Nonno, partiamo?
Una vacanza insieme ai nipotini è gioco e scoperta, piccoli lussi in pasticceria e sguardi pieni di meraviglia: senza dubbio, il sistema migliore per costruirsi una seconda infanzia felice. Ecco alcune idee per nonni con la voglia di viaggiare.
Parco di Pinocchio, Collodi, Italia
Il papà di Pinocchio (Carlo Lorenzini, non Geppetto) trascorse gli anni incantati dell’infanzia in una frazione di Pescia, nelle vicinanze della verde e tranquilla Pistoia. Suo padre era giardiniere di una villa incantata, inerpicata su una collina sotto le case in pietra viva del villaggio, e sua madre era anch’essa alle dipendenze del ‘Castello’, come cameriera. Chissà quante reminiscenze di Villa Garzoni sono passate nel capolavoro di colui che, dovendosi trovare uno pseudonimo, scelse proprio il nome del borgo pluricentenario di Collodi, teatro di questa meraviglia. Sicuramente il Parco di Pinocchio è anche questo: un modo di ringraziare l’autore delle Avventure di una notorietà mondiale alquanto imprevedibile. Peccato che, nei sessant’anni e oltre trascorsi dalla sua fondazione, il parco abbia perso un po’ di smalto: il percorso sulle tracce del burattino è divertente, ma i bambini sono ormai abituati a ben altro. Il fascino delle giostrine antiche però (nonostante qualche problema di manutenzione) è sempiterno, gli spettacoli di marionette nel teatrino sono coinvolgenti, l’intero ambiente è curato e pulito. E le sculture nel verde piaceranno (soprattutto) ai genitori.
All’interno del Giardino Garzoni, accessibile con lo stesso biglietto d’ingresso del parco, è stata di recente realizzata la Collodi Butterfly House, abitata da centinaia di farfalle appartenenti a specie originarie delle zone tropicali o equatoriali.
Musée Océanographique de Monaco
Questo grande acquario è una meta classica: non tanto per le sue 90 vasche popolate da centinaia di specie di pesci, alghe e molluschi, ma per la sua storia affascinante, in cui si mescolano scienza, avventura, mecenatismo e passione per l’esotico e il collezionabile. Dei tre piani aperti al pubblico, due ospitano una raccolta di oggetti e reperti appartenuta al principe Alberto I, grande amante del mare e fondatore del Musée nel 1906. Vi si trova anche il bizzarro Gabinetto delle Curiosità, ideato dall’artista Mark Dion per un’esposizione temporanea e poi entrato a far parte di quella permanente. Migliaia i pezzi esposti, tra cui orsi polari impagliati, pesci fossili, libri preziosi, scafandri da palombaro, finte sirene e attrezzature d’epoca. I due secoli di storia gravano forse sulle spalle dell’acquario (malgrado alcuni ampliamenti e ammodernamenti) nella sezione dedicata ai viventi, divisa in tre zone principali, quella mediterranea, quella tropicale e la laguna degli squali.
La pétanque, Costa Azzurra, Francia
Dieci metri di terra battuta più o meno piana e voglia di giocare: non serve altro per una partita a pétanque, il gioco delle piccole bocce metalliche, da lanciare senza rincorsa. In Francia è una religione, con quasi 400.000 tesserati e milioni di praticanti. A livello agonistico il gioco è seguitissimo, gli incontri più importanti si svolgono in veri e propri ‘stadi da bocce’ e vengono trasmessi dalle emittenti sportive nazionali. Se giocato bene diventa quasi una forma d’arte, ma ai principianti non è richiesta prestanza fisica o particolare destrezza, solo curiosità e voglia di divertirsi. La pétanque, infatti, non ha mai rinnegato il proprio passato popolare: si pratica all’aperto, dove c’è spazio, nei viali, nei giardini e negli spiazzi non asfaltati di Nizza, Cannes, Antibes e delle altre località della Costa Azzurra. A fine partita ci si può tranquillamente avvicinare e chiedere di provare qualche tiro: con ogni probabilità i giocatori saranno felici di scambiare due chiacchiere. E se vi riuscirà un bell’accosto, o meglio ancora una bocciata, si complimenteranno con l’immancabile “bravó!”.
Su Youtube si trovano migliaia di video legati alla pétanque, dalla registrazione di intere partite internazionali ai filmati di suggerimenti pratici e tecnici. Se doveste appassionarvi non ci sarà nemmeno un problema di costi: per tre buone bocce usate bastano €50 circa.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Isla Mágica, Siviglia, Spagna
Quando le esposizioni universali finiscono si rompe l’incantesimo, e la realtà appare per quella che è veramente: padiglioni abbandonati e grandi aree urbane difficili da gestire e riutilizzare. A Siviglia è successo nel 1992, ma solo cinque anni dopo sul sito è tornata la magia. Nel 1997, laddove sorgevano i padiglioni internazionali, è stata inaugurata l’Isla Mágica, un parco tematico dedicato alle esplorazioni che da questa parte di Spagna partirono alla volta delle Americhe. Varcato l’ingresso, vi troverete tra piramidi maya e abitazioni indigene immerse nella foresta tropicale. Potrete esplorare l’Eldorado e assistere agli spettacoli dei corsari, rinfrescarvi tra le cascate dell’Iguazú e le rapide dell’Orinoco e scapicollarvi dalle montagne russe.
La giornata può proseguire con una visita al Padiglione della Navigazione, realizzato dall’architetto Guillermo Vázquez Consuegra.
Crociera sul Bosforo, Turchia
Lo stretto che segna il confine meridionale tra Europa e Asia non è solo qualcosa di bello da vedere a Istanbul se si ha tempo. Il Bosforo è Istanbul, ne ha disegnato la geografia e la storia, ha permesso l’incontro tra Oriente e Occidente che è l’essenza stessa della città, è stato percorso nei millenni da mercanti e conquistatori e oggi è un’arteria su cui si spostano milioni di persone. La sua accessibilità, mai venuta meno, fa di un giro in traghetto un’esperienza per tutta la famiglia: chi è appassionato di storia osserverà ammirato i palazzi dei sultani, le moschee, i villaggi nel verde che si susseguono sulla sponda europea e su quella asiatica e soprattutto le yalı, incantevoli residenze estive che gli aristocratici ottomani e gli ambasciatori stranieri si facevano costruire in riva al mare tra il XVII e il XIX secolo. I più piccoli proveranno l’ebbrezza di navigare in un canale così largo da sembrare a tratti mare aperto, ma da cui non si perde mai di vista la terra, incroceranno pescherecci e navi container e passeranno sotto ponti giganteschi. A tutti piacerà la ‘Crociera al chiaro di luna’, che si può fare ogni sabato sera d’estate: pochi panorami al mondo emozionano come il profilo dei minareti di Istanbul che si allontana all’andata, con il cielo rosato del tramonto sullo sfondo, e si avvicina al ritorno, tra le luci della città che ormai brillano nella notte.
Oltre alle due opzioni classiche, il tour lungo del Bosforo di sei ore e quello breve di due ore circa (attivo da marzo a ottobre), ora è in funzione anche un servizio di traghetto ‘hop on-hop off’, grazie al quale i passeggeri possono scendere e risalire a bordo senza pagare un nuovo biglietto.