Scozia, un viaggio nella storia
Il referendum per l'indipendenza ha acceso i riflettori sul nord della Gran Bretagna e sul suo glorioso passato.
Il grande bivio, tra storia e attualità
Il referendum per l'indipendenza del 18 settembre ha riportato la Scozia ai vertici degli interessi internazionali: nulla è cambiato nell'assetto della Gran Bretagna, ma è evidente che la scelta dei circa cinque milioni di scozzesi votanti ha avuto e avrà enormi ripercussioni politiche. Quale momento migliore, dunque, per una visita nella terra delle Highlands e del buon whisky?
Se le tue conoscenze sulla storia scozzese si fondano su Braveheart - cuore impavido, se ne conosci l'attualità dai libri di Alexander McCall Smith o Irvine Welsh... è giunto il momento di studiare sul posto: ecco un nostro itinerario attraverso i luoghi che hanno segnato il cammino della Scozia nei secoli.
Edimburgo, la capitale
Comincia la tua visita passeggiando per i wynds e i close di Edimburgo. I vicoli della Old Town ti racconteranno di un'epoca in cui la capitale scozzese era un formicaio umano in cui mendicanti e magistrati vivevano necessariamente fianco a fianco: il Nor' Loch paludoso che la chiudeva costringeva a espandersi in altezza, così gli edifici a cinque o sei piani lungo il Royal Mile erano i grattacieli del XVI e XVII secolo.
Percorri il miglio a naso in su fino all'Edinburgh Castle; non lasciarti intimorire dai tetri dirupi neri di Castle Rock e raggiungi il Royal Palace per ammirare la Stone of Destiny. È tornata in Scozia nel 1996, dopo un esilio a Londra di 700 anni: su questa pietra sono stati incoronati tutti i re britannici da Edoardo II a Elisabetta II.
Skara Brae, l'età della pietra
Come facilmente immaginerai, la Scozia era abitata già diversi secoli: Skara Brae, sulle Isole Orcadi, è il sito archeologico migliore per farti un'idea di come si svolgeva la vita da queste parti. Situato in una posizione idilliaca nei pressi di un'insenatura sabbiosa 8 miglia a nord di Stromness, è anteriore a Stonehenge e alle piramidi di Giza ed è il villaggio preistorico meglio conservato dell'Europa settentrionale.
Scopri gli arredi in pietra - letti, ripostigli, credenze - sopravvissuti a 5000 anni di storia; il merito è dello strato di sabbia ed erba che seppelliva il sito: nel 1850 una violenta tempesta portò alla luce l'insediamento.
Il nord-ovest, nella terra dei pitti
Antiche tribù guerriere vissero nella regione di Angus, l'antica Caledonia, circa 2000 anni fa: i pitti, così chiamati per l'abitudine di dipingersi e tatuarsi il corpo, spaventarono talmente i romani da costringerli all'edificazione dei Valli di Antonino e Adriano. Pare che la loro capitale fosse Forteviot, nello Strathearn: da queste parti potrete ammirare molte delle pietre e delle steli decorati con i loro simboli - forme di Z (il fulmine?), di cerchio (il sole?), dischi doppi (specchi?) e altre figure.
Percorri la B9134 verso Forfar, sul ciglio della strada, 5 miglia a nord-est del paese, vedrai le migliori pietre dei pitti: quelle di Aberlemno. Fai in fretta però: da novembre a marzo sono coperte per preservarne le incisioni.
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Arbroath, dichiaratamente scozzese
La cittadina balneare di Arbroath non è solamente celebre per l'Arbroath Smokie, varietà di haddock affumicato che si è guadagnato lo status di Protected Geographical Indication. Non lasciarti comunque sfuggire l'occasione di mangiarne un paio, rigorosamente con le mani in un angolino tranquillo vista porto.
A pancia piena, dedica la tua attenzione all'altro "monumento" della città: le rovine dell'Arbroath Abbey, costruita in arenaria rossa da re Guglielmo il Leone, dominano il centro ricordando che qui, nel 1320, l'abate Bernardo di Linton stese la Dichiarazione di Arbroath che rivendicava il diritto della Scozia all'indipendenza sull'Inghilterra.
Culloden, il campo di battaglia
L'autobus n.1 da Queensgate, a Inverness, ti porterà a Culloden, dove si combattè l'ultima battaglia campale combattuta su suolo britannico. Era il 1746 e i giacobiti di Bonnie Prince Charlie furono sconfitti dalle forze di Giorgio II, comandate dal duca di Cumberland: si parla di 1200 abitanti delle Highlands uccisi in 68 minuti, e infatti al duca venne affibbiato il soprannome di 'Butcher' (macellaio).
Se ti appassiona la storia militare dirigiti al Culloden Visitor Centre per informazioni sulla battaglia, le tattiche e gli schieramenti. Un filmato ti proietterà nel bel mezzo della mischia: fatti onore.