Trastevere: che cosa vedere nel rione che condensa lo spirito di Roma
Se siete a Roma e volete scoprire l’anima più autentica della capitale, lasciate perdere i percorsi più battuti e dirigetevi verso il quartiere Trastevere. Questo storico rione di Roma, un tempo terra di artigiani e lavandaie, è oggi uno dei luoghi più amati da viaggiatori curiosi e romani doc. Qui, tra vicoli lastricati, persiane verdi e panni stesi al sole, troverete un concentrato di bellezza, storia e sapori veraci. Arrivate passando per Ponte Garibaldi: così avrete un colpo d’occhio dell’isola Tiberina e, soprattutto, renderete omaggio al nume tutelare di questo luogo.
Parliamo del poeta Giuseppe Gioachino Belli, il cui monumento fa bella mostra di sé all’ingresso del rione. Quando si visita questo quartiere di Roma, così legato alla storia e alle tradizioni della città, è bene partire da qui, perché nessuno come Belli, con i suoi sonetti e il suo spirito mordace, ha saputo esprimerne tanto bene l’essenza. Reso questo preliminare omaggio al suo più grande cantore, vi portiamo a scoprire il regno della romanità più autentica.
Guide e prodotti consigliati:
Cosa vedere a Trastevere
Basilica di Santa Maria in Trastevere: il cuore sacro di Trastevere
Con i suoi vicoli acciottolati, i palazzi color ocra, le facciate coperte d’edera e l’atmosfera bohémienne, Trastevere a Roma è uno dei luoghi più vivaci e di tendenza della capitale. Non pensiate, però, che custodisca solo localini e bar alla moda. Qui si trovano monumenti e opere architettoniche che poco o nulla hanno da invidiare a quanto vedrete altrove in città. Prima tra tutti, la Basilica di Santa Maria in Trastevere. Questa sfolgorante basilica è probabilmente la più antica di Roma tra quelle dedicate al culto della Vergine. Fu infatti costruita all’inizio del III secolo nel luogo in cui, secondo una leggenda, sgorgò miracolosamente una fonte d’olio minerale.
Il suo attuale aspetto in stile romanico è in gran parte frutto di un rifacimento del XII secolo. La facciata della chiesa è decorata con un bel mosaico medievale raffigurante la Madonna che allatta il Bambin Gesù, circondata da 10 donne che recano una lampada. All’interno, sono i mosaici a fondo d’oro del XII secolo ad attirare l’attenzione verso l’abside: osservate l’abbagliante raffigurazione del Cristo con la madre, attorniati da diversi santi e, all’estrema sinistra, da papa Innocenzo II che reca in mano un modellino della chiesa. Imponenti sono le 24 colonne d’epoca romana, alcune provenienti dalle Terme di Caracalla, e i frammenti di rilievi romani che formano una sorta di caotico mosaico nel portico. Notevoli sono anche il soffitto dorato a cassettoni disegnato nel 1617 da Domenichino e, a destra dell’altare, accanto al candelabro pasquale tortile, l’iscrizione ‘Fons Olei’ che segna il punto in cui sgorgò la miracolosa fonte d’olio minerale.
Villa Farnesina: purezza del Rinascimento
I saloni di questa splendida villa rinascimentale sono interamente ricoperti da magnifici affreschi. I dipinti della Loggia di Psiche e della Loggia di Galatea, entrambe al pianoterra, furono realizzati da Raffaello e dai suoi allievi. Gli sfolgoranti affreschi di Baldassarre Peruzzi nel Salone delle Prospettive, al primo piano, creano invece la prospettiva illusionistica di un colonnato che si apre su uno scorcio della Roma cinquecentesca.
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Tempietto del Bramante e Chiesa di San Pietro in Montorio
Considerato uno dei primi edifici in puro stile rinascimentale, il sublime Tempietto del Bramante (1508) è una vera sorpresa, stretto com’è nella corte della Chiesa di San Pietro in Montorio, nel luogo in cui secondo la leggenda medievale sarebbe stato crocifisso san Pietro. Di dimensioni contenute, ma dalle forme e proporzioni perfette, il tempietto rispetta molti dei canoni dell’architettura classica e sintetizza in maniera mirabile lo spirito del Rinascimento.
Shopping: stile, sapori e la tradizione di Porta Portese
Come sempre a Roma, il sacro e il profano trovano il modo di andare a braccetto con grande armonia. Così, dopo aver dedicato il tempo necessario a visitare i monumenti del rione, è venuto il momento di fare un po’ di shopping, perché a Trastevere anche fare acquisiti è una forma d’arte. Soprattutto quando si tratta di cibo. Un ottimo riferimento è l’Antica Caciara Trasteverina: la ricotta fresca di questo negozio centenario è molto apprezzata e di solito finisce entro l’ora di pranzo. Se arrivate tardi, consolatevi con l’irresistibile ricotta infornata o con una fetta del famoso pecorino romano DOP, quello con la crosta nera, e un pezzo di guanciale che non chiede altro che di essere rosolato in padella per una carbonara perfetta.
Sempre a proposito di acquisti, ma con un’incursione anche nella storia e nella tradizione del rione, il consiglio è di visitare il gigantesco mercato delle pulci di Porta Portese. Si tiene la domenica mattina e vede in scena migliaia di banchi che vendono di tutto, dai libri rari alle biciclette, dai poncho peruviani ai telefonini di sottomarche. È incredibilmente affollato e divertente, ma tenete il portafoglio al sicuro e preparatevi a contrattare per gli eventuali tesori che scoverete in mezzo al ciarpame.
Una serata a Trastevere: quando Roma ti aspetta a tavola
Vicoletti ricchi di fascino, piazzette animate, un’atmosfera frizzante: tutto questo è Trastevere, specie dopo il tramonto. I turisti lo adorano, ma piace molto anche ai romani, che vi affluiscono a frotte soprattutto nelle tiepide serate estive, quando le viuzze si riempiono di bancarelle di venditori ambulanti e la clientela di bar e pub si riversa fuori dai locali. Dopotutto, ristoranti e locali a Trastevere non mancano, e anzi, sono proprio una delle sue maggiori cifre distintive e caratterizzanti.
Provate una delle classiche e intramontabili trattorie, una delle istituzioni di Roma al pari del Colosseo: Da Teo è sempre piena di gente del posto che gusta piatti fumanti di specialità come la carbonara, la pasta cacio e pepe e i carciofi più buoni che ci siano, sia alla giudia (fritti) sia alla romana (stufati con aglio e prezzemolo). Per tener fede alla tradizione, gli gnocchi fatti in casa sono serviti solo il giovedì. È assolutamente necessario prenotare!
Validissima alternativa è Da Enzo: pareti color crema, tovaglie a scacchi e un menu tradizionale con tutti i piatti romani tipici - non manca nulla. Ciò che rende davvero eccezionale questa trattoria fedele alla tradizione, però, è l’attenzione alla qualità dei prodotti utilizzati, molti dei quali provengono da fattorie del Lazio. Da segnalare in particolare i carciofi alla giudia e la pasta cacio e pepe, tra i migliori della città.