Cerco l’inverno tutto l’anno: le mete più fredde dove trovare l'inverno d'estate
Quando il termometro segna temperature africane e la calura si fa insopportabile, l’alternativa potrebbe essere spiaggiarvi dove osano i pinguini. Su queste isole trovate le spiagge più fredde del mondo, per rinfrescarvi le idee. Anche su cosa sta succedendo al clima. Passamontagna, costume da bagno, ramponi da ghiaccio, crema solare a schermo totale, una custodia waterproof per la macchina fotografica e un power bank (al freddo estremo la batteria dello smartphone si scarica in fretta). Se state partendo per un viaggio agli antipodi climatici della nostra estate, la vostra valigia non potrebbe essere più eclettica.
Preparatevi a immergervi dentro panorami glaciali che finora avete visto solo nei documentari e a incontrare a distanza ravvicinata i loro abitanti. Alle Falkland, al largo della Terra del Fuoco, vive una delle colonie di pinguini più grandi del mondo. Un ecosistema simile alla Patagonia, dove potrete ammirare tra i flutti i grandi mammiferi marini: oltre a orche e balene potreste avvistare il cefalorinco di Commerson, uno straordinario delfino "panda" bianco e nero. È una delle terre più prossime al Circolo Polare Antartico che potete visitare durante l'inverno australe, normalmente buio e piovoso. Nel caso foste interessati, la terza isola più grande dell'arcipelago, Pebble Island, è in vendita: il prezzo non è stato reso pubblico, ma potete fare la vostra offerta, considerando che il primo proprietario, John Markham Dean, l'ha acquistata nel 1869 per 400 sterline. Un vero affare!
L'altissima stagione vi aspetta all'altro capo del mondo: alle isole Svalbard, nel Mar Glaciale Artico, tra la Norvegia e il Polo Nord, nei mesi estivi il sole non tramonta mai all'orizzonte. Nel regno dell'orso bianco troverete il ristorante di sushi più a nord del mondo, dove gustare i nigiri di salmone nel paese che li ha inventati: è stato l'imprenditore norvegese Bjorn Eirik Olsen, negli anni Ottanta, a esportare il salmone atlantico in Giappone. Nella terra dei fiordi, scivolando in kayak tra i ghiacci, non aspettatevi il silenzio assoluto. Tra scricchiolii e sciabordii, potreste sentire il boato del ghiaccio che si stacca dai ghiacciai in lontananza, uno degli effetti più eclatanti che sono stati accelerati dal surriscaldamento globale.
Tra i luoghi più suggestivi dove pagaiare tra gli iceberg c’è il fiordo di Sermilik in Groenlandia, circondato dalla tundra selvaggia; il lago Jökulsárlón, in Islanda, dove galleggiano pezzetti di iceberg che si sono staccati dal vicino ghiacciaio Breiðamerkurjökull; Conception Bay in Terranova, al largo di Bell Island, dove si trova un iceberg “architetturale” scavato al centro dal mare, che forma una piscina naturale di un turchese abbagliante.
La Siberia è uno dei simboli dei cambiamenti climatici: le immagini dell'orso polare che rovista tra i rifiuti in cerca di cibo, nella periferia di Noril'sk, hanno fatto il giro del mondo. Se intendete visitare queste terre estreme preparatevi a un clima continentale: a Verchojansk, una delle città più fredde del mondo, il termometro d'inverno scende 70 gradi sotto lo zero, ma a causa delle inversioni termiche quest'estate le temperature hanno raggiunto i 23 gradi. Puntate verso la natura selvaggia per visitare una delle sette meraviglie della Russia: il Lago Bajkal, uno dei laghi più grandi del mondo, celebre per la sua superficie ghiacciata percorsa da un arabesco di striature. D'estate, quando sgela, vi permette di vedere fino a 40 metri in profondità nelle sue acque limpide. È un luogo mistico, che nella lingua locale dei Buriati significa "mare sacro". Se volete provare a tuffarvi nelle sue gelide acque, sappiate che secondo la tradizione siberiana, immergersi nel lago fino alle ginocchia allungherebbe la vita fino a 10 anni, oppure 20 se riuscite a immergervi fino alla cintola e 30 fino al collo. Secondo la leggenda qui si trova uno dei punti di maggiore energia spirituale della terra: la Roccia dello Sciamano, una scogliera alta 42 metri a strapiombo sul lago venerata dai buddisti. Prima di tornare a casa non dimenticate di onorare la tradizione, legando un nastro colorato ai pali sacri, che trovate disseminati sull'isola Olkhon.