Guida per novizi del campeggio libero
Per sfuggire al chiacchiericcio degli sconosciuti e al ronzio dei camper che affollano le piazzole, la soluzione perfetta è optare per il campeggio libero: il campeggio libero in mezzo alla natura, isolati rispetto alla civiltà.

Tuttavia, se accamparsi in mezzo alla natura selvaggia può essere la chiave per trovare la pace indisturbata e una connessione più profonda con la natura, allo stesso tempo comporta un maggiore livello di responsabilità e accortezza. Non è un’impresa ardua, basta solo possedere le conoscenze necessarie a mantenere in sicurezza i viaggiatori e a preservare il luogo che si sta visitando.

Cos’ è il backcountry camping?
L’espressione inglese "backcountry camping" descrive sostanzialmente la pratica di piantare la tenda in mezzo alla natura, lontano dai servizi offerti dalle strutture di accoglienza come bagni ed elettricità, e di far entrare tutto il necessario per il viaggio in uno zaino (cibo compreso) senza lasciare traccia del proprio passaggio.
In che modo è diverso dal campeggio convenzionale?
Non ricorrendo ai servizi turistici, chi pratica backcountry camping carica lo zaino con tutto il necessario e si addentra nella natura alla ricerca del posto perfetto dove piantare la tenda: dunque sì, questa tipologia di avventura può rientrare nella categoria "viaggi zaino in spalla".
A volte il campeggio libero si avvicina alla forma più tradizionale e sviluppata del campeggio: si possono utilizzare gli spazi adibiti alle tende, i focolari e magari anche le latrine. In altri casi, si rinuncia a questi comfort essenziali per far uscire fuori la propria anima selvaggia, requisito necessario per riuscire a fare i propri bisogni in una buca scavata nel terreno o in un sacchetto da caricarsi poi in spalla.

Dove praticare backcountry camping
Primo passo: scegliere la destinazione. I campeggiatori principianti dovrebbero scegliere una meta semplice per la prima esperienza di backcountry, invece di addentrarsi per molti chilometri in una selva e dormire fuori per più giorni partendo con solo lo zaino in spalla. Optate per un itinerario breve: non dovrete trasportare un carico così pesante e potrete prendere confidenza con questa tipologia di viaggio cominciando col passare una sola notte in tenda. I parchi nazionali sono un ottimo punto di partenza. Tuttavia, tenete presente che la maggior parte dei parchi nazionali richiede un permesso per accamparsi in libertà e spesso non lo concede nei mesi estivi.
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Testate l’attrezzatura prima di partire
Allontanarsi dal mondo è fantastico… finché non ti accorgi che i pali della tenda sono difettosi. Essere lontani da tutto e da tutti significa non poter ricorrere a un negozio specializzato quando qualcosa si rompe, per questo è fondamentale provare e riprovare l’attrezzatura prima della partenza. Montate la tenda prima del viaggio, anche se l’avete utilizzata un centinaio di volte, per assicurarvi di avere tutti i pezzi. Verificate se il fornellino funziona. Assicuratevi di avere gas a sufficienza nella bomboletta. Controllate e ricontrollate tutto.
Anche su questo fronte, ricordatevi di ridurre il carico al minimo: la vostra schiena vi ringrazierà. Scegliere i materiali meno pesanti ed eliminare il superfluo renderà più piacevole l’esperienza, soprattutto se sceglierete un itinerario a piedi piuttosto lungo. Gli attrezzi essenziali per il backcountry sono abbastanza simili a quelli richiesti dal campeggio tradizionale e devono entrare nello zaino: tenda, sacco a pelo, materassino, cibo, necessario per l’igiene personale, acqua, torcia e attrezzature per cucinare.

Cosa mangiare quando si pratica backcountry
Sul fronte pasti, "semplicità" è la parola d’ordine. I pasti liofilizzati sono una soluzione molto gettonata; basta disporre di acqua calda da versare nel sacchetto per avere pronti all’istante colazione, pranzo o cena. Mountain House, Backpacker’ s Pantry e Good to Go sono marche popolari di pasti liofilizzati che offrono un’ampia gamma di scelta. Se avete il palato raffinato, affidatevi a Fresh Off the Grid, hanno una lista infinita di pasti semplici, leggeri e nutrienti per chi viaggia zaino in spalla. Alcune località per il campeggio libero si trovano nei pressi di ruscelli o laghi, garantendovi una cena a base di pesce fresco, ma assicuratevi sempre che sia consentita la pesca nell’area.
Non lasciate tracce
Se si usufruisce degli spazi naturali, è importante proteggerli e preservarli, lasciandoli esattamente come erano stati trovati. I sette principi da seguire ruotano attorno a pianificazione e preparazione, trattamento delle superfici, smaltimento corretto dei rifiuti, tutela dell’ecosistema, riduzione al minimo dell’impatto dei falò, rispetto della fauna selvatica ed educazione nei confronti degli altri campeggiatori. Un’ulteriore indicazione che ha fatto il suo ingresso di recente riguarda il limitare la condivisione dei luoghi naturali sui social media: esporre certi luoghi ameni a tanta notorietà può comportare un afflusso di visitatori molto alto e, di conseguenza, il rischio di compromettere la fragilità di certi ecosistemi.

Imparate cose nuove e godetevi l’esperienza
I principi del Leave No Trace e le nozioni su come si utilizza l’attrezzatura non sono le uniche cose da sapere sul backcountry. Gran parte del sapere che si mette in pratica nella natura deriva dall’esperienza, ma è utile consultare le numerose lezioni e risorse online per tutti i livelli di abilità che trattano vari argomenti: dall’orientarsi con una mappa e una bussola all’identificazione di piante e animali. Infine, dovremmo renderci conto che interagire con la natura è un privilegio ed è giusto approcciarsi imparando a conoscerla. La giusta consapevolezza dell’impatto che comporta il nostro passaggio ci permette di vivere al massimo l’esperienza; la sensazione di dormire sotto un cielo stellato è ineguagliabile, così come quella di essere circondati dalla natura nella sua forma più selvaggia.