Tutto su Raiatea e Tahaa le isole polinesiane per gli amanti della natura

Redazione Lonely Planet
9 minuti di lettura

Circondate dalla stessa laguna, Ra’iatea e Taha’a sono le isole della Polinesia ideali per scoprire il lato misterioso e selvaggio dell'arcipelago. Fatta eccezione per la loro straordinaria bellezza, Ra’iatea e Taha’a hanno poco in comune. Ra’iatea, montuosa, imponente e dal fiero carattere indipendente, ospita la città più grande della Polinesia Francese dopo Pape’ete ed è considerata anche il centro spirituale del Triangolo polinesiano. Taha’a, invece, è formata da colline basse e pittoresche, è celebre per la dolce vaniglia profumata ed è forse la più tranquilla delle Isole della Società.

Le isole della polinesia Raiatea e Tahaa
La vista sulla laguna Raiatea e Tahaa ©Umomos/Shutterstock
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Entrambe sono molto invitanti per i viaggiatori autonomi e sono circondate da motu, isolotti di sabbia bianca e palme, e da una laguna che sembra un acquario. Immersioni, snorkelling e kayak sono le principali attività acquatiche, ma sempre più diffusi sono anche surf, kitesurf, wakeboard e foil board. Le montagne dell’entroterra, soprattutto a Ra’iatea, si prestano a escursioni alla ricerca di panorami, cascate e di uno dei fiori più rari al mondo, il tiare apetahi. E abbondano le coltivazioni di perle e le piantagioni di vaniglia, che offrono ai visitatori visite guidate e prodotti dai prezzi adeguati alla loro altissima qualità.

Su queste isole le cose cambiano lentamente e la loro raison d’être non è mai stata il turismo. Tuttavia negli ultimi anni il numero dei visitatori è aumentato e gli abitanti hanno iniziato ad avviare attività ricettive e turistiche. A Ra’iatea sono in progetto due nuovi alberghi e diversi resort su entrambe le isole hanno recentemente cambiato gestione e sono stati rinnovati. Ma le infrastrutture non sono ancora sufficienti a far fronte all’affluenza dell’alta stagione: bisogna quindi prenotare con largo anticipo. 

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Organizzare il viaggio

Per un viaggio in queste isole della Polinesia sono necessari vari giorni per esplorare ed entrare in sintonia con ciascuna di queste isole molto diverse; programmate di passare parecchio tempo sulla terra e in mare, ma anche distesi su un’amaca. 

Se avete poco tempo, fate base nel nord di Ra’iatea e visitate subito il Marae Taputaputea per cogliere l’essenza spirituale dell’isola. Il giorno dopo camminate fino al Plateau de Temehani per vedere il famoso fiore tiare apetahi, e non ripartite senza aver partecipato a un tour della laguna intorno a Taha’a, durante il quale visiterete una piantagione di vaniglia, una perlicoltura, una distilleria di rum e giardini di corallo dei motu. 

Se avete più tempo, dividete il viaggio tra Ra’iatea e Taha’a, magari soggiornando anche in un resort su un motu. Con un veicolo a noleggio fate il giro di Ra’iatea e di Taha’a, visitando piantagioni di vaniglia, coltivazioni di perle e marae (templi tradizionali). Programmate diverse escursioni a piedi a Ra’iatea e passate un giorno in barca intorno Taha’a, con soste per lo snorkelling o le immersioni. 

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La laguna è il luogo prefetto per lo snorkelling ©bru greg/Shutterstock
La laguna è il luogo prefetto per lo snorkelling ©bru greg/Shutterstock

Cosa vedere a Raiatea

È nota come "l’Isola Sacra", e sulla sua costa sud-occidentale si trova il tempio tradizionale più rilevante della Polinesia, il Marae Taputapuatea, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che era un tempo meta di pellegrinaggi e che secondo molti emana ancora un intenso potere. 

Il capoluogo, Uturoa, è l’unica vera città, vivace e animata. Non avendo spiagge Ra’iatea è poco frequentata dai turisti, ma offre molte altre attrattive naturali: ripide montagne, un fiume limpido e navigabile e una vasta laguna circondata dalla barriera corallina. Il relitto del Nordby, poco al largo, è uno dei più interessanti siti di immersione della regione, e la splendida escursione sul Mont Temehani offre la possibilità di vedere uno dei fiori più rari al mondo, il tiare apetahi. 

L’interno di Ra’iatea è un vero paradiso per gli amanti dell’escursionismo. Alcuni itinerari sono impegnativi, ripidi e scivolosi, ed è vietato avventurarcisi senza una guida. Altri possono essere percorsi per proprio conto da persone di ogni età e condizione. 

Il lussureggiante entroterra di Raiatea©gg-foto/Shutterstock
Il lussureggiante entroterra di Raiatea©gg-foto/Shutterstock
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Escursioni nell’entroterra di Raiatea

L’escursione più bella (tra le migliori di tutta la Polinesia Francese) è quella che sale al Plateau de Temehani. Questa escursione panoramica e gratificante parte su una pista sterrata nei pressi del PK6 lungo la strada costiera a sud-ovest di Uturoa. La pista attraversa una foresta di pini, tra felci, delicate orchidee e cascate, fino a raggiungere il Plateau de Temehani, a 800 m di quota. Mano a mano che si sale il panorama diventa sempre più grandioso. Arrivati in cima, la guida vi mostrerà il tiare apetahi, una rara gardenia bianca endemica di Ra’iatea. Con i suoi cinque petali disposti solo da un lato è diventata un simbolo dell’isola. Nonostante sia ora vietato raccoglierla, ne sopravvivono soltanto poche decine di piante. Inutili sono stati i tentativi di introdurla altrove e il numero dei suoi esemplari sta rapidamente diminuendo, anche a causa di un fungo, per cui conviene intraprendere il prima possibile questa escursione, che è di difficoltà moderata e richiede circa sette ore tra l’andata e il ritorno. 

La seconda tra le migliori escursioni di Ra’iatea è quella che vi porterà alla scoperta delle Trois Cascades. Con una facile passeggiata si arriva alla prima (la più piccola), che ha una fantastica piscina naturale dove si può fare il bagno; da qui il sentiero si inerpica ripido con alcuni passaggi insidiosi. Superata la seconda cascata, il sentiero segue il letto del torrente in una foresta di bambù. La terza cascata è la più bella: una meraviglia di 40 m con una favolosa piscina naturale alla base dove si può nuotare. Camminate sotto il getto per farvi un massaggio e fate attenzione alle anguille. L’intera escursione richiede circa quattro ore ed è di difficoltà moderata. 

Nella parte meridionale dell’isola è possibile compiere un paio di escursioni più facili senza guida. Al lato della strada trasversale vedrete i cartelli che indicano La Promenade de Gabbros, un itinerario di 30 minuti andata e ritorno che porta a curiosità geologiche chiamate gabbri, rocce scabre e scure dalla forma di creste, che formavano il camino del vulcano da cui è nata l’intera isola. Appena 2 km più avanti lungo la strada incontrerete il sentiero della cresta delle Macaranga, un percorso di 1,3 km attraverso una foresta secca e lungo la caldera del principale vulcano di Ra’iatea, attrezzato con scale e corde per aiutare l’ascesa. In cima, a 250 m di altezza, la vista spazia sull’intera Vallée de Faaroa, fino alla Baie de Faatemu sulla punta più a sud dell’isola. Tenete le orecchie aperte per sentire il suono della cicala blu, l’unica specie di cicala, endemica dell’isola, della Polinesia Francese. 

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Snorkelling e spiagge a Raiatea

Sulle acque intorno Ra’iatea si possono praticare così tante attività da tenervi occupati per almeno una settimana. Grazie alla sua posizione al centro delle Isole della Società e alla sua bella laguna, Ra’iatea è uno dei centri più importanti per il noleggio di yacht. Popolari sono i tour in barca di un giorno, che però di solito, dopo aver raccolto i clienti al molo di Uturoa, si spostano a Taha’a. 

Di solito hotel e pensioni mettono gratuitamente a disposizione kayak con cui raggiungere le spiagge di sabbia bianca sui motu: i più belli sono il Motu Iriru a est, il Motu Miri Miri a ovest e il Motu Oatara a sud-est. Più avventurose sono le uscite guidate in kayak di un’intera giornata che risalgono l’unico fiume navigabile della Polinesia Francese, il Faaroa. Con Raiatea Activities scivolerete tra le sue sponde rocciose, in mezzo alla giungla, nella quiete totale di una regione selvaggia, di cui le guide vi illustreranno storia ed ecosistema. 

Quanto alle immersioni, il miglior diving centre di Ra’iatea è Hemisphere Sub; c’è un altro centro discreto, il più piccolo Te Mara Nui; inoltre alcuni servizi di barche a noleggio propongono immersioni ai clienti. Gli operatori assicurano il trasporto dall’hotel e frequentano una ventina di siti intorno a Ra’iatea e Taha’a, tra cui passes, pareti verticali, giardini di corallo e il relitto più interessante della Polinesia Francese (il Nordby). 

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La spiaggia di Motu Mahana a Taha’a ©Raphaelle Gagnon-Durand/Shutterstocck
La spiaggia di Motu Mahana a Taha’a ©Raphaelle Gagnon-Durand/Shutterstocck

Cosa vedere a Tahaa

Più estesa di quanto si creda (è più grande di Mo’orea) e dalla forma di un’orchidea, l’isola è specializzata in due delle cose più piacevoli che la Polinesia Francese abbia da offrire: vaniglia e perle. Il che si addice alla personalità dolce e delicata di Taha’a. La bellezza dell’isola sta nella sua tranquillità, che fa dimenticare ai visitatori il resto del mondo catturandoli con l’incredibile quiete e la natura meravigliosa. Dalla fascia di motu sabbiosi nel nord dell’isola la sagoma di Bora Bora appare così vicina che si ha quasi l’impressione di trovarsi nella sua esclusiva laguna. 

Una strada costiera asfaltata fa il giro di quasi tutta l’isola, ma il traffico è molto ridotto e non esistono trasporti pubblici. La laguna facilmente navigabile e gli ancoraggi sicuri rendono Taha’a una meta molto apprezzata da yacht di passaggio e turisti che la visitano in giornata da Ra’iatea. 

Esplorare la laguna

Il modo più diffuso per andare alla scoperta di Taha’a è partecipare a uno dei molti tour in barca che fanno il giro dell’isola fermandosi per praticare snorkelling, osservare gli squali e pranzare su un motu (oltre che per una serie di attività sulla terraferma, come visitare una coltivazione di perle, una piantagione di vaniglia e una distilleria di rum). 

Nelle acque basse del canale accanto al Le Taha’a Resort davanti al Motu Tau Tau vi muoverete con maschera e boccaglio come in un acquario, tra molti coralli, pesci tropicali e tridacne dai colori brillanti. Fate attenzione a non toccare i coralli, perché potreste danneggiarli e ferirvi. In alternativa, alcune pensioni possono portarvi su un motu per passare una giornata a fare snorkelling oppure potete partecipare a un’uscita organizzata in pirogue (canoa a bilanciere). 

Preferite andare più in profondità? A Taha’a c’è un dive centre senza pretese, Tahaa Diving, con sede sulla Baie de Hurepiti. Tra i migliori siti c’è Tau Tau, un reef in dolce pendenza al largo della costa occidentale di Taha’a, dove si riuniscono squali pinnanera, carangidi, tonni, barracuda e pesci Napoleone, e la Passe de Ceran, sito per sub esperti davanti alla parte orientale di Taha’a, rinomato per le montagne sottomarine, gli squali grigi e i barracuda.

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Tahiti e la Polinesia Francese

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Quando andare in Polinesia

In generale, i mesi da giugno a settembre sono i più freschi e asciutti, mentre il periodo tra febbraio e aprile è caldo e piovoso. Se volete risparmiare, considerate che la bassa stagione va dalla fine di gennaio a metà maggio e da ottobre a metà dicembre, quando tutto diventa più economico, dagli hotel ai voli. Con un po’ di fortuna, il meteo potrebbe essere gradevole anche in questi periodi, soprattutto in aprile e ottobre. 

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