Roma: che cosa vedere in una giornata perfetta tra San Giovanni e Monti
Preparatevi a un’appagante passeggiata nel cuore di Roma, attraverso due dei suoi quartieri più ricchi di fascino, storia e atmosfere. Vi portiamo a San Giovanni, che ospita la cattedrale ufficiale dell’Urbe, e al Rione Monti, un concentrato di romanità in perenne trasformazione. Incontrerete bellezza, stupore e sapori a ogni passo.

Spesso quando si viene a Roma si tende a trascurare il quartiere residenziale di San Giovanni, a sud-est del centro, e ci si accontenta di ricordare le immagini della monumentale basilica che ne è il simbolo viste tante volte in TV per il concertone del 1° maggio. È un’occasione persa, perché la possente Basilica di San Giovanni in Laterano non è solo un’opera d’arte superlativa, ma è anche attorniata da altre gemme che val la pena visitare.

Basilica di San Giovanni in Laterano: la Cattedrale di Roma
Questa chiesa monumentale, la più antica delle quattro basiliche papali, è la cattedrale ufficiale di Roma ed è la sede del papa nella sua qualità di vescovo della città. Risalente al IV secolo, è venerata come mater et caput (madre e capo) di tutte le chiese cattoliche e per almeno un millennio è stata il più importante luogo di culto in Occidente. Sormontata da 15 statue alte 7 m (il Cristo con san Giovanni Battista, san Giovanni Evangelista e i dottori della Chiesa), l’immensa facciata tardobarocca, opera di Alessandro Galilei (architetto appartenente alla stessa famiglia di Galileo), fu completata nel 1735. Dietro le colossali colonne del portico, il portale centrale in bronzo proviene dall’antica Curia Iulia del Foro Romano, mentre l’ultima a destra è la celeberrima Porta Santa, che viene aperta solo negli anni giubilari.
L’interno colpisce per l’impronta lasciata da Francesco Borromini, una delle archi-star della Roma barocca: realizzato per l’Anno Santo del 1650, è uno spettacolo mozzafiato, con il soffitto dorato, il pavimento cosmatesco del XV secolo e l’ampia navata centrale fiancheggiata da statue del XVIII secolo raffiguranti gli apostoli, alte quasi 5 metri. Le emozioni non sono finite: in fondo alla navata, un tabernacolo gotico riccamente ornato custodisce, secondo la tradizione, le reliquie delle teste di san Pietro e san Paolo. All’altra estremità della basilica, sul primo pilastro della navata di destra, c’è un frammento di un affresco di Giotto, che introduce un ulteriore elemento di prospettiva storica per i visitatori.
Se dopo aver ammirato tanta bellezza avrete un po’ di vertigine, uscendo all’aperto in Piazza San Giovanni, sarete giustificati.

La Basilica di San Clemente: una radiografia della storia di Roma
L’itinerario prosegue percorrendo Via San Giovanni in Laterano verso il Colosseo. Prima del Parco del Colle Oppio e delle Terme di Traiano, dove nelle giornate più calde troverete un po’ di frescura, sulla destra incontrerete la Basilica di San Clemente. Nessun altro luogo illustra la stratificazione dei diversi periodi della storia di Roma meglio di quest’affascinante edificio. Databile al XII secolo, fu costruita sopra una chiesa del IV secolo, a sua volta edificata su un tempio di Mitra del II secolo e su una casa romana del I secolo; il tutto è appoggiato su fondamenta di età repubblicana. Riuscite a immaginare una stratificazione più interessante e varia di epoche storiche?
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In giro per il rione Monti
Il rione Monti è considerato il più antico di Roma. Qui in età imperiale sorgeva la Suburra, il quartiere della plebe di Roma: è sempre stata una zona popolare, nota per le case di tolleranza, le sordide osterie e un’atmosfera generale di squallore. Negli anni il quartiere ha attraversato una profonda trasformazione e ora ospita rinomate botteghe artigiane, mentre le sue osterie sono diventate bar alternativi. Fin dai primi passi si respira un’atmosfera accogliente, artistica e raffinata, ma in qualche modo colloquiale, tra colori e profumi che mettono subito a proprio agio.
A proposito di profumi... la cucina romana è grandiosa e il rione Monti non delude le aspettative, anche perché sarà venuta l’ora di mangiare qualcosa di buono… Per gustare le polpette alla romana, e molto altro!, il consiglio è l’enoteca Ai tre scalini – Bottiglieria dal 1895 (Via Panisperna 251). Vero pezzo di storia del quartiere, questa bottiglieria è sempre piena di clienti, soprattutto giovani, che si accalcano al bancone e si riversano nella via. È il luogo perfetto per un pasto a base di formaggi, salumi e piatti del giorno, come le polpette al sugo, accompagnati da ottimi vini e birre. In alternativa, proprio di fronte, vi aspetta Barzilai Bistrot (Via Panisperna, 44). Apprezzate la sua atmosfera informale e accomodatevi a uno dei simpatici tavoli sotto l’enorme lampadario o al bancone.

Tra Via del Boschetto e Villa Aldobrandini: prima shopping, poi relax
Prima abbiamo accennato alle apprezzate botteghe del rione Monti e allora ecco subito il riferimento giusto per incontrarle: passeggiando per Via del Boschetto, se ne trovano numerose. A fare da apripista al rilancio del quartiere sono state proprio boutique come quella di Tina Sondergaard (al civico 1), cui si sono poi affiancati punti vendita di moda vintage, gioiellerie e altri negozi invitanti. Se cercate un bijou, per esempio, qui a due passi provate da Perlei: i gioielli d’avanguardia esposti nelle vetrine di questa gioielleria artigianale piaceranno a chi ha uno stile minimal e contemporaneo.
In alta stagione le vie del Rione Monti possono essere piuttosto affollate e lo shopping, si sa, è impegnativo: vi tornerà utile l’indicazione di un posto tranquillo in cui rifugiarsi, proprio accanto a Via Nazionale. È il giardino di Villa Aldobrandini, appartenente all’omonima palazzina del XVI secolo: disseminato di sculture, dispone di alcune panchine sotto gli aranci, dove potrete facilmente riprendere fiato per… continuare lo shopping.

Basiliche di San Pietro in Vincoli e di Santa Prassede: dal profano al sacro
Dopo aver ceduto ai piaceri terreni degli acquisti e della tavola, fate ritorno al sacro (e alla bellezza della grande arte romana) visitando la Basilica di San Pietro in Vincoli. Pellegrini e amanti del bello vi giungono a frotte dal V secolo per due ragioni: per ammirare incantati il colossale Mosè di Michelangelo (1513-5) e per vedere le leggendarie catene (vincoli) che imprigionarono san Pietro nel Carcere Mamertino.
Portandovi verso l’Esquilino, vi aspettano altri due trionfi della bellezza. La chiesa di Santa Prassede, del IX secolo, è famosa per i suoi mosaici bizantini, giunti fino a noi nella loro veste originaria. È dedicata alla santa che, secondo la leggenda, fornì rifugio ai cristiani dalle persecuzioni. Più imponente e maestosa è la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Una delle quattro basiliche maggiori di Roma, sorge sull’Esquilino, nel punto dove si narra sia miracolosamente caduta la neve nell’estate del 358 d.C. (l’evento viene rievocato il 5 agosto di ogni anno con uno spettacolo di luci in Piazza di Santa Maria Maggiore).
A questo punto, rimanete a Monti per la serata. Per la cena provate La Barrique, uno dei posti migliori del rione dove andare a mangiare. Enoteca elegante ma informale, è l’ideale per gustare un pasto in tutta calma. Prenotate, è sempre meglio qui a Roma, e chiudete degnamente la vostra giornata nella Città Eterna.