Cosa sapere sulle Isole Tuamotu, in Polinesia Francese
Paesaggi terrestri e marini mozzafiato, un’atmosfera rilassata e un meraviglioso mondo sottomarino fanno delle Tuamotu la scelta privilegiata per chi intende fare una vacanza da sogno in Polinesia Francese. Questo arcipelago della è unico dal punto di vista geologico, composto da 78 atolli – sottili anelli di corallo che circondano lagune turchesi, simili alle Maldive – sparsi in un immenso tratto di oceano di colore indaco.

Arrivando dalle Isole della Società si ha l’impressione di scoprire un territorio completamente diverso. Il silenzio, i cieli stellati, le spiagge coralline, l’azzurro delle lagune, i posti idilliaci e il languido ritmo di vita conquistano chiunque si spinga fin qui.
Piuttosto che una destinazione per una vacanza da jet-set, l’arcipelago è sicuramente un rifugio per rientrare in contatto con la natura, dove è possibile trovare un motu (isolotto di corallo) deserto su cui ci si sente come abbandonati in paradiso. I viaggiatori visitano quasi sempre Rangiroa, Tikehau e Fakarava, dove si concentrano le infrastrutture turistiche, ma meritano di essere esplorati anche atolli meravigliosi e meno noti come Ahe, Manihi e Mataiva. Chiunque ama l’acqua adorerà le Tuamotu. Grazie ad alcuni tra i siti di immersione e per lo snorkelling più belli del mondo, le acque limpide dell’arcipelago richiamano chi è interessato alla vita marina, la cui ricchezza e varietà è incredibile: impressionanti pareti di corallo e magnifici banchi di pesci tropicali dai colori vivaci vi attendono quando vi avvicinerete alla barriera corallina. In acque più profonde si aggirano mante, squali e tartarughe.

Sott’acqua a Rangiroa
Con la sua laguna rettangolare, vastissima e invitante, punteggiata da barriere coralline, Rangiroa è il più grande e visitato degli atolli delle Tuamotu. Arrivando direttamente da Bora Bora o da Tahiti, Rangi (come viene chiamato dai suoi frequentatori abituali) sembrerà un luogo fin troppo tranquillo e isolato, mentre a chi viene da qualsiasi altra isola dell’arcipelago apparirà come una grande città, con strade asfaltate, negozi, un paio di resort e qualche ristorante. Ma è solo il primo impatto, le vere attrattive si nascondono sotto la superficie del mare: Rangiroa è tra i migliori posti al mondo per vedere squali, mante e delfini, avvistati tutto l’anno sulla barriera esterna e all’interno della Passe de Tiputa, vicino ai bungalow. Per chi invece preferisce rimanere in superficie l’interminabile distesa di isolotti è un richiamo irresistibile, così come le gite in barca sulla laguna verso posti paradisiaci.
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Relax a Tikehau
Tikehau è un paradiso. L’ineguagliabile bellezza, le spiagge sconfinate e le infrastrutture turistiche poco appariscenti ma abbastanza sviluppate lo rendono davvero invitante. Con il tempo l’erosione ha trasformato l’anello di corallo in motu di sabbia bianca e rosa che racchiudono una laguna dall’acqua turchese, piena di angolini idilliaci per un picnic e di spiagge appartate tra le più incantevoli di tutte le Tuamotu, ideali per passare la giornata oziando. L’unico insediamento è Tuherahera, uno dei villaggi più belli e curati dell’arcipelago, situato sulla parte est dell’atollo, vicino all’aeroporto; a differenza di Rangiroa, non dovrete fare grandi viaggi per trovare l’angolo perfetto di sabbia. Sott’acqua, una ricca vita marina attende sub di ogni livello. Insomma, Tikehau è uno degli atolli più piacevoli delle Tuamotu, perfetto per prendersi una pausa da tutto. È sempre più apprezzato, per cui prenotate in anticipo per assicurarvi le opzioni migliori.

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La pace di Mataiva
Si fa un viaggio nel tempo in questo minuscolo atollo, che è un sogno per chi vuole rallentare il ritmo. Nonostante, o grazie alle limitate infrastrutture turistiche, Mataiva è un delizioso rifugio e sta diventando una delle isole più apprezzate dell’arcipelago. Per quanto sottile, la spiaggia è stupefacente, una perfetta mezzaluna di sabbia corallina bianca, lambita da acque smeraldo e turchesi, ideale per lo snorkelling, il kayak, un picnic e per prendere il sole e fare il bagno. Con un solo villaggio, meno di 300 abitanti, una strada e due pensioni a conduzione familiare, Mataiva è senz’altro una meta tranquilla e in ciò sta il suo fascino, per non parlare della singolarissima conformazione della sua laguna: gli affioramenti corallini creano muri larghi da 50 m a 300 m che formano vasti bacini profondi al massimo 10 m. Vista dall’aereo appare come un mosaico di sfumature di verde. Indimenticabile.

Le spiagge di Fakarava
Fakarava, uno degli atolli più grandi e belli della Polinesia Francese, è il classico luogo da sogno dei Mari del Sud: spiagge idilliache di sabbia bianca e rosa, palme da cocco mosse dalla brezza e l’indescrivibile tavolozza di tonalità azzurre della laguna. L’atmosfera è meravigliosamente rilassata e le infrastrutture sono ottime, con una buona scelta di pensioni (con terrazza d’obbligo affacciata sulla laguna). Fakarava è un posto fantastico per distendersi, ma chi cerca qualcosa di più dinamico troverà anche numerose attività e un mucchio di tentazioni (per gli standard delle Tuamotu). Le immersioni e lo snorkelling sono leggendari tra i sub che scelgono questo atollo per vivere esperienze sottomarine emozionanti nelle due passes. Un gioiello con una varietà di vita marina tale che l’UNESCO l’ha designato Riserva della Biosfera. Relax o attività, una cosa è certa: dopo aver trascorso qualche giorno qui fare i bagagli e ripartire sarà davvero difficile.
La piccola Ahe
Questo anello di corallo lungo 20 km e largo 10 è un incanto, una meta ideale per chiunque sia in cerca di un’esperienza autenticamente paumotu, con le sue spettacolari barriere coralline, gli incontaminati isolotti e un ritmo di vita pacato. Le infinite tonalità delle sue limpide acque azzurre, la bianca spuma delle onde che s’infrangono sulla barriera e le sottili strisce di sabbia corallina che orlano i numerosi motu deserti dipingono un quadro da sogno. Tra maggio e agosto la bellezza dell’atollo richiama molti yacht. Ci sono soltanto un villaggio e due strutture ricettive, il che garantisce isolamento e intimità. Ad Ahe la principale attività è il relax, ma se non vi dispiace sentire il sangue scorrere un po’ più velocemente nelle vene, non mancano le opportunità di fare movimento.

Il paradiso segreto di Manihi
Dopo aver esplorato le Isole della Società, esservi immersi e aver praticato snorkelling a Rangiroa e Fakarava, sperime tato il brivido della Passe de Garuae e della Passe de Tiputa, perché non provare qualcosa di diverso? Manihi è uno degli atolli più affascinanti delle Tuamotu, eppure è ancora un rifugio segreto per pochi ben informati che vengono a spassarsela in un incontaminato parco giochi tropicale, sparendo per un po’ in una pensione pittoresca, dove è possibile ammirare la vista fantastica sulla laguna scintillante senza nemmeno alzarsi dal letto. L’atollo viene spesso ignorato perché non è molto pubblicizzato e, come Ahe, è fuori dai circuiti turistici. Manihi è un paradiso per i sub in cerca di siti speciali e di immersioni personalizzate in posti dove c’è soltanto la barca con cui sono arrivati. Veniteci prima che la folla lo scopra.
Come arrivare alle Isole Tuamotu
L’ereo è di gran lunga il mezzo più veloce e semplice per spostarsi all’interno dell’arcipelago. Quasi tutto il traffico passa per Pape’ete, ma esistono collegamenti trasversali tra i principali atolli.
C’è anche una rete di navi mercantili che salpano da Pape’ete e navigano tra gli atolli. Oltre alle merci, imbarcano anche un numero limitato di passeggeri, ma non sono affidabili e il comfort è molto scarso.
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Quando andare
Il periodo migliore per visitare le Isole Tuamotu vari a seconda delle vostre priorità. A gennaio tempeste e piogge sono molto probabili, ma la laguna sembra spesso uno specchio turchese, ideale per le escursioni in barca. A maggio è bassa stagione, il che significa che troverete pochi viaggiatori e maggiore scelta di alloggi, oltre che buona visibilità sott’acqua e poco vento (cosa ottima per i tour sulla laguna). A luglio il mare è agitato perché soffiano gli alisei (ideali per il kitesurf). È anche il mese delle feste, con danze e competizioni sportive in ogni villaggio. Ad ottobre vi troverete nella stagione intermedia: un buon periodo in cui c’è meno vento e il mare di solito è calmo – il momento perfetto per le attività in acqua.