La Patagonia argentina ha un nuovo santuario marino
In Argentina, lungo un tratto di costa atlantica della provincia di Chubut, è stato istituito il Parco Provinciale Patagonia Azul, una nuova area protetta che copre oltre 300.000 ettari di paesaggi marini e costieri. L’obiettivo è tutelare un tratto di mare particolarmente ricco dal punto di vista ecologico e, al tempo stesso, promuovere un turismo sostenibile capace di generare una nuova consapevolezza ambientale.
La provincia di Chubut ospita già numerose aree protette, tra cui la famosa Penisola di Valdés, conosciuta per l’avvistamento delle balene. Patagonia Azul si estende tra l’area protetta di Cabo Dos Bahías e Bahía Bustamante. Questa zona è caratterizzata da un’ampia varietà di ambienti naturali, tra cui le importantissime foreste di kelp, che offrono rifugio e nutrimento a numerose specie marine. Qui si trovano, tra gli altri, pinguini di Magellano, leoni marini, balene, oltre a uccelli marini come petrelli e cormorani.
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Uno degli elementi centrali della nuova area protetta è l’istituzione di una no-take zone, una zona a protezione integrale in cui è vietata ogni forma di pesca, sia commerciale che ricreativa. L’obiettivo è contrastare la pesca illegale e permettere il recupero degli ecosistemi locali che, negli ultimi anni, sono stati messi sotto pressione da pratiche di sfruttamento intensivo.
A sostenere il progetto è stata, tra gli altri, anche la Fondazione Rewilding Argentina, che ha donato oltre 18.000 ettari di ex proprietà private per contribuire alla creazione dell’Isla Tova Gateway, uno degli accessi principali al parco, situato nei pressi della cittadina di Camarones. In questa zona sono previsti interventi per facilitare il monitoraggio ambientale e l’accoglienza dei visitatori: sentieri costieri, una stazione per ricercatori, piccoli porti per operatori turistici, e spazi attrezzati per un campeggio a basso impatto. L’impegno è quello di rendere la natura accessibile senza comprometterla, promuovendo così un turismo sostenibile capace di generare occupazione locale e una nuova consapevolezza ambientale nelle persone che visiteranno quest’area.
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Parallelamente alla creazione del parco, la provincia di Chubut ha dichiarato sette specie marine “Monumenti Naturali Provinciali”. Questo significa dare loro la massima protezione legale prevista a livello locale e cioè divieto di caccia, cattura e commercio. Inoltre, sono previste attività di conservazione, educazione ambientale e tutela degli habitat. Queste specie sono: l’ossifraga del sud (Macronectes giganteus), uno straordinario uccello marino la cui conservazione è essenziale per l’equilibrio ecologico del mare argentino; il cefalorinco di Commerson (Cephalorhynchus commersonii), un delfinide piccolo, tarchiato e a rostro corto; lo squalo manzo nasolargo (Notorynchus cepedianus); la balenottera boreale (Balaenoptera borealis); l’otaria orsina sudamericana (Arctocephalus australis); l’anatra vaporiera testabianca (Tachyeres leucocephalus), una specie endemica della provincia di Chubut; e la megattera (Megaptera novaeangliae), fondamentale per il buon funzionamento degli ecosistemi marini e nella lotta ai cambiamenti climatici per la sua capacità di fertilizzare l’oceano, aumentandone la produttività, e di sequestrare carbonio.