Una guida alle spiagge più belle della Polinesia Francese
Le spiagge bianche spopolano su Instagram, ma un viaggio in Polinesia Francese vi aiuterà ad ampliare i vostri orizzonti. Nelle isole montuose più giovani come Tahiti e le Isole Marchesi troverete sabbia ‘nera’ come il peltro o dai toni argentati. Le Isole Tuamotu, in particolare Fakarava, ospitano luminose spiagge dalle sfumature rosate. Naturalmente, la maggior parte delle spiagge sono di un magnifico giallo dorato che incornicia i bordi delle lagune turchesi. E se non sapete quale isola o quale spiaggia della Polinesia Francese scegliere, qui troverete informazioni e consigli per trovare il vostro angolo di paradiso in riva al mare (incredibilmente blu).

La sabbia nera è di origine vulcanica mentre quella bianca e rosa deriva dall’erosione naturale di varie specie di barriere coralline. Ma non sono solo i colori a cambiare: le spiagge della Polinesia Francese tendono a non essere ampie, con poche spettacolari eccezioni nelle Isole della Società e su alcuni motu (isolotti di corallo).
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La Costa Orientale di Tahiti
La costa orientale è la parte più tranquilla e isolata di Tahiti Nui. Vanta luoghi splendidi, tra cui siti storici, cascate e uno sfiatatoio, in cui potreste essere gli unici visitatori. La strada si snoda tra il mare e le scogliere, con vedute spettacolari sulle vallate verdi e la costa frastagliata priva di barriera corallina. Potrete sostare in una spiaggia deserta di sabbia nera o fermarvi a guardare i surfisti impegnati sui beach break di fronte a Papeeno. Da qui partono anche le avventure più emozionanti nell’entroterra, dai tour in fuoristrada che risalgono la magnifica Vallée de Papeeno e attraversano l’interno dell’isola toccando un lago, siti archeologici e un curioso hotel, fino a Mataia, sulla costa nord. L’escursione agli straordinari condotti magmatici di Hitiaa, in cui è possibile tuffarsi, è tra le più indimenticabili (e ardue) dell’isola. Non perdete la Plage Lafayette, tra le spiagge di sabbia nera più belle di Tahiti. Situata di fronte alla magnifica baia di Mataiva, è adatta alla balneazione e poco affollata.

La Costa Occidentale di Tahiti
La costa occidentale di Tahiti Nui è più frequentata e molto più turistica rispetto alla costa orientale. Il tratto di sabbia bianca a sud di Pape’ete è la piccola ma incantevole spiaggia di Toaroto, al PK15,5, adatta alla balneazione e spesso molto tranquilla. A breve distanza, al PK18, sorge la spettacolare spiaggia di Vaiava, per molti la migliore e più bianca dell’isola. Gli abitanti la frequentano per nuotare e socializzare, anche se i fondali sono bassi e non adatti alla balneazione. 500 metri più a sud si trova la spiaggia del Mahana Park (o di Papehue), perfetta per lo snorkelling grazie alla presenza di coralli di fronte alla spiaggia; è talvolta possibile noleggiare kayak e tavole da stand-up paddling.
Da qui in poi la sabbia diventa più scura, ma la spiaggia di Rohotu (PK23,5), con il suo arenile grigio, è più ampia delle spiagge più vicine a Pape’ete e ideale per le famiglie, grazie ai tratti di morbida sabbia in cui i bambini possono giocare. Tutti amano la spiaggia di Taharuu: la gente del posto che porta i bambini a fare il bagno, i turisti in gita di un giorno da Pape’ete e i surfisti che cavalcano le grandi onde. Questa spiaggia di sabbia nera dalla forma ricurva è lunga, ampia e riparata. C’è anche un piccolo snack proprio sulla spiaggia.
Vale la pena fermarsi a Papeete?
Pape’ete non sarà la perla del Pacifico meridionale, ma il suo porto vivace, il sofisticato lungomare in costante evoluzione, i sorrisi delle persone e i suonatori di ukulele sui marciapiedi compensano la bruttezza degli edifici e l’intenso traffico. Il caos compatto e variopinto della città potrebbe incantarvi o respingervi, anche a causa della mancanza di spiagge e del disordine delle periferie. Fermatevi in un caffè in stile parigino, acquistate perle o pareu (sarong) colorati al mercato, cenate presso un food truck nelle serate tiepide e respirate l’atmosfera locale sul lungomare, orlato da giardini.
lo straordinario atollo di Tetiaroa, 59 km a nord di Tahiti, è visitabile in giornata da Papeete. Con spiagge di sabbia bianca, l’azzurro surreale della laguna e una natura selvaggia, l’atollo si raggiunge in barca a vela (da 2 a 4 h). I tour sostano in un isolotto dove nidificano gli uccelli; qui potrete passeggiare nella foresta vergine circondati da una miriade di specie strillanti. Dopo il pranzo, che consiste in un tipico barbecue sulla spiaggia, potrete fare snorkelling in una delle lagune più incontaminate delle Isole della Società, con oltre 160 specie di pesci e vari tipi di squali.

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Relax sulla spiaggia di Matira a Bora Bora
Unica vera spiaggia di Bora Bora, questa spettacolare distesa di sabbia candida lambita da acque turchesi è perfetta per prendere il sole e nuotare (meno adatta invece per fare snorkelling). La spiaggia di Matira si estende su entrambi i lati di Pointe Matira, una stretta penisola che si protende verso sud nella laguna e presenta alcune strutture ricettive e ristoranti. Se siete stanchi di poltrire, i venti costanti e la laguna protetta della Pointe Matira sono la combinazione perfetta per praticare sport acquatici adrenalinici.
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Temae e le spiagge più bella di Mo’orea
Mo’orea vanta alcune delle spiagge più incantevoli della Polinesia Francese, tutte con sabbia bianchissima e lambite da una laguna azzurro fluorescente. La spiaggia più bella della costa orientale, e una delle più ampie del paese, è quella di Temae, che si estende da Teavaro fino all’aeroporto. Il Sofitel Ia Ora Moorea Beach Resort occupa parte della spiaggia, nelle cui acque si pratica eccellente snorkelling sui fondali bassi e lungo il lato della barriera più vicino alla laguna.
Il tratto pubblico della spiaggia di Temae, subito a nord del Sofitel, è sempre molto affollato nel weekend e ricorda una gigante piscina, perfetta per i bambini. Sulla spiaggia incombe la minaccia di un nuovo complesso alberghiero, ma gli abitanti stanno lottando per mantenerla accessibile a tutti. Altre strutture della zona hanno spiagge non accessibili per la balneazione, mentre quella pubblica è a breve distanza.
Nei weekend, la stretta e incantevole fascia di sabbia bianca della spiaggia di Ta’ahiamanu (Mareto) è frequentata sia da turisti sia da abitanti del posto, ma c’è spazio a sufficienza per stendere l’asciugamano. Malgrado manchino i servizi, rimane un posto magnifico per nuotare, prendere il sole o fare picnic. Chi fa snorkelling sarà gratificato da una quantità di coralli e altre creature marine subito al largo. Da qui si godono magnifiche vedute sulla Baie d’Opunohu Bay e le vette circostanti.
La spiaggia di Tiahura, dove un tempo sorgeva il Club Med Hotel, è un altro piacevole tratto di spiaggia pubblica dotato di parcheggio, bagni e docce, prato e suggestive palme da cocco. È ideale per lo snorkelling e la balneazione, e presenta pannelli che illustrano l’ecosistema corallino circostante.

Rangiroa
Con la sua laguna rettangolare, vastissima e invitante, punteggiata da barriere coralline, Rangiroa è il più grande e visitato degli atolli delle Tuamotu. Arrivando direttamente da Bora Bora o da Tahiti, Rangi (come viene chiamato dai suoi frequentatori abituali) sembrerà un luogo fin troppo tranquillo e isolato, mentre a chi viene da qualsiasi altra isola dell’arcipelago apparirà come una grande città, con strade asfaltate, negozi, un paio di resort e qualche ristorante. Ma è solo il primo impatto, le vere attrattive si nascondono sotto la superficie del mare: Rangiroa è tra i migliori posti al mondo per vedere squali, mante e delfini, avvistati tutto l’anno sulla barriera esterna e all’interno della Passe de Tiputa, vicino ai bungalow. Per chi invece preferisce rimanere in superficie l’interminabile distesa di isolotti è un richiamo irresistibile, così come le gite in barca sulla laguna verso posti paradisiaci.
Tikehau
Tikehau è un paradiso. L’ineguagliabile bellezza, le spiagge sconfinate e le infrastrutture turistiche poco appariscenti ma abbastanza sviluppate lo rendono davvero invitante. Con il tempo l’erosione ha trasformato l’anello di corallo in motu di sabbia bianca e rosa che racchiudono una laguna dall’acqua turchese, piena di angolini idilliaci per un picnic e di spiagge appartate tra le più incantevoli di tutte le Tuamotu, ideali per passare la giornata oziando. L’unico insediamento è Tuherahera, uno dei villaggi più belli e curati dell’arcipelago, situato sulla parte est dell’atollo, vicino all’aeroporto; a differenza di Rangiroa, non dovrete fare grandi viaggi per trovare l’angolo perfetto di sabbia. Sott’acqua, una ricca vita marina attende sub di ogni livello. Insomma, Tikehau è uno degli atolli più piacevoli delle Tuamotu, perfetto per prendersi una pausa da tutto. È sempre più apprezzato, per cui prenotate in anticipo per assicurarvi le opzioni migliori.
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Quando andare in Polinesia
In generale, i mesi da giugno a settembre sono i più freschi e asciutti, mentre il periodo tra febbraio e aprile è caldo e piovoso. I polinesiani definiscono i mesi più piovosi (da novembre a maggio in tutto l’arcipelago) la ‘stagione dell’abbondanza’: molti frutti arrivano a maturazione e la pesca è ricca. Questo è anche il periodo più caldo dell’anno, quando le acque sono spesso calme e adatte alla balneazione, alle escursioni in barca e alle immersioni. Pioverà? È probabile. La stagione secca (da maggio a ottobre) è più ventosa: il mare delle Isole Tuamotu è agitato e burrascoso, mentre Tahiti Iti è spesso colpita dalle burrasche.