Non di solo mare vive l'uomo in vacanza: alla scoperta dell'arte contemporanea in Calabria.

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Era il mio ultimo esame universitario, soltanto cinque crediti di distanza dall’agognata laurea specialistica in Letteratura Italiana, ed era l’esame di storia dell’arte contemporanea.

Lo avevo lasciato per ultimo. A me interessavano i libri, le storie, le parole: di tutto il resto, che chiamano arte, non me ne curavo. Forte del mio brillante libretto pieno di bellissimi voti, mi siedo davanti alla docente che mi stordisce con un: “Bene, signorina, cosa sa dirmi di Mimmo Rotella?”.

E io non sapevo dirle niente.


Alla fine l’esame l’ho superato, la laurea l’ho presa e ho continuato a occuparmi di parole e storie, ma lo schiaffo morale di non sapere niente di questo Mimmo Rotella mi era rimasto.

L’uomo che misura le nuvole, opera di Jan Fabre, al Parco della Biodiversità di Catanzaro
L’uomo che misura le nuvole, opera di Jan Fabre, al Parco della Biodiversità di Catanzaro
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L’arte contemporanea in Calabria inizia da qui

Le cose della vita, qualcuno canta, fanno dei giri enormi e poi ritornano ed è così che una dozzina di anni dopo mi ritrovo per lavoro a Catanzaro, in una calda giornata di inizio settembre, nella Casa Museo Mimmo Rotella per intervistare la curatrice del luogo. Luogo che è, diciamolo pure alla me stessa ignorante di qualche anno fa, pazzesco.


La Fondazione Mimmo Rotella è la casa dove Domenico Rotella, uno dei massimi protagonisti della scena artistica mondiale del XX secolo, è nato e cresciuto e che adesso espone alcune delle sue opere più significative. La casa museo si trova in una via laterale del corso principale della città, una stradina stretta, come molte di quelle che compongono il centro storico di Catanzaro e vi si entra gratuitamente in ogni momento dell’anno. Non posso certo essere io, dati i miei trascorsi, a spiegare a voi quale sia l’arte che ha reso grandissimo questo artista, ma per me è stata un’epifania entrare in questo luogo e i motivi sono essenzialmente tre.

La casa museo di Mimmo Rotella a Catanzaro
La casa museo di Mimmo Rotella a Catanzaro

Il primo: ho scoperto quanto avevo torto a non conoscere niente di Mimmo Rotella e quanto quella docente avrebbe avuto tutti i suoi diritti nel dirmi “signorina torni la prossima volta”. La sua arte è forte, dirompente, geniale, semplice e complessa al tempo stesso e niente, più dei suoi celebri décollage, può essere considerato un esempio perfetto di arte contemporanea: un’arte che parla, critica e celebra il presente usandone gli stessi materiali.


Il secondo: la me stessa che cerca le storie dietro le cose è stata deliziata dalla vista di una serie di eleganti cappellini femminili proprio all’entrata del museo. Questi testimoniano l’amore e l’attaccamento di Mimmo Rotella per la madre, Teresa Curcio, che qui svolse l’attività di modista, creando cappelli per le signore del capoluogo calabrese.


Il terzo: Mimmo Rotella è l’esponente più conosciuto al mondo dell’arte che ha origini in questa terra, ma la Calabria non si ferma a questo nome. La regione è colma di fondazioni, parchi, eventi e festival che raccontano, raccolgono e trasmettono l’arte contemporanea in tutte le sue forme.

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Se il turista non entra nel museo, il museo va dal turista

A Catanzaro, con una passeggiata di mezz’ora, si arriva dal centro storico, al Parco della Biodiversità Mediterranea e della Scultura contemporanea, un polmone verde, che si stende per 13 ettari sul pendio di una delle colline sui cui si adagia la città. Qui sedersi su un prato, dare da mangiare alle papere, correre, giocare a basket, spingere un passeggino, baciarsi su una panchina non sono azioni scontate come in ogni altro parco d’Italia: le opere di Tony Cragg, Mimmo Paladino, Jan Fabre, Dennis Oppenheim e Michelangelo Pistoletto sbucano fuori all’improvviso e rendono speciale, e a tratti surreale, ognuna di queste attività.

Cielo azzurro, opera d'arte, Catanzaro
Una delle tante opere all’aperto del Mudiac a Catanzaro.

Questo vizio di proporti l’arte mentre stai facendo altro, i calabresi ce lo hanno, ed è un vizio che con me, che di solito evito di chiudermi nei musei, funziona benissimo: sempre a Catanzaro, mentre cammini per il centro, ti imbatti nelle opere del Mudiac, il Museo Diffuso di Arte Contemporanea che ha creato dei percorsi espositivi collegando tra loro le opere esposte in vari punti della città. In pratica non si paga alcun biglietto, intanto ci si gode la città e ci si può fermare per un caffè freddo o un aperitivo tra un’opera e l’altra.


Portare l’arte per strada è una strategia vincente: spinge a esplorare zone che altrimenti un veloce visitatore si sarebbe perso e pone il viaggiatore davanti a qualcosa che, se fosse stato chiuso in un museo, probabilmente non si sarebbe andato a cercare: quando invece lo scopre, è molto probabile che gli resti nella memoria e che lo appassioni tanto da pagare un biglietto e visitare una mostra la seconda volta che sentirai il nome di quell’artista.

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Una delle opere di Salvador Dalì lungo il Museo all’Aperto Bilotti di Cosenza
Una delle opere di Salvador Dalì lungo il Museo all’Aperto Bilotti di Cosenza

Lo stesso fanno a Cosenza: si può far shopping su corso Mazzini e intanto godersi il MAB, il Museo all’aperto Bilotti. Anche in questo caso non bisogna fare niente: solo passeggiare. Sono le opere di Salvador Dalì, Amedeo Modigliani, Giorgio De Chirico, Emilio Greco che vi vengono incontro da sole.

A metà tra arte e storytelling invece si staglia il Museo del Fumetto: per arrivarci bisogna attraversare tutta la città vecchia e risalire il fianco della collina che domina il fiume Busento. Se non vi fermerete, come me, a fare troppe foto agli scorci da film in cui vi imbatterete risalendo su Corso Telesio, dovreste arrivare in circa venti minuti.



Murale, cielo azzurro, centro cittadino
Murale a Rogliano, parte del progetto Gulìa Urbana.
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Si chiamavano affreschi, ora sono murales

Da Cosenza, in circa 15 minuti d’auto, si raggiunge poi il piccolo centro di Rogliano: 5000 anime e 20 murales. Opere grandiose, realizzate dai maggiori artisti internazionali, che si radunano ogni anno in varie location per il festival Gulìa Urbana: gulìa in calabrese significa “voglia, desiderio” e testimonia l’enorme voglia che è necessaria per ideare e nutrire un progetto che ha volontà di dare vita a zone urbane dismesse o poco valorizzate tramite l’arte, facendo riferimento soprattutto al mondo del writing e della street art.

 

Io non ne ho avuto la fortuna, ma se programmate una visita da queste parti, cercate di venirci in base al calendario del festival: non so perché, ma credo che vedere dal vivo un’artista che dall’alto di un’impalcatura, sporco di vernice e polvere, progetta, disegna e dipinge la facciata di un palazzo sia quanto di più vicino ci possa essere a immaginarsi Michelangelo, arrampicato sulla volta della Cappella Sistina, sporco e stanco, a dipingere il suo capolavoro. Alla fine, anche lui è stato l’artista contemporaneo della sua epoca.


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Il collezionista di venti di Edoardo Tresoldi a Pizzo Calabro
Il collezionista di venti di Edoardo Tresoldi a Pizzo Calabro
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L’arte con il respiro del mare

Se invece non riuscite proprio a concepire una Calabria che non preveda un tuffo in mare, prendete in considerazione il festival Armonie d’arte che da venti anni si tiene tra luglio e settembre al Parco archeologico di Scolacium, a Roccelletta Borgia, e che porta in scena l’arte performativa, tra musica, teatro, danza, storia, mito, natura.


Se la vostra meta è un bagno nel mar Tirreno, allora al tramonto dovreste proprio prevedere una sosta a Pizzo Calabro: qui vi aspetta una delle opere più significative dell’artista Edoardo Tresoldi: “Il collezionista di venti” domina dall’alto la cittadina e l’orizzonte e respira insieme al vento che soffia dal mare.


In conclusione: io, dopo una settimana ho capito che dovevo prima farmi un giro in Calabria e poi presentarmi davanti a una commissione d’esame, ma tant’è. Voi cercate di organizzarvi per tempo.

Dove andare quando

Qui vi lascio un elenco, non esaustivo, dei principali festival d’arte che si tengono ogni anno in Calabria. Non è una cattiva idea cercare di visitare questa regione durante uno di questi eventi. Che non di solo mare vive l’uomo in vacanza.


- Armonie d’Arte | ogni anno da luglio a settembre nella provincia di Catanzaro

Da più di 20 anni, uno dei festival simbolo in Calabria per l’arte performativa, tra musica, teatro, danza, storia, mito, natura, nei bellissimi scenari di alcuni dei luoghi d’arte più rappresentativi della regione, come il Parco Archeologico di Scolacium, a Borgia, o il Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro. 


- Art Rizoma |  da luglio a settembre nel versante jonico della provincia di Reggio Calabria

Appuntamento curato dalla Fondazione Rocco Guglielmo, che ha anche la curatela del Museo MARCA di Catanzaro, con mostre collettive di artisti contemporanei che "invadono" luoghi non deputati ma dall’alto valore testimoniale, storico-artistico e di memoria dei territori (come chiese e palazzi storici).


- Fiumefreddo Photo Festival |  ogni anno da luglio a settembre a Fiumefreddo Bruzio (CS)

Un festival di fotografia contemporanea appena nato (la I edizione nel 2022), ospitato dal suggestivo centro storico di Fiumefreddo Bruzio, che unisce una vocazione fortemente internazionale ad un profondo radicamento territoriale con uno sguardo rivolto ad indagare l’immagine attraverso l’incontro e la ricerca sul campo, con mostre diffuse in diversi angoli del borgo.


- FRAC - Festival di Ricerca per le Arti Contemporanee |  ogni anno nel mese di agosto nella provincia di Catanzaro

Da sei edizioni, un festival di ricerca con un occhio di riguardo verso la musica elettronica contemporanea, ma che apre anche a commistioni con le arti visive e quelle performative, in location diverse di anno in anno, ma sempre caratterizzate da fascino e storia.


- Laterale Film Festival |  ogni anno a settembre a Cosenza

Festival che apre il proprio sguardo verso un modo di fare cinema in cui pensare diversamente le immagini è possibile, con film dal taglio fortemente sperimentale provenienti da tutto il mondo - con molti punti di contatto con il mondo delle arti visive tout court.


- Le Strade del Paesaggio |  ogni anno tra settembre e ottobre a Cosenza

Il festival del fumetto, che si tiene ogni anno nell’omonima istituzione museale della città (uno tra i pochissimi esempi di musei dedicati al fumetto in tutta Italia). Mostre di autori internazionali, ma anche live painting, workshop e negli ultimi anni anche un’appendice legata a gaming e cosplaying


- Ramificazioni | ogni anno date e location itineranti 

Festival dedicato alla danza contemporanea d’autore, che nella sua edizione 2022, in programma a dicembre, vede come palcoscenico l’auditorium comunale di Polistena con in lineup spettacoli firmati dalle più interessanti e riconosciute compagnie di danza italiane.

 








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