Guida per un’avventura in Argentina

Redazione Lonely Planet
9 minuti di lettura

La parola stessa “Argentina” rievoca un’atmosfera di passioni ed esperienze al limite; basta pensare al tango, a Maradona, a Eva Peron. Ma solo davanti all’imponenza delle montagne o alla forza delle Cascate di Iguazú, è possibile rendersi conto dei limiti dell’uomo di fronte alla natura. 

L’Argentina è la destinazione giusta per chi è in cerca di avventure indimenticabili © Olga Danylenko / Shutterstock
L’Argentina è la destinazione giusta per chi è in cerca di avventure indimenticabili © Olga Danylenko / Shutterstock
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In Argentina troverete un universo naturale da esplorare. Qui si erge la seconda cima più alta del pianeta dopo l’Himalaya, non lontano dalla pampa, una pianura vasta come il Cile. Qui il rumore del sistema di cascate più grandi al mondo riecheggia in un’immensa foresta pluviale. E qui troverete dei ghiacciai che crepitano ai piedi delle Ande e un parco nazionale che ne racchiude da solo 50.

Nomi di città come El Chaltén, Mendoza, Bariloche sono sulla lista di molti avventurieri, mentre le vette argentine incutono timore anche agli scalatori più coraggiosi.

Le Ande segnano il confine occidentale del paese, lungo cinquemila chilometri; le cime sono modellate dai venti che infuriano a questa latitudine, ci troviamo infatti ai paralleli dove soffiano i Quaranta ruggenti e i Cinquanta urlanti. Nelle Ande si può vivere il genere di avventure da provare almeno una volta nella vita. Tra le migliori esperienze dell’Emisfero Sud ci sono trekking, scalate, rafting e persino i carri a vela.  

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Immersioni

Siete attratti dall’idea di immergervi nelle acque a largo della punta più a sud del continente? Ushuaia offre una serie di ottimi siti di immersione, tra relitti delle navi e foreste di alghe nel canale di Beagle: naturalmente tenete conto che senza muta stagna andrete poco lontano. A Punta Loma, nella penisola di Valdés, ci si può immergere o fare snorkeling tra i leoni marini. Bariloche ha una proposta più particolare: un’immersione nelle acque limpide del Lago Nahuel Huapi, un lago a 760 metri sopra il livello del mare. Non perché nuoterete in mezzo alle trote ma perché potrete esplorare il bosco sommerso attorno all’Isla de las Gallinas.

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Avvistate le balene nella penisola di Valdes©Foto4440/Getty Images
Avvistate le balene nella penisola di Valdes©Foto4440/Getty Images

Rafting

I fiumi si diramano dalle Ande come tante vene, una rete di rapide perfette per il rafting. Mendoza è una delle basi migliori; ci sono tour organizzati lungo quattro fiumi diversi, tra cui il famoso Atuel e i pazzeschi Mendoza (livello IV) e Diamante. La Patagonia non deluderà neanche chi preferisce il paddle: come in ogni parte della regione, troverete scenari mozzafiato che probabilmente meritano di più dell’adrenalina di un rafting. Particolarmente consigliati il Río Hua Hum (San Martín de los Andes), per remare circondati dalle foreste, e il Río Corcovado (Esquel), disseminato di rocce e macigni. 

Le strade dell’Argentina sono perfette da esplorare in bici © aaabbbccc / Shutterstock
Le strade dell’Argentina sono perfette da esplorare in bici © aaabbbccc / Shutterstock
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Bici

Le strade dell’Argentina sono perfette da esplorare pedalando, ma l’esperienza diventa veramente memorabile se vi avventurate con la bici per i ripios (strade sterrate). Evitate i percorsi più turistici del sud e dirigetevi verso le aree meno frequentate a nord-est: Catamarca, La Rioja e Mendoza. Non avete molto tempo a disposizione? Passate una giornata all’insegna dell’avventura in bici lungo la vecchia via che collega Londres con Tinogasta: vi aspettano scenari da Far West, cactus, tornanti e salirete lungo sentieri un po’ precari, fino a raggiungere un dislivello di 1700 metri.

Se siete nei dintorni di Mendoza, prendete il percorso sterrato della Ruta 13 fino a Uspallata. Preparatevi alle salite e a pedalare duro per raggiungere i 3200 metri sopra il livello del mare. Ma ne avete di motivi per raggiungere la cima: condor che fendono l’aria, cime innevate, tramonti sublimi e l’incredibile Collina dei sette colori, appena fuori Uspallata.

Da non perdere anche il tratto che dalla città di Salta passa da Cachi e arriva alla mecca dei vigneti, Cafayate. La Ruta 33 è asfaltata e segue un percorso che passa da Piedra del Molino, dalle montagne dai mille colori del Parque Nacional Los Cardones e dai paesaggi lunari delle Valles Calchaquíes. L’arrivo è a Cafayate, dove festeggiare il traguardo con un buon bicchiere di vino.

Anche se non è ben tenuta, la rete di percorsi in bici ha tanto da offrire © Beck Photography / Getty Images
Anche se non è ben tenuta, la rete di percorsi in bici ha tanto da offrire © Beck Photography / Getty Images

Mountain bike

Nonostante abbia da offrire un paesaggio ideale, l’Argentina non ha sviluppato una grande rete di percorsi da mountain bike. Ben pochi sono i percorsi single track, ma il campione Han Rey ha dichiarato che il percorso da Tilcara a Calilegua rientra nella sua top tre assoluta. Bariloche, nel cuore della Regione dei Laghi, è forse l’area più attrezzata: d’estate si apre il parco dedicato a questo sport sulla montagna di Cerro Catedral, ed è proprio qui che si è tenuto l’Enduro World Series 2016. Aspettatevi sentieri sterrati e polverosi.

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Windsurf & kitesurf

Il forte vento che soffia alla diga Cuesta del Viento rende questo bacino idrico uno dei migliori posti del Sud America, se non del mondo, per la pratica di wind- e kitesurf. La Cuesta del Viento è circondata da un paesaggio desertico e vede la pioggia giusto qualche giorno l’anno. Alla mattina la situazione è tranquilla (quindi potete dormire fino a tardi) ma al pomeriggio si alza puntualmente il vento, specialmente da ottobre all’inizio di maggio. Il bacino si trova accanto alla città di Rodeo, 200 km a nord di San Juan.

Carri a vela

Se il lago è asciutto, una barca non è il mezzo ideale… a meno che non abbia le ruote. La Pampa El Leoncito, a 25 km dalla città di Barreal, è una distesa di argilla su cui praticare carrovelismo, uno sport popolare a bordo di veicoli a due ruote dotati di vela, alimentati solo dal vento; avrete a disposizione il letto del lago lungo 13 km per spingervi a tutta velocità e toccare i 100 km/h. Il conchabado, un vento che soffia sempre alla sera e raggiunge gli 80 km/h, garantisce una propulsione ottimale. Salite in tandem affidandovi ad una guida o allenatevi fino a guidare voi stessi il carro a vela. 

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La Regione dei Laghi in Argentina offre una serie di percorsi per il trail running che metteranno a dura prova la vostra resistenza © Aurora Photos /
La Regione dei Laghi in Argentina offre una serie di percorsi per il trail running che metteranno a dura prova la vostra resistenza © Aurora Photos /

Trail running

Le montagne più impegnative fanno da palcoscenico a corse sensazionali, infatti in Argentina si tengono due delle ultramaratone più estreme. Nella Patagonia Run di aprile si corrono sette distanze che vanno dai 10 ai 145 chilometri; i partecipanti partono dalla città di San Martín de los Andes  e attraversano gli stupendi scenari andini della Regione dei Laghi. È una gara qualificante per l’Ultra-Trail du Mont Blanc e per la Western States Endurance Run.

Tenete d’occhio anche la North Face Endurance Challenge, che si tiene nello stesso periodo: si corrono distanze fino a 80 chilometri e alcune delle location coinvolte sono Bariloche, San Martín de los Andes e Córdoba.

San Martín de los Andes ospita anche La Mision, un evento di trekking che dura quattro giorni e tre notti. È più una sfida personale che una gara, il cui motto è “vincere è arrivare in fondo”: i partecipanti devono arrangiarsi autonomamente lungo i 160 o 200 chilometri di percorso nei terreni andini, dormendo dove trovano un buon posto per la tenda.

Una scalatrice davanti al paesaggio sensazionale di El Chalten © Alex Eggermont / Getty Images
Una scalatrice davanti al paesaggio sensazionale di El Chalten © Alex Eggermont / Getty Images
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Scalate e arrampicate

El Chaltén è la mecca degli scalatori, ma le cime più spettacolari (Monte Fitz Roy e Cerro Torre) sono riservate ai veri esperti. Il Cerro Torre è considerato una delle scalate più difficili del mondo, con una misteriosa storia avvolta dalle controversie. La sua cima non è mai stata raggiunta fino al 1959, 1970 o 1974: dipende dalla versione a cui scegliete di credere.

Se, come crediamo, questa impresa è troppo ardua per voi, scegliete i 2248 metri del Cerro Solo. Iniziando a Laguna Torre, rimarrete strabiliati da questa ascesa e dalla vista sublime sui ghiacciai, sul Cerro Torre e sul Fitz Roy

Il modo migliore per vedere le Ande il trekking © HagePhoto / Getty Images
Il modo migliore per vedere le Ande il trekking © HagePhoto / Getty Images

Trekking

L’Argentina è il paese perfetto per fare trekking: 5 mila chilometri di cordigliera costituiscono la spina del paese e nell’estremo sud si trovano i percorsi migliori.  

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La vista sul Monte Fitz Roy ricompensa la fatica © Witchaphon Saengaram / Getty Images
La vista sul Monte Fitz Roy ricompensa la fatica © Witchaphon Saengaram / Getty Images

Patagonia

Non è un caso che la Patagonia sia sinonimo di avventura: qui i venti, gli inverni terribili, il ghiaccio e la pioggia hanno brutalmente forgiato un paesaggio straordinario. Il percorso più famoso, il Torres del Paine, potrà anche essere in Cile, ma il trekking da El Chaltén attraverso il Parque Nacional Los Glaciares si rivelerà sicuramente all’altezza (se non meglio).  

I trekking della zona portano a Laguna de los Tres, uno splendido lago ai piedi del Monte Fitz Roy, che svetta imponente per più di 2 km sopra questo specchio d’acqua. Scendendo di una valle verso sud c’è il trekking per Laguna Torre e il Mirador Maestri, che permette di ammirare la bellezza dei ghiacciai e l’imponente cima del Cerro Torre.

Il percorso più impegnativo fa parte del circuito del Monte Fitz Roy, poiché passa attraverso il Campo de Hielo Patagónico, il campo di ghiaccio più vasto al mondo dopo l’Antartide e la Groenlandia. Generalmente si sceglie il tragitto che supera la catena montuosa al Paso Marconi, si attraversa con le ciaspole o i ramponi il campo ghiacciato dietro il Monte Fitz Roy, per poi tornare verso El Chaltén dal ghiacciaio Viedma, prendendo il Paso del Viento

Il Parque Nacional Nahuel Huapi, nella Regione dei Laghi, è il posto ideale per un trekking di più giorni © Antonia Bacigalupa Albaum / 500px
Il Parque Nacional Nahuel Huapi, nella Regione dei Laghi, è il posto ideale per un trekking di più giorni © Antonia Bacigalupa Albaum / 500px
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La Regione dei Laghi

Anche i dintorni di Bariloche offrono dei validi percorsi per il trekking, tra cui uno che prevede 4 o 5 giorni di cammino nello spettacolare Parque Nacional Nahuel Huapi. Nel parco i condor delle Ande volano sfiorando le cime rocciose delle montagne, levandosi sopra i laghi alpini e i boschi di lenga.

Con 3776 metri di altezza, il Volcán Lanin si erge nella parte settentrionale della Regione dei Laghi. La sua cima ghiacciata appare irraggiungibile ma esiste un percorso di trekking impegnativo (ma fattibile) per salire fino ad un cucuzzolo sul versante orientale. 

Un trekking nella Tierra del Fuego richiede un livello minimo di preparazione © Guillermo Palavecino / 500px
Un trekking nella Tierra del Fuego richiede un livello minimo di preparazione © Guillermo Palavecino / 500px

Tierra del Fuego

Nella punta estrema dell’Argentina, si trova l’impervia Terra del Fuoco, la cui capitale, Ushuaia, è la città più a sud del mondo. Avventurarsi fin qui significa scoprire una terra estremamente arida, dove la vegetazione smette di crescere intorno ai 600 metri, ma anche provare l’emozione di esplorare senza un sentiero segnalato, immersi nella natura più selvaggia.  

Più a nord, a Mendoza, si erge l’Aconcagua (6962m), la seconda montagna più alta del mondo dopo l’Himalaya e il secondo rilievo più alto delle Seven Summits, ovvero le sette vette più alte del continente. La salita richiede all’incirca due settimane, e il confine tra trekking e scalata è molto sottile. Il livello non è da esperti ma l’impresa non è da sottovalutare. Dovrete affrontare le difficoltà tipiche dell’alpinismo, come l’altitudine estrema e l’instabilità del meteo. Il percorso più comune è a nord-ovest, passando da Plaza de Mulas, ma ce n’è uno più lungo e suggestivo attraverso la Valles Vacas e il campo ghiacciato Glaciar de los Polacos.

Le rocce su cui fare arrampicata non mancano in questo continente. Frey, al Cerro Catedral, sopra il famoso e omonimo Rifugio Frey, è considerata una delle zone di scalata migliori del Sud America. I gradi sono uniformemente piuttosto duri: per intraprendere una via di 6b E3 è necessario avere un buon 6c a vista. Un valido avversario di Frey è Los Gigantes, a 80 km da Córdoba. Qua le montagne non sono così alte, arrivano a toccare massimo i 2300 metri, ma abbondano le rocce calcaree e i percorsi. Se sarete fortunati, durante la scalata un condor delle Ande sorvolerà le vostre teste. 

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