tardi quello giorno, remiamo a bordo di kayak accanto a loro mentre nuotano all’ombra dei giganteschi ghiacciai.

Il panorama da una vetta che si affaccia su Orne Harbour e l’Hurtigruten MS Roald Amundsen © Katie Lockhart / Lonely Planet
Il panorama da una vetta che si affaccia su Orne Harbour e l’Hurtigruten MS Roald Amundsen © Katie Lockhart / Lonely Planet
Pubblicità

Durante il nostro ultimo sbarco in Antartide, vediamo di sfuggita il centro di ricerca argentino a Half Moon Island. La prima metà della nostra visita si svolge osservando di nuovo i pigoscelidi antartici che si spostano dalla loro colonia in cima alla collina fino alla spiaggia rocciosa. Poi abbiamo la possibilità di unirci a loro per una nuotata durante il nostro primo bagno polare.

Mi spoglio e metto il costume da bagno e cammino più veloce che posso nell’acqua di 2°C. Il bagno dura circa 10 secondi dato che il mio corpo diventa insensibile per lo shock ma mi guadagno un certificato della Hurtigruten che testimonia che l’ho fatto. 

Dopo esserci riscaldati con una tazza o due di cioccolata calda, sfidiamo la fortuna per avvistare balene. È arrivato in un attimo il momento di tornare sulla riva per ciaspolare fino alla cima di un punto panoramico per un’ultima veduta magica del Grande Continente Bianco. 

Attraversiamo la baia durante un “Drake Lake”, per fortuna, verso Punta Arenas, conosciuta anche come “la fine del mondo”. Qui, un volo charter ci aspetta per portarci di nuovo a Santiago in Cile. Prendere dei souvenir in Antartide è proibito ma mi sono assicurata di prendere un pinguino di lana all’aeroporto come ricordo di un viaggio della vita.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Antartide
Condividi questo articolo
Pubblicità