I templi di Hampi, la meraviglia dell’India del Sud
Frotte di scimmie invadono i muri diroccati dell’antico regno di Vijayanagar: uno spettacolo insolito e perfetto per quello che fu il luogo di nascita di Hanuman, il dio scimmia hindu. Immerse in un paesaggio irreale di formazioni di granito erose dal tempo, le rovine di oltre 1500 templi e padiglioni sono disseminate nella pianura alluvionale dell'India del Sud. Ai margini meridionali i templi cedono il posto ai resti del sultanato musulmano che subentrò a Vijayanagar quando la città fu rasa al suolo nel XVI secolo.
Per i viaggiatori che amano la storia, andare in esplorazione e fare arrampicate, questo sito è la meta perfetta. Dagli imponenti gopuram (torri che fungono da ingressi) dello Sri Virupaksha Mandir all’iconico carro in pietra del Vittala Temple, ogni palmo di pietra a Hampi reca le tracce dei ceselli degli scalpellini. Si potrebbero trascorrere intere giornate in questo paesaggio lapideo, scoprendo sculture nascoste e santuari dimenticati, arrampicandosi su massi e rocce sporgenti, per poi tornare in città con una piccola imbarcazione in vimini e godersi un rinfrescante lassi all’ombra di un albero di mango. La pace viene disturbata periodicamente solo dal governo quando fa sgomberare gli abitanti che si sono insediati nell’area storica, inclusa la zona di servizi per i turisti di Hampi Bazaar.
I migliori itinerari
Hampi in 4 giorni
Quattro giorni a Hampi passano in fretta. Già soltanto esplorare la sezione delle rovine intorno a Hampi Bazaar richiede un’intera giornata, mentre i resti di epoca islamica situati a sud ne occupano un’altra. Il terzo giorno esplorate i villaggi di Virupapur Gaddi e Anegundi, sulla riva settentrionale del Tungabhadra, e salite ai templi più fuori mano, come il tempio di Hanuman sulla Anjanadri Hill, luogo di nascita del dio scimmia hindu. L’ultimo giorno rilassatevi all’ombra di un mango vicino al fiume oppure scalate uno degli affioramenti di granito scolpiti di Hampi.
Hampi in 7-10 giorni
Con più tempo a disposizione, riuscirete a lasciare le affascinanti rovine di Hampi per vedere qualche altro posto. Tenete presente però che tre o quattro giorni sono il tempo minimo da dedicare a questo esteso sito storico. Proseguite il tour dei templi a Badami, a nord di Hampi, dove i templi e le grotte piene di sculture sorgono intorno a un villaggio sulle rive di un lago che occupa un bacino naturale. Trascorrete un giorno o due a Badami e poi visitate le vicine Pattadakal e Aihole, con i loro magnifici templi originari del VII secolo. Passate poi dall’hindusmo all’islam visitando le moschee e i mausolei di Vijapura (Bijapur), dopodiché prendete l’autobus per tornare a Hosapete.
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Il viaggio
Come arrivare
Hampi si trova a metà strada tra Bengaluru (Bangalore) e Goa, e arrivarci implica viaggiare in aereo, in treno e su strada. L’opzione più semplice è il Kempegowda International Airport di Bengaluru, servito da buoni collegamenti con Asia, Europa e il Medio Oriente, oltre a voli nazionali da quasi tutti i principali aeroporti indiani. Anche il Dabolim Airport di Goa è ben servito da voli nazionali, nonché da alcuni collegamenti dal Medio Oriente operativi tutto l’anno e da voli turistici stagionali dall’Europa.
Trasporti interni
Per arrivare a Hampi da Bengaluru o da Goa bisogna raggiungere in treno la placida città di Hosapete (Hospet). Il viaggio da Goa è leggermente più breve (7 ore), ma prima dovrete raggiungere la stazione ferroviaria di Madgaon Junction, vicino a Margao. Da Bengaluru a Hosapete occorrono nove ore di viaggio, ma i treni sono più frequenti. Dall’autostazione di Hosapete, gli autobus locali effettuano partenze per Hampi per tutto l’arco della giornata e coprono il tragitto in 30 minuti.
Quando andre
L’inverno, con il suo clima asciutto, è il periodo migliore per visitare Hampi, anche se le temperature diurne raramente scendono sotto i 25°C in qualsiasi stagione, e il caldo può diventare quasi insopportabile in maggio. La stagione dei monsoni, da giugno a settembre, porta acquazzoni ma tappezza di verde i campi aridi in mezzo alle rocce. Novembre e dicembre sono i mesi migliori per le arrampicate, con aria secca e temperature gradevoli. In pieno inverno, dopo il tramonto le temperature scendono e avrete bisogno di maniche lunghe.