Quale delle isole del Dodecaneso è la più adatta a voi?
L’arcipelago del Dodecaneso – il cui nome significa “dodici isole” – si distende nel sud-est del Mar Egeo, in un susseguirsi di terre affacciate sull’orizzonte turco. Vi troverete immersi in un crocevia millenario di civiltà: dai greci antichi ai romani, dai cavalieri crociati ai bizantini, fino agli ottomani e ai funzionari italiani del Novecento, tutti hanno lasciato un’impronta visibile e affascinante. Oltre alle celebri Rodi e Kos, animate dal turismo internazionale, vi attendono isole meno conosciute, autentiche e sorprendenti. Se amate la natura incontaminata e il silenzio, Tilos – interamente sostenibile – è la vostra meta ideale. Gli appassionati di arrampicata troveranno a Kalymnos pareti spettacolari e acque trasparenti, mentre chi è in cerca di bellezza architettonica resterà incantato dai porti e dalle dimore neoclassiche di Symi, Halki e Kastellorizo. Karpathos è il paradiso dei kitesurfer, spazzato dai venti e baciato dal sole, mentre chi sogna escursioni solitarie, panorami struggenti e cibo genuino non potrà fare a meno di esplorare Astypalea e Nisyros. Che siate esploratori, sportivi, esteti o edonisti, tra queste isole della Grecia troverete senza dubbio quella che fa per voi.

Cosa vedere a Symi
L’isola di Symi è così bella che emoziona già dall’ingresso nel porto. Il colpo d’occhio delle case dai colori pastello che si inerpicano sulla collina, quasi a formare un semicerchio, è indimenticabile. Furono i dominatori italiani, un secolo fa, a definire lo stile architettonico neoclassico che ancora oggi caratterizza Symi. L’isola è fatta di colline e scogliere brulle, punteggiate da posti spettacolari dove poter fare il bagno. Gli unici insediamenti sono il porto di Gialos, il vecchio villaggio di Horio e Pedi. Una sola strada attraversa l’isola fino al Moni Taxiarhou Mihail Panormiti a Panormitis, vicino alla punta meridionale. Dal punto di vista culturale, l’isola offre poco, ma la calma dei paesaggi e la bellezza architettonica la rendono perfetta per rilassarsi, esplorare e mangiare.
Cosa vedere a Rodi
Autentico gioiello medievale circondato da una doppia cinta di alte mura e da un profondo fossato, la splendida Città Vecchia di Rodi (Rhodos) è un sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Qui c’è una concentrazione di siti storici più unica che rara: rovine e reperti di origine classica, medievale, bizantina, ottomana e italiana si mescolano in un labirinto di vicoli tortuosi e suggestivi, adornati di bougainvillea. Vagare in questo magico dedalo dopo il tramonto è un’esperienza da non perdere.
Vero centro storico del Dodecaneso, Rodi (Rodos) è anche il cuore dell’attività turistica dell’arcipelago. L’omonimo capoluogo sorge sulla punta settentrionale dell’isola ed è diviso in Città Vecchia e Città Nuova, che è una moderna località vacanziera, con spiagge affollate, locali notturni e bar sul lungomare presi d’assalto dai turisti.
Tuttavia, c’è anche molto da vedere oltre a Rodi Città, a cominciare dall’Acropoli di Lindos, risalente al VI secolo a.C., con strutture erette successivamente dai Cavalieri di San Giovanni. Per quanto affollato, questo sito ben conservato merita assolutamente una visita. La costa occidentale e l’entroterra dell’isola sono una meraviglia, con spiagge incontaminate e tranquille, castelli battuti dal vento con viste spettacolari sul mare, piccoli borghi e accoglienti tavernes. Guidando attraverso l’entroterra montuoso, incontrerete vecchie strutture turistiche italiane degli anni ’30, in stato di abbandono, e piccole chiese bizantine, tutte lontane dalla folla, che vi offriranno una prospettiva diversa sull’isola.

Alla scoperta di Tilos
Tilos è la meta ideale del turismo lento, perfetta per chi cerca pace, tranquillità, buon cibo, mare ed escursioni. Prati, montagne e valli sono attraversati da antichi sentieri di pastori, e non mancano spiagge deserte. Prendetevela con calma. Prima isola ‘green’ e a rifiuti zero del Mediterraneo, Tilos usa energia sostenibile e ha un eccellente centro di riciclaggio. Con soli 500 residenti e un divieto di caccia di lunga data, è un rifugio per uccelli rari e le sue acque cristalline ospitano foche monache e tartarughe marine. L’incantevole biodiversità dell’isola attira amanti della natura e appassionati di birdwatching da tutto il mondo. Megalo Horio, il piccolo capoluogo, è un villaggio di stradine strette e case squadrate e baciate dal sole, mentre Livadia è un pittoresco borgo di casette bianche situato all’estremità settentrionale della Baia di Agios Stefanos.
Cosa vedere a Nisyros
La splendida isola vulcanica di Nisyros è fuori dalle rotte turistiche, fatta eccezione per i visitatori provenienti da Kos, che vengono per ammirare la magnifica caldera. Questa scarsa affluenza – dovuta alla relativa carenza di spiagge – la rende perfetta per chi è alla ricerca di natura incontaminata, ottimo cibo e viste mozzafiato su campi terrazzati e fiori selvatici. Intima e ricca di tesori nascosti, Nisyros vanta chiese bizantine, un’antica e magnifica cinta muraria, e delizie gastronomiche. La visita alla caldera vi farà sentire in un film di fantascienza, con mucche che pascolano tra rocce multicolori. Il principale centro abitato, Mandraki, è un borgo bianco e dalle tinte pastello, pieno di caffè, ristoranti... e gatti. Si estende languido lungo la costa settentrionale ed è il punto più vivace dell’isola, pur restando molto tranquillo. In collina, i villaggi di Nikia ed Emborios sono spettacolari. Camminate tra i fiori ed esplorate i crateri del vulcano.

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Cosa vedere a Kos
Kos è un’isola circondata da alcune delle spiagge più belle del Dodecaneso, principali mete dei visitatori. Oltre alle spiagge nei pressi di Kos Città, ci sono tre importanti località turistiche. Kardamena, sulla costa sud, è dominata dal turismo organizzato. Per acque profonde, meno affollate e di un blu intenso dirigetevi a Mastihari, sulla costa nord, o a Kamari, nel sud-ovest.
Kos è un’isola piena di tesori: potrete ammirare imponenti rilievi, valli rigogliose e colonne corinzie millenarie che spuntano tra i fiori selvatici. A Kos Città, il vivace capoluogo, troverete rovine dell’antica Grecia sparse in ogni angolo, mentre un imponente castello medievale veglia sul porto. Nell’entroterra, pochi chilometri a ovest della città, l’isola conserva un’anima selvaggia, con i Monti Dikeos che sfiorano un’altezza di 850 m.
Incorniciata da verdi colline e bagnata da acque tiepide, la costa sud-occidentale vanta le spiagge più belle e meno affollate dell’isola. La Baia di Kefalos, un’enorme distesa di sabbia fine lunga 12 km, si estende lungo tutto il litorale. La spiaggia è continua ma ogni tratto, servito da percorsi segnalati, ha un proprio nome. Kamari, con i suoi ciottoli scuri, è una località tranquilla con molte caffetterie, tavernes e alloggi, e offre buone opportunità per gli sport acquatici. In alto, arroccato su un promontorio, il pittoresco villaggio di Kefalos offre alcune opzioni per mangiare e pernottare. Se cercate un vero angolo di pace, proseguite fino alla penisola meridionale.
Alla scoperta di Astypalea
La remota Astypalea, la più cicladica delle isole del Dodecaneso, è di una bellezza mozzafiato, con le sue strade e case bianche e blu, le favolose spiagge e la sua forma a farfalla. Avvolta da placide acque turchesi, è attraversata da ripide scogliere e perfetta per escursionisti, campeggiatori e appassionati di storia. Prati di montagna e spiagge selvagge si tuffano in un mare di un blu intenso: chi cerca un rifugio lontano da tutto troverà qui il suo paradiso, in un paesaggio che sembra uscito da un poema omerico. Per chi cerca tranquillità lontano dalla folla, Astypalea è un sogno.
I due centri principali, i villaggi contigui di Pera Gialos e Hora, inerpicati sulla collina, formano un insieme di case bianche con porte e finestre dai colori pastello, che scendono a cascata da una fortezza medievale fino al porto. Malgrado la presenza di ottimi ristoranti e alloggi, le infrastrutture turistiche sono poche e i visitatori sono per la maggior parte greci, più un discreto numero di francesi e italiani.
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Cosa vedere a Kastellorizo
Set del film italiano Mediterraneo, vincitore dell’Oscar nel 1991, la piccola e remota isola di Kastellorizo è un vero gioiello. Arrivare in barca al villaggio omonimo, nonché unico centro abitato, passando davanti al castello in rovina, al minareto e alle case neoclassiche dai colori pastello, affacciate sulla baia turchese, è un’esperienza unica.
Il lungomare (kordoni) è il cuore della vita estiva. Ben l’80% degli abitanti è composto da ex emigrati australiani tornati alle origini e, ad agosto, migliaia di ‘Kassie’ tornano a riabbracciare le loro famiglie. Un tempo chiamata ‘Megisti’ (cioè ‘la grande’), Kastellorizo è l’isola maggiore di un piccolo arcipelago, nonostante misuri circa 10 kmq in tutto. La costa turca è così vicina (Kaş dista appena 2 km) che sembra quasi di poterla toccare.
Alla scoperta di Kalymnos
Benché l’epoca d’oro della pesca delle spugne sia ormai un ricordo lontano, Kalymnos conserva un legame indissolubile con il mare. Il capoluogo nonché porto principale, Pothia, ospita sia una statua di Poseidone sia quella di un sommozzatore storico, che osservano il porto affollato di barche da pesca. L’isola è caratterizzata da ripide scogliere e montagne spettacolari, che attirano scalatori esperti da tutto il mondo. Il versante occidentale è particolarmente suggestivo, con picchi frastagliati che svettano su acque di un azzurro intenso. Tra le rocce si nascondono valli incantevoli e fertili con arnie e uliveti. A pochi metri dalla costa (10 minuti di water taxi), sorge l’incantevole isoletta pedonale di Telendos, ideale per qualche giorno di tranquillità con le sue spiagge incontaminate e le accoglienti tavernes. Tra nuoto, arrampicata, immersioni e trekking, è facile capire perché Kalymnos sia una delle mete imperdibili della Grecia insulare.

Cosa vedere a Leros
Secondo la mitologia greca, Leros sarebbe stata la dimora originaria di Artemide, dea della caccia. L’isola ha certamente un fascino selvaggio e incontaminato, costellata com’è di splendide chiese ortodosse, calette dalle acque scintillanti e villaggi imbiancati a calce. Il capoluogo, Platanos, con i suoi austeri mulini a vento e l’antica fortezza in alto, non passa certo inosservato, mentre più in basso, il pittoresco porto di Agia Marina è un vero gioiello: gli edifici in stile italiano dalle tinte ocra e mattone sembrano usciti dalla tavolozza di un artista. Il nord dell’isola è punteggiato da paesaggi impervi e piccole comunità di pescatori e apicoltori. La cosa migliore da fare a Leros è dedicarsi completamente al culto di Helios: scegliete la vostra spiaggia preferita, gustate la deliziosa cucina in una taverna baciata dal sole e lasciate che la magia del luogo faccia il resto.
Cosa vedere a Patmos
Patmos emana un fascino spirituale unico. Non sorprende quindi che proprio qui, in una grotta, l’esiliato san Giovanni ricevette le visioni mistiche che gli ispirarono il Libro dell’Apocalisse. Pellegrini da tutto il mondo visitano la grotta e i monasteri dell’isola, soprattutto Hora, in cima alla collina, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Anche altri visitatori, dalle star del cinema ai turisti, raggiungono quest’isola mistica per scoprire i suoi incantevoli villaggi, tra cui la pittoresca comunità portuale di Skala, situata su una grande baia della costa orientale. Qui troverete aree costiere quasi incontaminate, con spiagge di sabbia e ciottoli e splendide colline ricoperte di pini ed erica. L’assenza di un aeroporto ha protetto l’isola dal turismo di massa.
Cosa vedere a Halki
Le splendide dimore che circondano il suo porto rendono Halki un’isola da cartolina, tra un vecchio pescatore che sguscia gamberi sotto un albero di fico, un prete ortodosso che passeggia e barche dai colori vivaci che ondeggiano lungo il molo. Su quest’isola, un tempo dedita alla pesca delle spugne, c’è poco da fare se non rilassarsi e godersi la tranquillità, esplorando le splendide spiaggette lambite da acque azzurre o, nei mesi più freschi, percorrendo i sentieri lungo l’alto crinale montuoso per visitare il monastero e ammirare il panorama. Il pittoresco villaggio in rovina di Horio era il principale centro abitato dell’isola, nascosto per sfuggire agli sguardi dei pirati di passaggio. Un sentiero lastricato conduce alle mura del Castello dei Cavalieri di San Giovanni, che un tempo lo proteggeva. Attraversate il suo imponente portale per scoprire una cappella restaurata e panorami mozzafiato a perdita d’occhio
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Cosa vedere a Karpathos
Celebre per le sue montagne selvagge e le baie azzurre, questa lunga isola frastagliata è ancora tra le meno inflazionate della Grecia. Si narra che qui siano nati Prometeo e i Titani, e tra i villaggi avvolti dalle nuvole e la sua bellezza aspra si respira davvero un’atmosfera primordiale. Citata anche da Omero nell’Iliade, è un luogo incantevole. Ogni estate, il sud di Karpathos ospita una competizione internazionale di kitesurf. Nel frattempo, il vento impetuoso solleva spruzzi dalle onde turchesi e soffia verso le montagne a nord, sferzando i pini e ululando tra le case bianche che sembrano zollette di zucchero. In questa zona dell’isola, le donne indossano ancora abiti tradizionali, specialmente nel villaggio senza tempo di Olymbos, arroccato su una vertiginosa cresta montana.
Alla scoperta di Kasos
A Kasos, la più meridionale delle isole del Dodecaneso, il tempo sembra essersi fermato. D’estate è accogliente, con spiagge selvagge, villaggi pittoreschi e decadenti, e un paesaggio brullo che mostra la realtà della vita isolana; nei mesi invernali può apparire molto desolata, sferzata da venti impetuosi e prigioniera di possenti onde turchesi. È visitata principalmente da rari uccelli marini e persone originarie dell’isola che vi fanno brevemente ritorno, ma vi consigliamo di inserirla nel vostro itinerario per lasciarvi conquistare dal suo fascino aspro. Vista la scarsa affluenza turistica, le opzioni per il pernottamento sono limitate e spartane; tuttavia, troverete alcuni ottimi ristoranti, soprattutto a Fry e Agia Marina. Tra le specialità locali spiccano le pitia (da non confondere con le polpette di ceci di Nisyros), simili a panzerotti ripieni di riso e spinaci. Anche il riso pilaf è molto diffuso, soprattutto nelle festività.
Cosa vedere a Lipsi
Incredibilmente verde per essere un’isola del Dodecaneso, Lipsi è piccola – solo 8 km di lunghezza e 800 abitanti – ma lascia un ricordo indelebile. Il suo porto raccolto è un groviglio di reti gialle, mentre il bianco villaggio di Lipsi, sormontato da una chiesa, si arrampica sulla collina retrostante. Le sue spiagge si raggiungono attraversando una campagna punteggiata di uliveti, cipressi e viste sconfinate. Se cercate colline aspre, insenature azzurre e tranquille spiagge deserte, qui potreste trovare il vostro paradiso. Nell’Odissea di Omero, Lipsi è l’isola dove la ninfa Calipso trattenne Odisseo per anni. Abbandonandovi ai bagni di sole e alle passeggiate nei vicoli, potreste voler fare la stessa fine. Le opzioni per il pernottamento sono tante e per la maggior parte affacciate sul lungomare. Pur essendo così piccola, Lipsi ha una cucina straordinaria e vanta persino alcuni chef famosi.