Ibiza e Formentera: la top list oltre la movida
Tutto il mondo parla di loro. Come spesso accade quando un luogo è molto famoso, lo stereotipo di isole della movida rischia di cancellare un po' la loro bellezza. Seguici alla scoperta del volto meno scontato delle cosiddette Islas Pitiusas, le 'isole dei pini' delle Baleari. E se ti venisse voglia di farci un salto, ecco la nostra guida Ibiza Formentera Pocket.

Cose da vedere a Ibiza e Formentera: Parc Natural de ses Salines
Riserva naturale protetta dal 1995, il Parc Natural de ses Salines costituisce l’ecosistema più ricco delle Islas Pitiusas e del suo litorale fanno parte alcune delle spiagge più famose e visitate di entrambe le isole. I suoi 2752 ettari di terra e i 14.028 ettari di mare si estendono dalla parte meridionale di Ibiza fino a quella settentrionale di Formentera, includendo il braccio di mare e gli isolotti che costellano lo stretto. Gli amanti della natura potranno godere dello splendido panorama offerto dai multicolori stagni di sale, testimonianza dell’industria delle saline, la più antica di Ibiza e Formentera.
Ibiza, cosa vedere nella zona occidentale
Benvenuto nella zona più selvaggia dell’isola, da tutti i punti di vista. Qui si trovano innumerevoli bar e ristoranti, gli hotel di Ibiza pullulano anche in questo versante. Così ome la maggior parte delle discoteche che hanno reso famosa l’isola nel mondo per la musica elettronica, così come alcune delle spiagge di Ibiza più belle. Nonostante ciò, continuano a esistere oasi di pace, come Santa Agnès, dove è possibile vivere l’Ibiza più autentica.
Ibiza, isola di verde e mistero
La riserva naturale di des Vedrà i es Vedranell rappresenta una dei punti simbolo della mappa di Ibiza. Gli isolotti situati nel sud-ovest dell’isola hanno ispirato musicisti e cineasti con il loro magnetismo. Questo luogo affascinante ricorre inoltre in numerose leggende, dalle apparizioni mariane agli avvistamenti di ufo. Da un punto di vista più terreno, rappresenta la principale attrattiva naturalistica di questo versante dell’isola; i tramonti qui sono semplicemente indimenticabili.
Vacanze a Ibiza nel villaggio di Santa Agnès, idillio tutto l’anno
All’estremità nord-occidentale dell’isola si trova il minuscolo villaggio di Santa Agnès de Corona: la parrocchia, un bar, un negozio e poco più. Sulla cartina di Ibiza, un vero gioiellino. Questo posto attrae ogni inverno centinaia di abitanti di Ibiza e di turisti che accorrono per contemplare lo spettacolo dei mandorli in fiore nel Pla de Corona, come viene chiamata questa zona. D’estate qui si può assaporare l’Ibiza rurale autentica.
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Santa Gertrudis de Fruitera Ibiza, capitale dell’interno
Il cuore di Ibiza è costellato di comunità, dette parroquias, organizzate attorno a una chiesa, la cui popolazione vive dispersa in mezzo alla campagna. Tra queste, Santa Gertrudis è diventata importante quanto le località costiere. I ristoranti lungo le vie, quasi tutte pedonali e l’originalità dei suoi negozi ne hanno fatto uno dei paesi preferiti da tutti coloro che cercano la fisionomia meno esplorata dell’isola. Inizia la giornata con una colazione da Can Costa, un locale frequentato dalla gente del posto. Qui si trovano bocadillos freschi, con insaccati e formaggio, sempre conditi con pomodoro, olio e sale. A chi vi si reca per la prima volta consigliamo di ordinare un desayuno complet, bocadillo farcito con jamón serrano e formaggio, scaldato nel tostapane.
Platja de Migjorn: Formentera in solitudine
I traghetti Ibiza-Formentera sono molto frequenti, quindi spostarsi da un’isola all’altra per ammirarne lo splendore è agevole. Il tratto sud della costa di Formentera è la parte di litorale meno frequentata, per cui attrae chi preferisce la solitudine, l’intimità e la quiete che offre questa zona aperta ai naturisti. Nella stessa zona si trovano altre spiagge come Es Ca Marí e Ses Platgetes, tutte con le stesse caratteristiche: zone di sabbia intervallate da tratti rocciosi. Le onde trascinano fin qui strisce di posidonia morta che vengono accatastate in inverno per essere poi usate come un eccellente concime per le coltivazioni.
Dove mangiare a Formentera
’Peix sex’, appuntamento per i foodie
La gastronomia di Formentera ha recuperato negli ultimi anni uno dei suoi ingredienti di punta, che riassume nella preparazione la sua grande tradizione di pesca. Si tratta del peix sec, una conserva di pesce che ha fatto irruzione con successo nell’ambito della gastronomia di alto livello e che può essere acquistata nei supermercati delll’isola. La consistenza della carne della razza è perfetta per questo tipo di preparazione. Dopo essere stata pescata, viene pulita subito, quindi congelata nel laboratorio sulla terraferma. Una volta concluso il procedimento, le razze vengono appese a dei rami e lasciate alle intemperie. Infine sono sminuzzate, suddivise in vasetti e ricoperte di olio d’oliva, l’unico conservante di questa delizia locale. Un buon modo per degustare il peix sec è ordinare un’ensalada payesa.
Archeologia misteriosa
Le Islas Pitiusas abbondano di interessanti siti storici. Uno dei più celebri è senza dubbio l’insediamento fenicio di Sa Caleta, a Ibiza. Anche Formentera custodisce importanti ed enigmatiche vestigia. Il sepolcro megalitico di Cana costa tramanda di secolo in secolo un’infinità di domande senza risposta. I resti archeologici suggeriscono che si tratti di una costruzione funeraria di carattere religioso, e indicano che Formentera era già popolata tra il 1900 e il 1600 a.C. È costituita da un corridoio d’accesso, una camera principale che veniva impiegata come sepolcro e un anello di contenimento, attorno al quale è disposto un altro cerchio di lastre simmetriche disposte a raggiera, che le hanno valso il nome di Es Rellotge, per la disposizione che somiglia a quella di un orologio solare. Dopo aver esaminato i resti umani riesumati, gli archeologi hanno stabilito che uno degli uomini lì sepolti era alto circa 1,90 m.